Dal contraddittorio agli interpelli, lo Statuto del contribuente cambia ancora

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Lo statuto del contribuente cambia ancora con la riforma fiscale: il decreto al vaglio del Parlamento porta anche delle novità su contraddittorio, annullamento degli atti e interpelli

Dal contraddittorio agli interpelli, lo Statuto del contribuente cambia ancora

È arrivato ieri, 23 settembre, in Commissione Finanze della Camera il primo parere favorevole con osservazioni per il decreto correttivo IRPEF-IRES, che porta una serie di novità anche per lo Statuto dei diritti del contribuente.

Dopo i lavori parlamentari, il testo dovrà passare nuovamente in Consiglio dei Ministri per l’approvazione in via definitiva.

In preparazione una nuova ondata di modifiche per la legge n. 212 del 2000: precisazioni e chiarimenti sui tempi del contraddittorio, ma anche sul perimetro applicativo dell’annullamento degli atti e della consulenza giuridica e sulle regole per la presentazione degli interpelli.

Lo statuto del contribuente cambia ancora: ulteriori novità in arrivo con la riforma fiscale

Nell’ambito dei lavori di riforma fiscale, lo Statuto del contribuente è stato già oggetto di revisione con il decreto legislativo n. 219 del 2023.

E i nuovi interventi contenuti nel testo adottato con il Consiglio dei Ministri del 14 luglio scorso nascono dall’esigenza di superare alcune incertezze interpretative che potrebbero derivarne dalla teoria alla pratica.

Per quanto riguarda l’applicazione ad ampio raggio del principio del contraddittorio, il lavoro di revisione riguarda i tempi da rispettare.

Si chiarisce, infatti, che l’Amministrazione finanziaria che comunica al contribuente uno schema di atto per consentirgli la presentazione di controdeduzioni e la richiesta di accesso agli atti assegna un termine, che non può essere inferiore a sessanta giorni, per entrambe le fasi.

Dal contraddittorio agli interpelli, novità in arrivo per lo Statuto dei diritti del contribuente

Ma il decreto correttivo viene utilizzato anche per definire più nel dettaglio il perimetro applicativo di alcuni strumenti.

Per quanto riguarda il potere di autotutela obbligatoria, infatti, si includono espressamente anche gli atti sanzionatori tra gli atti che l’Amministrazione procede ad annullare in tutto o in parte in presenza di errori da cui emerga una manifesta illegittimità, come l’errore di persona o di calcolo.

Al contrario dalla consulenza giuridica si escludono gli enti privati: viene riservata alle associazioni sindacali e di categoria, agli ordini professionali, agli enti pubblici, le regioni e gli enti locali. L’accesso è riservato solo in caso di soggetti esponenziali di interessi collettivi, spiega la relazione tecnica allo schema di decreto, e “le richieste non possono riguardare una fattispecie concreta e personale relativa a un singolo contribuente”.

In questo labor limae sulle regole alla base del rapporto tra contribuenti e Amministrazione si ritorna anche sulle modalità da seguire per le istanze di interpello, ammissibili solo nel caso in cui la banca dati con i documenti di prassi a disposizione di persone fisiche e contribuenti minori dia il suo via libera sulla presentazione della richiesta o il contribuente dimostri l’inadeguatezza dei chiarimenti già disponibili.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network