Ecobonus 110%: requisiti tecnici, adempimenti, prezzi e limiti

Tommaso Gavi - Irpef

Ecobonus 110%, la bozza del decreto MISE chiarisce requisiti tecnici, adempimenti e limiti di spesa della misura del Decreto Rilancio. I prezzi di riferimento sono quelli contenuti nell'allegato B.

Ecobonus 110%: requisiti tecnici, adempimenti, prezzi e limiti

Ecobonus 110%, la bozza del decreto MISE spiega quali sono i requisiti tecnici, gli adempimenti e il limiti di spesa da rispettare.

Il documento è composto da 12 articoli e 9 allegati che forniscono i dettagli per i lavori che iniziano dopo l’entrata in vigore del decreto stesso.

All’interno della bozza sono indicate quali sono le spese per cui spetta la detrazione e quali sono gli adempimenti da porre in essere per avere accesso all’agevolazione.

Vengono inoltre specificati i requisiti tecnici da rispettare per ogni tipo di intervento ammesso.

L’allegato B, infine, riporta i prezzari a cui fare riferimento in relazione agli specifici lavori.

Ecobonus 110%: requisiti tecnici, adempimenti, prezzi e limiti

La bozza del decreto MISE contiene le anticipazioni sull’ecobonus 110%.

MISE - Bozza del decreto relativo all’ecobonus 110%
Bozza del decreto del MISE con requisiti tecnici, limiti di spesa e adempimenti dell’ecobonus 110%.

La nuova misura dettaglia diversi aspetti tra i quali i requisiti tecnici di riferimento, gli adempimenti necessari per accedere alla detrazione e il limiti di spesa da tenere in considerazione.

Il testo allo studio del Ministero dello Sviluppo economico si compone di 12 articoli e 9 allegati.

Nell’articolo 2 vengono indicate le tipologie di intervento interessate:

  • interventi di riqualificazione energetica;
  • interventi sull’involucro edilizio, tra i quali rientrano la sostituzione di finestre ed infissi e le schermature solari;
  • interventi di installazione di collettori solari;
  • interventi sugli impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria;
  • installazione di building automation.

Riguardo a questi ultimi interventi viene specificato che non sono compresi tra le spese ammissibili i dispositivi che permettono di interagire da remoto con tali apparecchiature, ad esempio cellulari, tablet o computer.

Per quanto riguarda i requisiti tecnici degli interventi per ridurre il rischio sismico si deve fare riferimento al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 28 febbraio 2017, n. 58.

Nell’articolo 3 del decreto MISE vengono forniti i dettagli sui limiti delle agevolazioni.

I valori della detrazione massima ammissibile ed i limiti di spesa sono suddivisi in base alla tipologia dell’intervento e sono riportati nell’allegato B.

Nel caso in cui gli interventi consistano nella prosecuzione di precedenti lavori, si deve tenere conto delle eventuali detrazioni già fruite.

Non è consentito, inoltre, l’accesso alla detrazione se sono stati fatti interventi dello stesso tipo, già agevolati, con lavori conclusi negli ultimi 10 anni.

Ecobonus 110%: i soggetti ammessi alla detrazione

L’incentivo del decreto Rilancio, l’ecobonus al 110%, può essere richiesto da diversi soggetti.

La detrazione spetta:

  • alle persone fisiche;
  • ai titolari di reddito di impresa;
  • agli istituti autonomi per le case popolari.

La detrazione prevista dall’articolo 119 del decreto Rilancio non può essere applicata alle unità immobiliari unifamiliari diverse dalle abitazioni principali.

In altre parole tali edifici devono essere la prima casa dei soggetti che intendono eseguire gli interventi.

Ad ogni modo, come sottolineato da Giuseppe Cocciolo nell’intervista di Informazione Fiscale, i principali edifici per cui è pensata la misura sono i condomini.

Ecobonus 110%: per quali spese spetta la detrazione

La detrazione in questione spetta in relazione alle spese di specifici interventi.

Nello specifico i lavori devono prevedere:

  • la riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi dell’involucro dell’edificio;
  • la riduzione della trasmittanza termica delle finestra comprensive degli infissi;
  • l’installazione di sistemi di schermatura solare o chiusure tecniche oscuranti mobili;
  • l’installazione di impianti per la climatizzazione invernale, la produzione di acqua calda o sistemi di building automation;
  • interventi di riduzione del rischio sismico;
  • le prestazioni professionali necessarie per provvedere agli interventi sopra elencati.

Per ognuna delle voci della lista, l’articolo 5 della bozza del decreto MISE stabilisce quali sono gli specifici interventi funzionali all’ottenimento dei risultati elencati.

Ecobonus 110%: quali sono gli adempimenti da effettuare?

Nella bozza del decreto MISE sono anche elencati gli adempimenti da porre in essere per poter beneficiare dell’ecobonus 110%.

Nello specifico l’articolo 6 contiene una lista di azioni da effettuare:

  • depositare in Comune la relazione tecnica o un provvedimento regionale equivalente;
  • acquisire l’asseverazione di un tecnico abilitato che confermi la congruità degli interventi ai requisiti richiesti;
  • acquisire l’attestato di prestazione energetica;
  • acquisire la certificazione delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica, nei casi previsti;
  • effettuare il pagamento mediante bonifico dal quale risulti il numero e la data della fattura, la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario ed il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto in favore del quale il bonifico è effettuato;
  • trasmettere all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, i dati da indicare negli allegati C e D;
  • trasmettere all’ENEA l’asseverazione del rispetto dei requisiti previsti dal decreto e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati;
  • conservare la documentazione ed esibirla all’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui sia richiesta.

Ecobonus 110%: asseverazione, cessione del credito e controlli

Tra gli altri aspetti presi in considerazione nella bozza del decreto MISE c’è quello dell’asseverazione per gli interventi che accedono alle detrazioni.

Nel testo viene specificato che un tecnico abilitato deve verificare la rispondenza degli interventi ai requisiti richiesti, secondo quanto previsto dall’allegato A.

A tale asseverazione deve essere aggiunta la dichiarazione di congruità delle spese sostenute rispetto ai massimali di costo previsti dal decreto.

Viene inoltre dettagliato l’aspetto del trasferimento delle quote e la cessione del credito.

Nel caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale può essere trasmessa per intero all’erede.

La cessione del credito deve seguire quanto previsto dal relativo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

La bozza del decreto MISE spiega anche quali sono le operazioni di monitoraggio, comunicazione dei risultati e controllo da parte dell’ENEA.

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