Domande per la rottamazione quater da rifare?

Salvatore Cuomo - Dichiarazioni e adempimenti

La scadenza per la rottamazione quater è fissata al 30 giugno ma ci sono alcuni segnali che preannunciano problemi in arrivo: i casi di prospetti informativi non corrispondenti a quelli consultati pochi giorni prima

Domande per la rottamazione quater da rifare?

Segnali su possibili problemi relativi alle domande della rottamazione quater erano già stati segnalati da colleghi di diverse regioni.

In alcuni casi il prospetto informativo scaricato recentemente e quello scaricato in precedenza non trovavano corrispondenza.

Ad un primo sguardo sarebbe potuta risultare una semplice svista, tuttavia le segnalazioni sono continuate, anche da parte di contribuenti che stanno provvedendo in autonomia per le proprie aziende.

La casistica segnalata è la stessa: una cartella relativa a un diritto camerale comparsa nel prospetto recentemente scaricato, che non era inclusa nel prospetto scaricato qualche giorno prima.

Sono casi sporadici o frequenti e non ancora del tutto rilevati?

Si prenda in considerazione la situazione di quanti abbiano già predisposto l’istanza, fidandosi dei dati inseriti nel prospetto informativo a suo tempo scaricato.

Le casistiche sono principalmente tre:

  • chi ha aderito alla definizione in forma totalitaria;
  • chi ha aderito alla definizione in forma selettiva;
  • chi non ha definito alcunché.

Domande rottamazione quater: gli scenari possibili

Nel primo caso, quello di chi ha aderito totalmente alla definizione agevolata, potrebbero essere incluse in via automatica anche le cartelle successivamente rilevate, mettendo in ogni caso il contribuente di fronte a dei numeri diversi da quelli prospettati al momento della presentazione dell’istanza.

Quali sono le altre situazioni possibili?

In alcuni casi potrebbe trattarsi di carichi che il contribuente avrebbe avuto interesse a definire, ma non ha avuto la possibilità di farlo al momento della presentazione dell’istanza.

Si tratta di casi sporadici? L’augurio è che sia così, per evitare di dover rivedere il lavoro svolto, dovendo consultare nuovamente i prospetti oggi disponibili online e confrontarli con quelli su cui si è lavorato al momento della presentazione delle istanze di definizione agevolata.

Il tutto senza avere la certezza del buon esito delle pratiche fin qui esaminate.

L’ulteriore carico di lavoro si aggiungerebbe a quello già in programma in un periodo particolarmente ricco di adempimenti fiscali, dall’IMU ai bilanci, passando per le dichiarazioni dei redditi e gli altri appuntamenti con il Fisco in calendario nel mese di giugno.

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