Scadenze fiscali giugno 2023: IMU, imposte sui redditi e rottamazione in calendario

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Scadenze fiscali giugno 2023: numerosi appuntamenti in calendario, dall'acconto IMU alle imposte sui redditi. Da ricordare anche la scadenza di fine mese per le domande di accesso alla rottamazione quater delle cartelle

Scadenze fiscali giugno 2023: IMU, imposte sui redditi e rottamazione in calendario

Scadenze fiscali giugno 2023, numerosi gli appuntamenti in calendario per dipendenti, pensionati e partite IVA.

Versamento dell’acconto IMU e scadenza del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi sono i principali adempimenti del mese.

Alle scadenze annuali si affiancano però quelle “straordinarie” e tra gli appuntamenti del mese di giugno 2023 bisognerà tener conto di quello fissato a fine mese relativo alle domande di accesso alla rottamazione quater delle cartelle.

A metà tra fisco e lavoro è poi l’ulteriore scadenza fissata per il 30 giugno relativa alla presentazione del modello ISEE ai fini del calcolo dell’importo dell’assegno unico effettivamente spettante e per il riconoscimento degli arretrati.

Adempimenti periodici e domanda di esenzione dal pagamento del canone Rai contribuiscono ad affollare lo scadenzario del mese di giugno 2023.

Passiamo quindi in rassegna tutte le scadenze da tenere a mente.

Scadenze fiscali giugno 2023

AdempimentoScadenza
Acconto IMU 16 giugno 2023
Adempimenti periodici 16 giugno 2023
INTRASTAT mensili 26 giugno 2023
Saldo e primo acconto imposte sui redditi 30 giugno 2023
Domanda rottamazione quater 30 giugno 2023
ISEE per ricalcolo e arretrati assegno unico 30 giugno 2023
Esonero canone RAI secondo semestre 30 giugno 2023

Scadenze fiscali 16 giugno 2023: alla cassa per l’acconto IMU

Giugno è il mese dell’IMU: il 16 giugno 2023 è in scadenza il versamento dell’acconto dell’imposta dovuta dai proprietari di fabbricati, ad eccezione dell’abitazione principale, aree fabbricabili e terreni agricoli.

I soggetti obbligati a pagare l’acconto IMU entro la scadenza del 16 giugno 2023 sono in particolare:

  • il proprietario dell’immobile,
  • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

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Si ricorda che l’IMU non si paga sulla prima casa, l’abitazione principale, a patto che questa non rientri tra le categorie degli immobili di lusso.

La scadenza prevista in calendario a giugno è solo la prima da tenere a mente. L’IMU si versa infatti in due rate, e per il saldo dell’imposta l’appuntamento è fissato al 18 dicembre, considerando che il termine ordinario del 16 dicembre cade di sabato ed è soggetto a proroga automatica.

Scadenze fiscali 16 giugno 2023, adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS

Scadenza il 16 giugno 2023 anche per gli adempimenti periodici.

Entro tale data, sarà necessario effettuare:

  • il versamento dell’IVA relativa alla liquidazione del mese di maggio 2023;
  • ritenute su redditi da lavoro dipendente e contributi INPS di maggio 2023;
  • ritenute su lavoro autonomo di maggio 2023.

Nel dettaglio, la scadenza del 16 giugno 2023 chiama alla cassa i soggetti tenuti ad effettuare i seguenti adempimenti fiscali:

  • versamento IRPEF delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese di maggio, addizionali comunali e regionali, redditi di lavoro autonomo e provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza del mese precedente. Il versamento dovrà essere effettuato con modello F24 e codice tributo 1040, competenza 05/2023. Nello stesso modello F24 i sostituti d’imposta possono versare i contributi INPS dovuti per le retribuzioni del mese di maggio.
  • versamento IVA per i contribuenti con liquidazione mensile relativa al mese di maggio 2023, utilizzando il modello F24 con codice tributo 6005.

Scadenze fiscali 26 giugno 2023, elenchi INTRASTAT

Lunedì 26 giugno 2023 è fissata la scadenza per l’invio degli elenchi INTRASTAT da parte dei contribuenti mensili, relativi alle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

L’invio dovrà essere effettuato esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate sempre mediante invio telematico.

Scadenze fiscali 30 giugno 2023: saldo e primo acconto imposte sui redditi

È fissato al 30 giugno prossimo il termine per il pagamento del saldo e del primo acconto di IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive emerse dalla dichiarazione dei redditi.

Come di consueto, il primo acconto delle imposte sui redditi potrà essere differito e versato entro la scadenza del 31 luglio, previa maggiorazione dello 0,40 per cento.

Saldo e primo acconto delle imposte sui redditi, così come i contributi previdenziali eccedenti il minimale, possono essere versati anche mediante rateizzazione, in un massimo di sei quote da versare entro il mese di novembre.

Due i calendari delle scadenze da tenere a mente, differenziati per non titolari e titolari di partita IVA.

Nello specifico, per i non titolari di partita IVA le scadenze in caso di rateizzazione di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi 2023 sono le seguenti:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
30 giugno 0,00 31 luglio 0,00
31 luglio 0,33 31 luglio 0,00
31 agosto 0,66 31 agosto 0,33
2 ottobre 0,99 2 ottobre 0,66
31 ottobre 1,32 31 ottobre 0,99
30 novembre 1,65 30 novembre 1,32

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.

Per i titolari di partita IVA il calendario delle scadenze è invece il seguente:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
30 giugno 0,00 31 luglio 0,00
17 luglio 0,18 21 agosto 0,18
21 agosto 0,51 18settembre 0,51
18 settembre 0,84 16 ottobre 0,84
16 ottobre 1,17 16 novembre 1,17
16 novembre 1,50

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.

In caso di rateizzazione delle imposte sui redditi in scadenza il 30 giugno 2023 è necessario aggiungere all’importo dovuto gli interessi del 4 per cento annuo, a partire dal giorno successivo alla scadenza della prima rata e fino a quella successiva.
In caso di pagamento entro il 31 luglio, le somme dovute dovranno essere preventivamente maggiorate dello 0,40 per cento.

Per le imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi che non superano ciascuna l’importo di euro 12,00, non vanno effettuati i versamenti né la compensazione delle singole imposte (IRPEF e addizionali).

Scadenze fiscali 30 giugno 2023: domanda rottamazione quater

La fine del mese di giugno segna anche la chiusura della finestra temporale per l’accesso alla rottamazione quater delle cartelle.

Il termine inizialmente fissato al 30 aprile è stato differito al 30 giugno 2023 dal Decreto Legge n. 51/2023.

Inserita tra le misure della tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023, la rottamazione quater permette di definire in maniera agevolata i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche nel caso in cui siano stati già oggetto di precedenti rottamazioni delle cartelle.

Sarà possibile, quindi, versare in un’unica soluzione o in 18 rate le somme dovute a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica, senza invece corrispondere le somme affidate all’Agente della riscossione a titolo di interessi e sanzioni, interessi di mora e il cosiddetto aggio. Oggetto di proroga anche la data per il pagamento della prima o unica rata, spostata dal 31 luglio al 31 ottobre 2023.

A notificare al contribuente l’ammontare dovuto sarà l’Agenza delle Entrate Riscossione, che entro il 30 settembre 2023 invierà la comunicazione delle somme dovute.

Scadenze fiscali 30 giugno 2023: presentazione ISEE per ricalcolo e conguaglio assegno unico

Da annotare tra gli appuntamenti del mese anche la scadenza per la presentazione del modello ISEE 2023 ai fini del calcolo dell’importo dell’assegno unico effettivamente spettante a decorrere dal 1° marzo.

Si ricorda infatti che per quantificare l’ammontare dell’assegno unico riconosciuto è necessario presentare il modello ISEE annualmente. In caso di mancata presentazione è riconosciuto l’importo base.

Il termine ordinario è fissato al 28 febbraio di ciascun anno e l’importo spettante è adeguato dal 1° marzo. Per chi avesse saltato l’appuntamento di febbraio è in ogni caso possibile presentare il modello ISEE entro il 30 giugno 2023 per vedersi riconoscere l’assegno unico secondo la propria situazione reddituale e patrimoniale e per non perdere gli importi dovuti a titolo di arretrati per le precedenti mensilità.

In caso di presentazione del modello ISEE in data successiva non è invece previsto il riconoscimento degli arretrati.

Scadenze fiscali 30 giugno 2023: richiesta esonero canone RAI

A chiusura del calendario delle scadenze fiscali del mese, si ricorda che entro il 30 giugno 2023 i titolari di utenze per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico possono presentare domanda di esonero dal canone RAI.

La dichiarazione sostitutiva può essere presentata da chi non detiene una TV in casa, al fine di beneficiare dell’esenzione esclusivamente per il secondo semestre dell’anno (da luglio e fino a dicembre 2023).

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