Modello 730/2023 precompilato: quali modifiche fanno perdere i vantaggi sui controlli?

Rosy D’Elia - Modello 730

Le modifiche sul modello 730/2023 precompilato fanno perdere i vantaggi sui controlli, anche quando si riporta un dato che l'Agenzia delle Entrate ha indicato nel prospetto separato: l'impatto di integrazioni e correzioni sulle verifiche documentali

Modello 730/2023 precompilato: quali modifiche fanno perdere i vantaggi sui controlli?

Modifiche e integrazioni del modello 730/2023 precompilato fanno perdere i vantaggi sui controlli formali previsti per chi accetta la dichiarazione dei redditi pronta all’uso così come è stata elaborata.

Non fa eccezione un dato che viene inserito sulla base delle indicazioni che la stessa Agenzia delle Entrate ha fornito nel prospetto separato.

Per la verifica delle informazioni presenti e l’invio c’è tempo fino alla scadenza del 30 settembre che, cadendo di sabato, slitta al 2 ottobre 2023.

Modello 730/2023 precompilato: si perdono i vantaggi sui controlli con le modifiche

La stessa Agenzia delle Entrate indica tra i vantaggi dell’utilizzo del modello 730/2023 precompilato l’esclusione dai controlli sui documenti che attestano le spese indicate in caso di accettazione senza modifiche.

In particolare, l’eccezione riguarda quei dati che arrivano all’Amministrazione finanziaria da soggetti terzi: dai medici agli enti previdenziali, passando per gli amministratori di condominio e per gli asili nido, solo per fare alcuni esempi.

Chi interviene sul pacchetto di informazioni già inserite nel modello 730/2023 non beneficia dell’esonero dai controlli che, in ogni caso, non riguarda i contenuti della Certificazione Unica e la sussistenza dei requisiti soggettivi che consentono l’utilizzo di una detrazione, deduzione o agevolazione. Su questi due fronti può comunque posarsi la lente di ingrandimento.

Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, la percentuale dei contribuenti che inviano senza modifiche la dichiarazione dei redditi pronta all’uso è passata dal 19,3 per cento del 2018 al 23,6 per cento del 2022.

La maggior parte dei cittadini e delle cittadine, quindi, deve ancora intervenire sui dati del modello 730/2023 precompilato prima dell’invio e questa azione fa perdere i vantaggi sui controlli, anche quando è necessario aggiustare il tiro su informazioni non corrette inserite dalla stessa Agenzia delle Entrate.

Modello 730/2023 precompilato

Qual è il livello di completezza e correttezza?

Modello 730/2023 precompilato: quando si perdono i vantaggi sui controlli?

A prescindere dalle ragioni che spingono a correggere o integrare i contenuti, la dichiarazione dei redditi precompilata risulta sempre modificata nei seguenti casi:

  • variazione di redditi, oneri o altre informazioni presenti;
  • inserimento di nuove voci nel modello 730 precompilato.

Si perdono, in questi casi, i vantaggi sui controlli che riguardano le voci modificate. E non è prevista nessuna eccezione, neanche quando il contribuente riporta un dato che la stessa Agenzia delle Entrate ha indicato nel prospetto che accompagna il modello 730 precompilato.

Nelle FAQ, risposte a domande frequenti, si ribadisce prima di tutto che l’esclusione dalle verifiche sui documenti riguarda soltanto gli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi.

Le precisazioni si soffermano anche sulle motivazioni:

“Se l’onere non è stato indicato nella dichiarazione precompilata ma è stato inserito nel prospetto separato perché si è ritenuta necessaria una verifica del dato da parte del contribuente, anche se il contribuente riporta in dichiarazione il dato segnalato separatamente, la dichiarazione non può essere considerata accettata senza modifiche e, pertanto, non opera l’esclusione dal controllo formale”.

Infine, poi, l’Agenzia delle Entrate chiarisce anche quali sono i casi in cui il modello 730/2023 precompilato si considera accettato senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta:

  • indicazione o modifica dei dati anagrafici del contribuente, fa eccezione il comune del domicilio fiscale, perché potrebbe avere un impatto sulla determinazione delle addizionali regionale e comunale all’IRPEF;
  • indicazione o modifica dei dati identificativi del soggetto che effettua il conguaglio;
  • indicazione o modifica del codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico;
  • compilazione del quadro I per la scelta dell’utilizzo in compensazione, totale o parziale, dell’eventuale credito che risulta dal modello 730;
  • scelta di non versare o di versare in misura inferiore a quanto calcolato da chi presta assistenza fiscale gli acconti dovuti, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F;
  • richiesta di suddivisione in rate mensili delle somme dovute a titolo di saldo e acconto nei casi consentiti dalla normativa vigente, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F.

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