Bonus benzina 200 euro e fringe benefit 3.000 euro: limiti separati per le agevolazioni ai dipendenti

Bonus benzina fino a 200 euro e nuovi fringe benefit fino a 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico seguono limiti separati e autonomi. Si potenziano le agevolazioni in busta paga riconosciute a discrezione del datore di lavoro per l'anno 2023

Bonus benzina 200 euro e fringe benefit 3.000 euro: limiti separati per le agevolazioni ai dipendenti

Bonus benzina fino a 200 euro e nuovi fringe benefit di valore massimo pari a 3.000 euro riconosciuti ai lavoratori dipendenti con figli a carico seguono limiti differenti e sono quindi cumulabili.

Le due agevolazioni applicabili in busta paga, a discrezione del datore di lavoro, rappresentano agevolazioni autonome e separate che sarà possibile riconoscere in parallelo.

L’importo massimo del beneficio spettante cumulando le due agevolazioni ammonta quindi a 3.200 euro. I chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 23/E del 1° agosto 2023.

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Bonus benzina 200 euro e fringe benefit 3.000 euro: limiti separati per le agevolazioni ai dipendenti

Il decreto legge n. 5/2023 ha previsto l’esenzione fiscale dei buoni benzina erogati ai dipendenti dal proprio datore di lavoro nel corso dell’anno in corso, per un valore massimo pari a 200 euro.

Un’agevolazione che la stessa norma definisce come ulteriore e aggiuntiva rispetto al regime fiscale di esenzione dei fringe benefit, previsto in via ordinaria per un valore massimo pari a 258,23 euro all’anno.

Con le istruzioni relative al nuovo bonus fino a 3.000 euro riconosciuto in busta paga ai lavoratori dipendenti con figli a carico, contenute nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 23/E del 1° agosto, viene confermata la possibilità di cumulare i due benefici.

Il bonus benzina fino a 200 euro e i nuovi fringe benefit per i genitori seguono quindi due limiti separati, un chiarimento importante ai fini di evitare il superamento delle soglie massime di esenzione e, quindi, incorrere nel rischio di tassazione della totalità delle somme erogate.

Così come chiarito quindi dall’Agenzia delle Entrate, per fruire del regime fiscale agevolato previsto per il 2023 per beni e servizi erogati dal datore di lavoro in favore di ciascun dipendente è possibile raggiungere il valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e, in parallelo, il valore di 3.000 euro per altri beni e servizi.

Nella soglia dei 3.000 euro sarà possibile includervi ulteriori buoni carburante, in parallelo agli importi riconosciuti a titolo di esempio per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas.

Bonus benzina e fringe benefit 2023: come funzionano le nuove agevolazioni

Sia i buoni benzina che i nuovi fringe benefit per i dipendenti con figli sono agevolazioni riconosciute a discrezione del datore di lavoro.

Non si tratta di bonus di natura statale, bensì di misure che rientrano nel welfare aziendale e per le quali per l’anno in corso sono state estese le agevolazioni di natura fiscale.

Fino alla soglia di 200 euro per quel che riguarda il bonus carburante e di 3.000 euro sul fronte dei fringe benefit per i dipendenti con figli a carico è quindi prevista l’esclusione delle somme dalla formazione del reddito del lavoratore, con benefici sia sul fronte dell’IRPEF dovuta che sui contributi previdenziali.

In ambedue i casi si tratta quindi di elementi complementari alla retribuzione e misure che rientrano quindi nell’ambito del welfare aziendale.

L’applicazione delle agevolazioni è tuttavia vincolato al rispetto del limite massimo di importo previsto. Superata la soglia di 200 euro per i buoni benzina e di 3.000 euro per i fringe benefit ai dipendenti con figli (258,23 euro per la generalità dei lavoratori), l’intero importo corrisposto è sottoposto a tassazione.

Le soglie andranno in ogni caso monitorate separatamente, con possibilità quindi di cumulare i benefici fiscali spettanti.

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