Ultimi mesi per il bonus barriere architettoniche: lo sconto del 75 per cento si ferma a fine anno e resta a disposizione poco tempo per accedere alla detrazione maggiorata. Cosa cambia dal 2026

Bonus barriere alle battute finali. La detrazione del 75 per cento è in scadenza alla fine del 2025 e per chi intende fare lavori in casa è tempo di accelerare.
Il 31 dicembre è la data ultima per il sostenimento delle spese. Dopo si tornerà alle regole ordinarie, che consentono di scontare i costi legati alla rimozione delle barriere architettoniche secondo la disciplina prevista dal bonus ristrutturazione.
Il beneficio riconosciuto sarà però di gran lunga più basso a partire dal 1° gennaio 2026, per effetto del taglio ai bonus casa già messo nero su bianco.
Bonus barriere del 75% fino al 31 dicembre 2025
Nato nella stagione del superbonus, l’incentivo per la rimozione delle barriere architettoniche permette fino al 31 dicembre 2025 di accedere a una detrazione del 75 per cento per gli interventi relativi a scale, rampe e per l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Operativo dal 1° gennaio 2022, il bonus ha consentito in una prima fase di scontare un’ampia categoria di spese. L’agevolazione copriva infatti inizialmente tutti gli interventi finalizzati a rimuovere le barriere architettoniche, compresi quelli effettuati ad esempio su bagni o cucine.
La stretta alle agevolazioni edilizie messa in campo dal Governo Meloni a seguito delle diverse segnalazioni di frodi e irregolarità ha portato a un cambio di passo anche sul fronte della detrazione del 75 per cento, che dal 1° gennaio 2024 interessa esclusivamente le spese relative agli interventi di rimozione delle barriere “verticali”.
Fino a 50.000 euro di spesa agevolabile, i vantaggi del bonus barriere
L’agevolazione resta in ogni caso una delle più convenienti prevista attualmente, applicabile secondo limiti di spesa differenziati in base alla tipologia di immobile. Nel dettaglio, la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Come già detto, tra i lavori ammessi vi sono quelli relativi a scale, rampe e l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, nel rispetto dei requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).
Dal 2026 resta il bonus ordinario: la detrazione scende al 30 per cento
Pianificare i lavori da fare, e sostenere le relative spese entro il 31 dicembre 2025 è la condizione essenziale per accedere al bonus “maggiorato”.
Cosa cambierà dal 2026? Salvo proroghe, per la rimozione delle barriere architettoniche resterà in campo la detrazione ordinaria per la riqualificazione degli edifici.
Il bonus ristrutturazione copre anche i lavori volti a rimuovere le barriere architettoniche, compresi quelli per realizzare strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscano la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità.
Il beneficio riconosciuto sarà però di gran lunga più basso. Dal 1° gennaio scatterà infatti il nuovo taglio alle detrazioni e per il bonus casa si passerà alla misura ordinaria del 30 per cento, elevata al 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale.
Il bonus ristrutturazione dal 2025 al 2027 | Percentuale detrazione |
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Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 | 50 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 36 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 | 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 30 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Nessuna deroga in campo, almeno per il momento, per le opere di rimozione delle barriere architettoniche. Si resta in ogni caso in attesa di possibili novità nel corso dei lavori per la messa a punto della prossima Manovra che, come ogni anno, potrebbero riservare sorprese anche sul fronte delle detrazioni edilizie.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus barriere, ultimi mesi per lo sconto fiscale del 75%