DFPF 2025: cos'è e cosa contiene il Documento programmatico di Finanza pubblica che arriva stasera, 2 ottobre, in Consiglio dei Ministri. Partono i lavori per la prossima Legge di Bilancio

Arriva questa sera, 2 ottobre, in Consiglio dei Ministri il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), il documento che sostituisce la vecchia NADEF.
Il testo indica la direzione dell’economia italiana e anticipa la programmazione delle politiche economiche del Governo. Rappresenta l’inaugurazione dei lavori che porteranno all’approvazione della Legge di Bilancio 2026.
Dal Fisco, con il taglio IRPEF e la rottamazione, fino alla sanità e alle pensioni, si attendono le prime conferme.
Nel frattempo circolano già i primi dati tecnici sui conti pubblici. Migliora il deficit che arriva al 3 per cento contro le previsioni iniziali del 3,3 per cento, creando le condizioni per portare l’Italia fuori dalla procedura di infrazione UE per disavanzo eccessivo (7,4 per cento nel 2023) un anno prima del previsto.
Diminuiscono, però, le prospettive di crescita: le previsioni di aprile relative al PIL (Prodotto interno Lordo) reale indicavano per il 2025 una crescita dello 0,6 per cento, che invece si fermerà allo 0,5 per cento arrivando a 0,7 nel prossimo anno.
DFPF 2025: cos’è e cosa contiene il Documento programmatico di Finanza pubblica
Il Documento programmatico di Finanza pubblica, atteso in Consiglio dei Ministri, contiene una fotografia dello stato di salute dell’economia, che rappresenta il punto di partenza per strutturare la prossima Legge di Bilancio.
La struttura del testo è stata condivisa in Parlamento con l’intesa raggiunta a metà settembre.
Nel DPFP 2025 il Governo mette nero su bianco i seguenti punti:
- un aggiornamento delle previsioni a legislazione vigente riportate nel Documento di finanza pubblica 2025 (DFP 2025);
- il quadro programmatico macroeconomico e di finanza pubblica, coerente con il percorso della spesa netta stabilito, sia in termini annuali sia cumulati, dal Consiglio dell’Unione europea;
- l’articolazione delle misure di prossima adozione nell’ambito della manovra di finanza pubblica e dei relativi effetti finanziari;
- l’aggiornamento dello stato degli impegni di riforma e investimento adottati nel Piano strutturale di bilancio di medio termine.
L’impostazione, che parte dall’impianto della Nota di Aggiornamento al DEF regolata dall’articolo 10-bis della legge 196/2009, è stata discussa alla Camera e al Senato. Un passaggio necessario perché, con l’entrata in vigore della nuova governance economica europea, bisognerà adeguare la normativa interna che detta tempi e regole per la documentazione alla base del ciclo di bilancio.
C’è già all’opera un gruppo di lavoro, ma non si è ancora arrivati a definire un nuovo quadro di riferimento.
Il DPFP elaborato dal Governo, poi, tornerà nelle Aule la prossima settimana per l’approvazione.
Il Documento programmatico di Finanza pubblica inaugura il cantiere della Manovra 2026
La rilevanza del Documento Programmatico di Finanza Pubblica non è solo tecnica: con i dati sullo stato dell’economia e con le prime traiettorie che seguiranno le politiche del Governo, si farà più chiaro anche il quadro delle novità della prossima Legge di Bilancio.
I nodi più difficili riguardano il Fisco con il taglio dell’IRPEF per il ceto medio e la rottamazione quinquies, due misure necessarie per le promesse fatte nei mesi scorsi e per gli equilibri all’interno della maggioranza. Ma l’attenzione è alta anche sul pacchetto per le imprese e per le famiglie, così come sul futuro delle pensioni.
Comincia con il DFPF il percorso che porterà all’approvazione della prossima Manovra e che è scandito da precise tappe.
Verso la Manovra 2026 | La tabella di marcia |
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Il Governo approva – in sostituzione della tradizionale NADEF – il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) | 2 ottobre |
Il Governo trasmette al Parlamento il DPFP | Entro il 2 ottobre |
Il Governo trasmette alla Commissione europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio (DPB) | Entro il 15 ottobre |
Il Governo presenta ufficialmente in Parlamento la manovra, a seguito dell’approvazione del Disegno di legge di bilancio in Consiglio dei ministri | Entro il 20 ottobre |
La Commissione europea esprime il proprio parere sulla manovra italiana | Entro fine novembre |
Camera e Senato approvano la Legge di Bilancio 2026 | Entro il 31 dicembre |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Arriva il documento programmatico di finanza pubblica: cos’è e cosa contiene il DPFP