Congedo parentale INPS, cosa cambia per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli?

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Congedo parentale, cosa cambia per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli? Le novità per il genitore solo chiarite dall'INPS nella circolare numero 122 del 27 ottobre 2022, che fa il punto sulla riforma in vigore dal 13 agosto.

Congedo parentale INPS, cosa cambia per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli?

Congedo parentale, cosa cambia per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli o delle figlie? Il recepimento della direttiva UE 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza ha preso forma nel decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022 e ha portato importanti novità anche per la figura del genitore solo che viene maggiormente tutelato rispetto a prima.

Con la circolare numero 122 del 27 ottobre 2022, l’INPS fa il punto delle novità approvate, dal congedo di paternità alla maternità per le lavoratrici autonome, soffermandosi anche sul caso particolare in cui la cura dei figli e delle figlie sia affidata a una persona sola.

Congedo parentale, novità per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli

Con le novità introdotte, il periodo massimo di congedo parentale che spetta alla madre o al padre con un contratto di lavoro dipendente nel settore privato che si occupa dei figli in via esclusiva è passato da 10 a 11 mesi:

  • per 9 mesi si ha diritto anche a un’indennità del 30 per cento della retribuzione;
  • per i restanti due mesi, invece, non si ha diritto ad alcuna indennità, ad eccezione di coloro che hanno un reddito inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria.

È possibile usufruirne entro i 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia del bambino o della bambina.

Le regole previste per il genitore solo si applicano nei seguenti casi:

  • morte o grave infermità dell’altro genitore;
  • abbandono o mancato riconoscimento del minore da parte dell’altro genitore;
  • affidamento esclusivo del minore a un solo genitore.

Nella circolare INPS numero 122 del 27 ottobre 2022 si legge:

“Il legislatore precisa che, nel caso in cui sia stato disposto, ai sensi dell’articolo 337-quater del c.c., l’affidamento esclusivo del figlio a un solo genitore, a quest’ultimo spetta in via esclusiva anche la fruizione del congedo indennizzato riconosciuto complessivamente alla coppia genitoriale. In quest’ultimo caso, l’altro genitore perde il diritto al congedo non ancora utilizzato e il provvedimento di affidamento è trasmesso all’INPS a cura del Pubblico Ministero”.

Congedo parentale, cosa cambia per la madre o il padre che si occupa in maniera esclusiva dei figli

Il recepimento della direttiva UE 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza che ha preso forma con il decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022 ha introdotto importanti novità sul congedo parentale rivedendo in più punti il Testo Unico sulla maternità e paternità.

Le novità sono entrate in vigore dallo scorso 13 agosto. Un’attenzione particolare è stata riservata proprio alla madre o al padre che si trova a prendersi cura dei figli o delle figlie senza l’altro genitore.

Di seguito una panoramica su cosa cambia con la riforma.

-Prima della riformaDopo la riforma
Mesi di congedo spettanti 10 mesi di congedo entro 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia 11 mesi di congedo entro 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia
mesi di congedo indennizzato 6 mesi indennizzabili entro 6 anni di vita o dall’ingresso in famiglia 9 mesi indennizzabili entro i 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia

Sono inoltre previste maggiori tutele, anche queste rafforzate, quando il reddito individuale del genitore solo risulta inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria.

-Prima della riformaDopo la riforma
Totale mesi di congedo spettanti 10 mesi di congedo entro 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia 11 mesi di congedo entro 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia
Mesi di congedo indennizzato 10 mesi indennizzabili entro 8 anni di vita o dall’ingresso in famiglia 11 mesi indennizzabili entro i 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia

Le nuove regole sono già in vigore da più di due mesi. Ma come già precisato dall’INPS con il messaggio n. 3066/2022, non sono stati ancora fatti gli aggiornamenti informatici necessari per adeguare la procedura di domanda alle novità.

È in ogni caso già possibile beneficiare delle tutele nella loro versione più ampia presentando richiesta al proprio datore di lavoro e regolarizzando successivamente l’istanza tramite il portale INPS.

“Il rilascio delle implementazioni informatiche delle attuali procedure sarà tempestivamente reso noto con successiva comunicazione”.

Ribadisce l’Istituto.

INPS - Circolare numero 122 del 27 ottobre 2022
Decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 luglio 2022, n. 176, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio”. Modifiche alle disposizioni in materia di congedo di paternità obbligatorio, congedo parentale e indennità di maternità delle lavoratrici autonome.

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