Calderone: bilancio positivo sui bonus giovani e donne, ma i primi risultati sottolineano la rilevanza dell'attesa e la debolezza degli esoneri contributivi per l'occupazione femminile

Per i bonus assunzione, partiti il 16 maggio 2025, sono arrivate oltre 60.000 domande in due settimane. Boom di richieste per i giovani, mentre i contratti a tempo indeterminato per le donne vanno a rilento. Per la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone il bilancio è positivo.
Ma i dati sottolineano ancora una volta la rilevanza dei ritardi e delle criticità accumulate sull’attuazione degli esoneri contributivi riconosciuti ai datori di lavoro per un importo massimo mensile che può arrivare a 650 euro.
Bonus giovani e donne, Calderone: già 60.000 domande. Ma i dati sottolineano ritardi e criticità
Il fatto che ci sia una risposta così importante in termini di numeri e di nuove assunzioni vuol dire che c’è una voglia e ci sono le condizioni per la stabilità. Ha sottolineato con entusiasmo Marina Calderone, durante l’intervista che ha chiuso il Festival del Lavoro 2025 a Genova dal 29 al 31 maggio.
Ma i primi risultati registrati dal Ministero del Lavoro sulle domande per accedere ai bonus danno anche due segnali chiari:
- le assunzioni delle donne, anche quando sono incentivate, procedono a rilento: 55.525 domande riguardano i contratti a tempo indeterminato tra aziende e under 35, 4.960 le richieste per il lavoro femminile;
- al contrario la risposta importante in termini di numeri, soprattutto per i giovani, non fa altro che sottolineare la rilevanza e la necessità di accedere agli esoneri contributivi e, di conseguenza, il peso della lunga attesa che ha caratterizzato l’attuazione delle due misure.
Bonus assunzione | Fondi richiesti | Risorse totali |
---|---|---|
Giovani | 579 milioni di euro | oltre 1,4 miliardi |
Donne | 54 milioni di euro | 479 milioni |
I due bonus, che si applicano ai contratti fino al 31 dicembre 2025, sono stati messi in campo il 1° maggio del 2024 con l’approvazione del DL Coesione per celebrare la festa dei lavoratori e la premier Meloni presentando le misure garantiva “tempi certi e veloci”.
Eppure quello che è venuto dopo è stato tutt’altro che certo e veloce, nonostante i riflettori sempre accesi sulla necessità di aumentare i livelli dell’occupazione femminile e giovanile in Italia.
La storia difficile dei bonus giovani e donne
La norma prevedeva l’adozione di due decreti attuativi, entrambi da firmare entro inizio settembre 2024, e l’approvazione dell’autorizzazione della Commissione Europea.
Il via libera dell’UE è arrivato lo scorso 31 gennaio 2025, 8 mesi dopo la pubblicazione del Decreto Legge, e il 27 febbraio, sul sito del Dipartimento per il Programma di Governo, risultava adottato il decreto per l’attuazione dell’esonero contributivo per i giovani.
Sul testo, però, si è accesa subito la discussione: limitava il perimetro di applicazione dell’agevolazione rispetto alla norma. Risultato? Il Ministero ha ritirato il provvedimento.
Nel frattempo sulle regole per agevolare le assunzioni delle donne nessuna notizia.
C’è voluto un altro mese di attesa, fino all’11 aprile 2024, per vedere adottati i due testi che regolano l’accesso ai bonus assunzione del DL n. 60 del 2024. E ancora un altro mese per poter presentare domanda all’INPS, dal 16 maggio, con una serie di sorprese rispetto alle aspettative iniziali.
Alla luce della storia delle due agevolazioni, da cui non si può prescindere per una visione lucida dei dati, dai primi risultati pubblicati oggi, 31 maggio, dal Ministero del Lavoro emergono due messaggi chiari.
L’interesse per l’esonero under 35 sottolinea il peso della lunga attesa.
I numeri che riguardano le donne, invece, confermano ancora una volta che la strada per favorire l’occupazione femminile non basta agevolare i datori di lavoro.
Bisogna smantellare tutti i disincentivi che ostacolano l’ingresso delle donne nel mondo del Lavoro. Proprio in questa settimana è arrivato il monito del Fondo Monetario Internazionale sulla necessità di eliminare la detrazione per il coniuge a carico per migliorare il livello di neutralità del sistema fiscale italiano, mentre il Governo continua a guardare a una tassazione familiare.
Non si può guardare al boom iniziale di domande per fare un bilancio, il risultato finale sarà positivo solo l’esperienza dei bonus assunzione servirà a dare risposte certe e adeguate per favorire l’occupazione femminile e giovanile, da cui passa il futuro di tutti e tutte, a prescindere da età e genere.
In copertina: Marina Calderone - Fonte: Governo.it
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus giovani e donne, Calderone: già 60.000 domande. Ma i dati sottolineano i punti deboli