Bonus assunzioni under 36: sgravio del 50 per cento e decontribuzione Sud da restituire

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Bonus assunzioni giovani under 36 al via, ma per ottenerlo è necessario restituire l'esonero al 50 per cento previsto dalla Legge di Bilancio 2018 e le quote della Decontribuzione Sud. Lo ha ribadito l'INPS nel messaggio del 7 ottobre 2021.

Bonus assunzioni under 36: sgravio del 50 per cento e decontribuzione Sud da restituire

È finalmente operativo il bonus assunzioni per giovani under 36, ma per ottenerlo sarà necessario restituire le quote delle agevolazioni incompatibili già utilizzate.

In particolare, la restituzione è obbligatoria per le aziende che vogliono fruire di questo esonero ma stiano già utilizzando quello introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede l’esenzione del 50 per cento dei contributi dovuti per lavoratori sotto i 35 anni.

Allo stesso modo andrà restituito anche lo sconto sui contributi previsto dalla Decontribuzione Sud, riconosciuto per i medesimi lavoratori e nello stesso periodo coperto dalla nuova agevolazione, 1° gennaio - 31 dicembre 2021.

A ribadirlo è l’INPS nel messaggio numero 3389 del 7 ottobre 2021, con il quale sono state fornite le istruzioni per accedere al bonus per l’assunzione di lavoratori under 36 mediante la compilazione del flusso Uniemens.

L’esonero contributivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento applicabili nello stesso lasso di tempo.

Bonus assunzioni under 36: sgravio del 50 per cento e decontribuzione Sud da restituire

Il ritardo con cui il bonus assunzioni per giovani al di sotto dei 36 anni è divenuto operativo comporterà ulteriori adempimenti per chi nel frattempo stava beneficiando di altre agevolazioni.

Ma per fare chiarezza facciamo un passo indietro.

L’esonero contributivo in oggetto è quello introdotto dall’ultima Legge di Bilancio ed è concesso in misura integrale su tutti i contributi dovuti per 36 mesi, 48 per le aziende del Sud, e per un massimo di 6.000 euro all’anno.

A poterlo richiedere sono i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano giovani under 36 tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.

La misura, in attesa del via libera dell’Unione Europea, è rimasta in standby per quasi un anno, mentre altre agevolazioni come l’incentivo al 50 per cento della Legge di Bilancio 2018 e la Decontribuzione Sud erano già operative.

Il primo è uno sgravio pari alla metà dei contributi dovuti, concesso per le assunzioni di lavoratori under 35 a tempo indeterminato e per le trasformazioni di rapporti a termine, con un tetto massimo di 3.000 euro annui per 3 anni.

Il secondo è l’esonero dei contributi dovuti per i lavoratori di aziende che operano nelle Regioni del Mezzogiorno. L’agevolazione, riferita a tutti i rapporti di lavoro dipendente con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, costituisce uno sgravio sulla contribuzione mensile secondo le seguenti percentuali:

  • del 30 per cento fino al 31 dicembre 2025;
  • del 20 per cento per gli anni 2026 e 2027;
  • del 10 per cento per gli anni 2028 e 2029.

Nel caso in cui l’azienda stia beneficiando sia dell’agevolazione al 50 per cento sia della Decontribuzione Sud, per accedere al nuovo esonero integrale dovrà procedere alla restituzione del beneficio già fruito prima di poter fruire dello sgravio contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

Bonus assunzioni under 36, le istruzioni per restituire le agevolazioni già percepite

Per la restituzione delle quote di esonero al 50 per cento, il cosiddetto incentivo “GECO”, i datori di lavoro dovranno valorizzare all’interno di “DenunciaIndividuale”, “DatiRetributivi”, “AltreADebito”, del flusso di competenza del mese di settembre 2021 i seguenti elementi:

  • nell’elemento “CausaleADebito” il codice causale “M472”, avente il significato di “Restituzione esonero legge n. 205/2017 GECO”;
  • nell’elemento “ImportoADebito”, l’importo da restituire.

Allo stesso modo, i datori di lavoro abbiano fruito per il medesimo lavoratore per il quale intendono accedere all’esonero under 36 anche della Decontribuzione Sud, devono preliminarmente procedere alla restituzione delle quote riconosciute.

In particolare, le azienda interessate dovranno valorizzare all’interno di “DenunciaIndividuale”, “DatiRetributivi”, “AltreADebito”, i seguenti elementi:

  • nell’elemento “CausaleADebito” il codice causale “M543”, avente il significato di “Restituzione decontribuzione sud 2021)”;
  • nell’elemento “ImportoADebito” l’importo da restituire.

Bonus assunzioni under 36: condizioni e incompatibilità

L’esonero contributivo per i giovani al di sotto dei 36 anni, pur nelle sue specificità, trae la sua disciplina dallo sgravio introdotto dalla manovra del 2018.

La Legge di Bilancio 2021, all’articolo 1 comma 10, non fa altro che riprendere la vecchia misura e alzarla dal 50 al 100 per cento per un periodo massimo di trentasei mesi, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui.

Le incompatibilità riferite allo sgravio, quindi, sono le stesse applicabili all’agevolazione del 2018 che non era cumulabile con “altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi” (art. 1, comma 114, della legge n. 205/2017).

In particolare, non è cumulabile non solo con la Decontribuzione Sud e l’agevolazione corrispondente al 50 per cento, ma anche con le seguenti misure:

  • con l’incentivo per l’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi ovvero prive di impiego da almeno sei mesi e appartenenti a particolari aree o settori economici o professioni;

Anche per quest’ultimo sgravio, si ricorda, si rimane in attesa dell’autorizzazione dell’Unione Europea rientrando nelle materie sottoposte a limiti di spesa nell’ambito degli aiuti di Stato.

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