L’inflazione, l’aumento del costo del credito e una normativa in continua evoluzione hanno reso indispensabile pianificare con maggiore consapevolezza ogni scelta aziendale
Oggi più che mai, proteggere il patrimonio, sia personale che societario, non è solo una misura difensiva ma una strategia per garantire stabilità e crescita nel tempo.
Non esistono settori realmente immuni da queste difficoltà. Tutti, in misura diversa, ci siamo confrontati con un fenomeno nuovo come l’inflazione, spinta dalle tensioni geopolitiche e dalla transizione energetica. Le aziende si sono trovate con costi energetici e produttivi più alti e con una liquidità che non poteva più restare ferma, perché avrebbe rappresentato un costo.
Negli ultimi anni ho lavorato al fianco di molte imprese per ottimizzare la gestione finanziaria, migliorare il rating aziendale, ridurre i costi del credito e ristrutturare debiti contratti in modo non efficiente. Tra il 2021 e il 2022, l’aumento dei tassi d’interesse ha inciso in modo significativo sui bilanci, ma anche in quella fase abbiamo individuato soluzioni per preservare la liquidità e mantenere equilibrio nei flussi di cassa.
In questo scenario, ciò che fa davvero la differenza è la capacità di pianificare e proteggere non solo l’impresa, ma anche la sfera personale dell’imprenditore.
Proteggere impresa e famiglia: due lati della stessa medaglia
Quando si parla di protezione patrimoniale, è fondamentale guardare sia all’azienda che alla famiglia. Ogni imprenditore dovrebbe adottare politiche di tutela integrate, che coinvolgano il consulente finanziario, il commercialista e il legale di fiducia.
In molti casi suggerisco di stipulare polizze specifiche per le figure chiave dell’impresa, così da trasferire il rischio in caso di eventi imprevisti o concorrenza diretta.
Allo stesso modo, in ambito familiare, la pianificazione del passaggio generazionale e la riservatezza dei dati rappresentano pilastri essenziali per garantire continuità e sicurezza nel tempo.
Una gestione davvero efficace passa anche dalla comprensione dei diversi strumenti finanziari a disposizione, distinguendo tra finanza ordinaria, legata alla gestione quotidiana di pagamenti, incassi, flussi di cassa e finanziamenti, e finanza straordinaria, che entra in gioco nei momenti strategici come fusioni, acquisizioni o riorganizzazioni.
Gli errori più comuni nella pianificazione patrimoniale
Il primo errore che osservo spesso è il “fai da te”.
Molte piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, crescono nel tempo ma mantengono una gestione interna, senza il supporto costante di professionisti esterni.
Il secondo errore, altrettanto frequente, è rimandare le scelte, soprattutto quelle che riguardano il passaggio generazionale.
Molti imprenditori vivono questo momento come una perdita di controllo, quando in realtà si tratta di un atto di continuità e di tutela per l’azienda e per la famiglia.
Pianificare in anticipo consente di ridurre l’impatto fiscale e i costi di successione e di garantire che l’impresa possa proseguire con serenità nel futuro.
Il valore del lavoro di squadra
Il metodo che adotto con i miei clienti si basa sulla creazione di un tavolo di lavoro tra l’imprenditore e i suoi professionisti di fiducia, come consulente finanziario, commercialista e avvocato. Da questo dialogo nascono percorsi condivisi, in cui censiamo le esigenze, analizziamo i progetti e individuiamo le migliori strategie di investimento e protezione.
Organizziamo incontri periodici per monitorare i risultati e aggiornare le strategie, verificando se gli strumenti adottati sono ancora efficaci o se vanno modificati.
Fermarsi, analizzare, pianificare
Se dovessi dare un consiglio a un imprenditore del mio territorio, direi di fermarsi e confrontarsi con i propri professionisti di riferimento.
Non bisogna cadere nella trappola del “fai da te”: serve fare un punto riassuntivo, capire dove si è arrivati e dove si vuole andare.
Suggerisco di suddividere gli obiettivi tra breve, medio e lungo periodo e costruire intorno a essi una pianificazione che tenga conto non solo dell’attività produttiva, ma anche di tutto ciò che contribuisce alla sua efficienza, dalle consulenze alla gestione fiscale.
In sintesi, la vera chiave è una programmazione consapevole.
Solo così un imprenditore può ritrovare controllo, serenità e solidità anche nei momenti più incerti del mercato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Proteggi il tuo patrimonio: pianifica per tempo e usa gli strumenti corretti