Assegno unico, INPS: a maggio pagamento per altri 600.000 figli

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Assegno unico, pagamento a maggio per altri 600.000 figli. I dettagli arrivano dall'INPS, che con il comunicato stampa del 29 aprile 2022 fornisce i numeri delle domande pervenute. Sui tempi d'accredito l'Istituto evidenzia inoltre che non c'è una data fissa: pesano le finestre temporali e i volumi massimi di mandati indicati dalla Banca d'Italia.

Assegno unico, INPS: a maggio pagamento per altri 600.000 figli

Assegno unico, pagamento in arrivo nel mese di maggio per altri 600.000 figli.

A fornire i dettagli sul totale delle domande presentate ad oggi per l’assegno unico universale e sui pagamenti effettuati e in arrivo è il comunicato stampa pubblicato dall’INPS il 29 aprile 2022.

Sui tempi di pagamento, l’avviso specifica inoltre che la data può variare mese per mese.

Ad influenzare i tempi d’erogazione sono le finestre temporali previste e non da ultimo il limite di mandati previsti dalla Banca d’Italia, a fronte delle numerose posizioni da gestire.

Assegno unico, INPS: a maggio pagamento per altri 600.000 figli

Salgono ad un totale di 7,5 milioni gli assegni unici richiesti da inizio anno, 600.000 dei quali sono relativi a domande inviate all’INPS nel mese di aprile. Il primo pagamento per i nuovi richiedenti partirà a maggio.

Sale quindi il contatore delle richiesta inviate all’INPS dal mese di gennaio per l’accesso all’assegno unico e universale per i figli a carico, che a partire dal 1° marzo 2022 ha preso il posto delle agevolazioni precedentemente riconosciute per il sostegno alle famiglie.

Nel mese di aprile è stato ultimato il pagamento in relazione alle domande presentate entro la fine del mese di marzo per le quali non è stato necessario richiedere al contribuente un’integrazione dei dati.

Un mese che ha visto protagonisti anche i percettori del reddito di cittadinanza, per i quali l’assegno unico è riconosciuto d’ufficio.

I dettagli sono contenuti nel comunicato stampa del 29 aprile 2022, con il quale l’INPS fornisce i dati anche delle istanze per le quali il pagamento è stato ritardato a causa di richieste di integrazioni.

INPS - comunicato stampa del 29 aprile 2022
Assegno unico e universale, dal 1° gennaio ad oggi pervenute domande per 7,5 milioni di figli

Pagamento assegno unico INPS, verifiche aggiuntive per meno dell’1 per cento delle richieste

È pari a meno dell’1 per cento il numero degli assegni per i quali le domande sono state poste in istruttoria e sono state richieste integrazioni documentali per l’accertamento dei requisiti necessari.

In particolare, molte delle richieste inviate agli utenti tramite sms o email hanno riguardato la trasmissione di sentenze di affido, e sono state previste ulteriori verifiche.

Se in linea di massima la procedura per la gestione delle domande di assegno unico è totalmente online, in linea con le indicazioni della Commissione Europea sui procedimenti amministrativi di particolare rilevanza, in caso di discrepanza tra i dati della domanda e quelli a disposizione dell’INPS la verifica passa da controlli più approfonditi.

All’esito delle verifiche, successivamente all’integrazione documentale, parte l’eventuale riesame della richiesta, che può portare all’accoglimento o al rigetto della domanda per l’assegno unico.

Non è fissa la data di pagamento dell’assegno unico

Procede a cadenza mensile l’istruttoria delle numerose domande per l’assegno unico inviate.

I controlli automatici partono ad inizio del mese per le istanze presentate nei mesi precedenti. Per le domande di nuova presentazione, la prima istruttoria è effettuata sulla data di arrivo.

Tra le indicazioni fornite, l’INPS specifica inoltre che la data di pagamento dell’assegno unico in caso di accoglimento della domanda non è fissa, ma può essere soggetta a variazione mese per mese.

Il motivo è duplice: da un lato incidono le diverse finestre temporali di erogazione della prestazione, e dall’altro bisogna tener presenti i volumi massimi giornalieri dei mandati indicati all’INPS dalla Banca d’Italia. Sul mese di aprile sono stati ad esempio sei i giorni individuati per gli accrediti, per circa 6 milioni di mandati.

Una gestione che non è quindi immediata, a fronte della mole di richieste d’accesso all’accesso unico presentate.

A tal proposito si ricorda che c’è tempo fino al 30 giugno per inviare domanda beneficiando anche degli arretrati. Per le richieste inviate dal 1° luglio, l’assegno unico spetterà dal mese successivo.

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