ISA 2023, approvati i criteri per beneficiare delle agevolazioni

Tommaso Gavi - Studi di settore

Approvati dall'Agenzia delle Entrate i criteri per l'accesso alle agevolazione previste per gli ISA 2023. Nel provvedimento del 27 aprile i punteggi necessari per accedere all'esonero dal visto di conformità in caso di compensazione dei crediti e alle altre misure

ISA 2023, approvati i criteri per beneficiare delle agevolazioni

L’Agenzia delle Entrate ha approvato i criteri per beneficiare delle agevolazioni legate agli ISA 2023.

Anche per l’anno d’imposta 2022 vengono riproposti quelli già individuati per il periodo d’imposta precedente, tenuto conto anche dei dati dichiarativi relativi all’annualità 2021.

Come stabilito dal provvedimento del 27 aprile 2023, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale è riconosciuto ai contribuenti che hanno raggiunto un grado di affidabilità almeno pari a 8.

L’agevolazione è riferita ai casi di compensazione dei crediti di importo non superiore a 50.000 euro relativi all’IVA, maturati nel 2023, e a 20.000 euro relativi alle imposte dirette e all’IRAP, in questo caso maturati nel 2022.

Nel provvedimento il punto sui valori da tenere in considerazione per ottenere le agevolazioni.

ISA 2023, approvati i criteri per beneficiare delle agevolazioni

Dopo l’approvazione dei modelli ISA 2023, indici sintetici di affidabilità fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i criteri per l’accesso alle agevolazioni.

A stabilirli è il provvedimento del 27 aprile 2023.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 27 aprile 2023
Individuazione dei livelli di affidabilità fiscale relativi al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022, cui sono riconosciuti i benefici premiali previsti dal comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.

Nel documento di prassi vengono previsti i requisiti da rispettare per ottenere i benefici stabiliti dall’articolo 9-bis, comma 11, lettere da a) a f) del Dl n. 50/2017.

Come per il periodo d’imposta 2021, tenendo in considerazione anche i dati relativi alle dichiarazioni di tale anno, è previsto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale ai contribuenti che hanno raggiunto un livello di affidabilità almeno pari a 8:

  • per la compensazione dei crediti di importo non superiore a 50.000 euro relativi all’IVA, maturati nel 2023;
  • per la compensazione dei crediti di importo non superiore a 20.000 euro relativi alle imposte dirette e IRAP, maturati nel 2022.

Sono diverse le agevolazioni previste per i contribuenti che raggiungono i livelli indicati di affidabilità fiscale:

  • l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 50.000 euro annui relativamente all’IVA e per un importo non superiore a 20.000 euro annui relativamente alle imposte dirette e all’IRAP;
  • l’esonero dall’apposizione del visto di conformità o dalla prestazione della garanzia per i rimborsi dell’IVA per un importo non superiore a 50.000 euro annui;
  • l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative;
  • l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici;
  • l’anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento;
  • l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo, a condizione che il reddito complessivo accertabile non superi di due terzi il reddito dichiarato.

In merito alle agevolazioni stabilite al primo punto dell’elenco, l’accesso è consentito con un punteggio pari almeno a 8, a seguito dell’applicazione degli ISA per l’anno di imposta 2022.

Si ha diritto all’agevolazione anche in nel caso in cui siano preseti ulteriori componenti positivi che rientrano tra quelli indicati:

  • compensazione dei crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui, risultanti dalla dichiarazione annuale IVA relativa all’anno di imposta 2023;
  • compensazione del credito IVA infrannuale di importo non superiore a 50.000 euro annui, maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2024;
  • compensazione dei crediti di importo non superiore a 20.000 euro annui, risultanti dalla dichiarazione annuale relativa alle imposte dirette e all’imposta regionale sulle attività produttive per il periodo d’imposta 2022.

Si tratta della compensazione dei crediti di importo comunque superiore a 5.000 euro annui.

I benefici sono riconosciuti anche ai contribuenti che hanno raggiunto un punteggio pari a 8.5, nel calcolo della media semplice dei livelli di affidabilità per i periodi d’imposta 2021 e 2022. In questo caso si premia la consistenza dell’affidabilità nel tempo.

ISA 2023: le ulteriori agevolazioni previste

In merito alla compensazione del credito IVA infrannuale, l’esonero dal visto di conformità o dalla presentazione della garanzia con riferimento all’anno d’imposta 2023 o al credito IVA che risulterà dai primi tre trimestri del 2024 (per importi non superiori a 30.000 euro) è concesso anche in questo caso con punteggio almeno pari o superiore a 8.

Anche in questo caso l’accesso all’agevolazione è consentito anche ai contribuenti con punteggio almeno pari a 8,5, calcolato con la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti in relazione agli anni d’imposta 2021 e 2022.

In merito l’Agenzia delle Entrate specifica che:

“Anche in questo caso l’utilizzo in tutto o in parte del beneficio di esenzione limita l’eventuale ulteriore utilizzo, infrannuale o annuale, atteso che l’importo complessivo dell’esonero per le richieste di rimborso effettuate nell’anno è pari a 50.000 euro.”

Punteggi più alti devono essere raggiunti nel caso di esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative: i contribuenti dovranno aver raggiunto il livello di affidabilità fiscale 9 nell’anno d’imposta 2022, o anche come media semplice dei livelli ottenuti negli anni d’imposta 2021 e 2022.

Per quanto riguarda l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici il punteggio da raggiungere è di 8,5, anche in questo caso con riferimento all’anno d’imposta 2022 o alla media dei periodi 2021 e 2022.

I termini di decadenza per l’attività di accertamento per l’annualità d’imposta 2022 sono inoltre ridotti di un anno per i contribuenti che hanno raggiunto il punteggio di 8.

Per quanto riguarda, invece, l’esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo per il periodo d’imposta 2022, deve essere verificata la condizione che lo stesso non ecceda di due terzi il reddito dichiarato. Anche in questo caso il punteggio che deve essere raggiunto è di 9, nel periodo d’imposta indicato o come media dei periodi 2021 e 2022.

In ogni caso, per ottenere i benefici, i contribuenti devono rispettare i seguenti requisiti:

  • nel caso in cui il contribuente consegua redditi di impresa e di lavoro autonomo, gli ISA devono essere applicati a entrambe le categorie reddituali;
  • se il contribuente applica due diversi ISA, compreso il caso in cui l’ISA applicato sia lo stesso per l’attività di impresa e per quella di lavoro autonomo, il punteggio attribuito a seguito dell’applicazione di ognuno di tali ISA, deve essere pari a quello indicato per l’accesso ai benefici (anche sulla base di più periodi d’imposta).

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