Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2023: istruzioni e cumulo con bonus trasporti

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

La spesa sostenuta per l'abbonamento ai mezzi pubblici può essere portata in detrazione IRPEF con il modello 730/2023. Tra le istruzioni da tenere a mente, le regole di cumulabilità con il bonus trasporti: si può detrarre la quota di costo rimasta a carico del contribuente.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2023: istruzioni e cumulo con bonus trasporti

La spesa sostenuta per acquistare l’abbonamento dei mezzi pubblici può essere portata in detrazione con il modello 730/2023.

La detrazione degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico consente al contribuente di recuperare il 19 per cento della spesa sostenuta, entro il limite massimo di costo detraibile pari a 250 euro.

Il rimborso IRPEF spettante ammonta quindi ad un massimo di 47,50 euro. In relazione alle spese sostenute nel corso del 2022 è però bene segnalare le novità e, in particolare, la possibilità di fruire della detrazione anche in caso di utilizzo del bonus trasporti di 60 euro.

I due benefici sono infatti cumulabili, e nel modello 730/2023 sarà possibile fruire della detrazione per la spesa rimasta a carico del contribuente.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2023: istruzioni e cumulo con bonus trasporti

La detrazione dell’abbonamento ai mezzi pubblici consente a chi presenta il modello 730/2023 di recuperare il 19 per cento della spesa sostenuta.

Nello specifico, sono detraibili gli abbonamenti i ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, e quindi non solo le tessere di autobus, tram e metro ma anche quelle del trasporto in treno, anche in caso di spostamenti tra diverse regioni.

A livello operativo, ai fini della detrazione dell’abbonamento è necessario compilare il rigo da E8 a E10 della Sezione I del modello 730/2023, utilizzando il codice 40, “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”.

Il rimborso IRPEF spetta però su una somma non superiore a 250 euro, limite di importo sul quale calcolare la detrazione fiscale del 19 per cento. In sostanza, il rimborso spettante è pari ad un massimo di 47,50 euro.

Il limite di spesa detraibile è da considerarsi complessivo e cumulativo anche per la detrazione riconosciuta per i familiari a carico.

Ad esempio, se un genitore ha speso 150 euro per il proprio abbonamento ed ulteriori 150 euro per l’abbonamento di uno dei figli a carico, il limite massimo ammesso in detrazione fiscale è pari in ogni caso a 250 euro, con un rimborso IRPEF pari a circa 50 euro.

Resta invece indetraibile la quota di spesa che supera il limite di 250 euro.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2023 cumulabile con il bonus trasporti

La detrazione dell’abbonamento potrà essere cumulata con il bonus trasporti.

È nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2023 che l’Agenzia delle Entrate evidenzia che anche chi ha beneficiato del bonus di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico potrà fruire della detrazione, ma solo per la parte di spesa rimasta effettivamente a suo carico.

In sostanza, la detrazione del 19 per cento potrà essere richiesta sulla spesa non coperta dal bonus trasporti.

Facciamo un esempio per capirci di più.

Prendiamo il caso di un contribuente che ha beneficiato del bonus trasporti di 60 euro per l’acquisto di un abbonamento annuale dal valore di 300 euro. A suo carico è rimasto un totale di 240 euro, ed è su questa somma che si potrà applicare la detrazione IRPEF del 19 per cento, con un rimborso pari a 45 euro circa. I due incentivi cumulati consentono quindi di accedere ad uno sconto complessivo pari a 105 euro.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici, bus, metro e treno: quali spese indicare nel modello 730/2023

Sono considerati detraibili i titoli di trasporto che consentono di effettuare un numero illimitato di viaggi, su più giorni, in un periodo di tempo specificato.

Tra gli abbonamenti detraibili rientrano quindi quelli annuali, mensili o settimanali per il trasporto su autobus, tram, treni o metropolitane.

Al contrario, non si può richiedere la detrazione fiscale per le seguenti spese:

  • titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore;
  • carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

Detrazione abbonamento mezzi pubblici nel modello 730/2023: vale il criterio di cassa

Per individuare quali sono le spese ammesse in detrazione fiscale sarà necessario utilizzare il criterio di cassa: la detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta nel 2022 per l’acquisto dell’abbonamento, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso (es. abbonamento acquistato nel mese di dicembre 2022 con validità dal 1° gennaio 2023 – 30 giugno 2023).

Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2022 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella Certificazione Unica.

La detrazione spetta comunque sulla parte di spesa non rimborsata.

Documenti per la detrazione dell’abbonamento nel modello 730/2023

Così come per la generalità delle spese detraibili, anche quelle relative all’abbonamento per i mezzi pubblici indicate nel modello 730/2023 dovranno essere documentate.

I documenti da conservare sono i seguenti:

  • il titolo di viaggio (contenente durata dell’abbonamento, ovvero data di partenza e termine di validità);
  • in alternativa la ricevuta di pagamento dell’abbonamento.

Per gli abbonamenti in formato elettronico sarà necessario che il contribuente conservi il documento che attesti le indicazioni essenziali atte a qualificare il titolo di viaggio (informazioni su servizio utilizzatore, periodo di validità, spesa sostenuta e data di sostenimento della spesa). Si tratta ad esempio degli scontrini contenenti tutte le informazioni sopra richieste.

Se la ricevuta di pagamento è intestata a un familiare a carico, oltre alla documentazione di cui sopra, deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà effettuata nei modi e nei termini previsti dal DPR n. 445 del 2000 con l’indicazione del soggetto che ha sostenuto la spesa.

Di seguito una tabella con i casi in cui è richiesta la dichiarazione:

Intestazione abbonamentoIntestazione documento di spesaDichiarazione da rendere
Contribuente che presenta 730 Contribuente che presenta 730 NO
Familiare a carico Contribuente NO
Familiare a carico Familiare a carico Sostenimento della spesa
Contribuente Nessuna NO
Familiare a carico Nessuna Sostenimento della spesa
Nessuna Contribuente NO
Nessuna Familiare a carico Sostenimento della spesa
Nessuna Nessuna La detrazione non spetta

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