Decreto flussi 2023/2025: in arrivo 452.000 lavoratori nel triennio, le novità del testo in Gazzetta Ufficiale

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto flussi per il triennio 2023/2025. Programma l'ingresso in Italia di 452.000 lavoratori stranieri. Nel 2023 saranno 136.000. Domande di nulla osta dal 2 dicembre

Decreto flussi 2023/2025: in arrivo 452.000 lavoratori nel triennio, le novità del testo in Gazzetta Ufficiale

Il nuovo decreto flussi con la programmazione triennale degli ingressi arriva in Gazzetta Ufficiale.

Nei prossimi tre anni arriveranno in Italia oltre 450.000 lavoratori stranieri non comunitari per motivi di lavoro. Nel 2023 saranno 136.000.

Tra le novità del nuovo decreto l’estensione delle categorie professionali e dei settori coinvolti.

Le prime domande per il nulla osta al lavoro si potranno inviare a partire dal sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione, cioè dal 2 dicembre 2023.

Decreto flussi 2023/2025: in arrivo 452.000 lavoratori nel triennio, le novità del testo in Gazzetta Ufficiale

Quasi tutto pronto per la presentazione delle domande di nulla osta al lavoro per l’assunzione di lavoratori stranieri non comunitari.

Il decreto flussi con la programmazione degli ingressi legali in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023/2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 3 ottobre 2023.

Il decreto è stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso luglio e, come disposto dal cosiddetto decreto Cutro, prevede la programmazione degli ingressi su base triennale e non più annuale come avvenuto finora.

Il provvedimento stabilisce le quote di lavoratori stranieri non comunitari che possono fare il loro ingresso sul territorio nazionale per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale o autonomo.

Sulla base dell’analisi dei fabbisogni del mercato del lavoro, il DPCM prevede un aumento delle quote di ingresso regolare per motivi di lavoro e allo stesso tempo estende le categorie professionali e i settori produttivi considerati nella programmazione dei flussi.

Per il triennio 2023/2025, il nuovo decreto flussi prevede l’ingresso in Italia di 452.000 nuovi lavoratori stranieri. Nello specifico, i cittadini e le cittadine straniere sono ammesse per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo secondo le quote indicate nella tabella.

Numero ingressiAnno
136.000 unità 2023
151.000 unità 2024
165.000 unità 2025

Decreto flussi 2023/2025: le quote di ingresso per il 2023

Per il 2023, si legge nel testo del decreto, sono ammessi in Italia 52.770 stranieri per lavoro subordinato non stagionale e 680 per lavoro autonomo nei seguenti settori:

  • autotrasporto merci per conto terzi;
  • edilizia;
  • turistico-alberghiero;
  • meccanica;
  • telecomunicazioni;
  • alimentare;
  • cantieristica navale;
  • trasporto passeggeri con autobus;
  • pesca;
  • acconciatori;
  • elettricisti;
  • idraulici.

Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste dai datori di lavoro, dunque, ci sono ad esempio elettricisti, idraulici ma anche lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca.

Specifiche quote di ingresso, 2.000, sono riservate a lavoratori cittadini di Stati che, anche in collaborazione con l’Italia, promuovono campagne mediatiche sui rischi dei traffici migratori irregolari.

Le altre quote per il 2023 per lavoro subordinato non stagionale sono quelle indicate nella tabella di seguito.

QuotaLavoratori
25.000 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina
12.000 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di altri Paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria
100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela
200 apolidi e rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito
9.500 lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria
500 imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana;

liberi professionisti;

titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo;

artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati;

cittadini stranieri che intendono costituire start-up innovative.

Inoltre, si autorizza la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di:

  • 4.000 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
  • 100 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Per quanto riguarda gli ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, nel 2023 sono ammessi 82.550 lavoratori stranieri:

  • 40.000 unità per il settore agricolo;
  • 30.000 unità per il settore turistico-alberghiero.

Per gli altri dettagli sulla ripartizione delle quote si rimanda al testo integrale del DPCM.

Decreto flussi 2023/2025: i termini per le domande di nulla osta al lavoro

Il decreto flussi 2023/2025 definisce diversi termini per la trasmissione delle domande di nulla osta al lavoro. Le date di apertura della procedura di invio delle richieste sono le seguenti:

  • 2 dicembre 2023 (60 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori subordinati non stagionali cittadini dei Paesi indicati;
  • 4 dicembre 2023 (62 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): altri lavoratori non stagionali;
  • 12 dicembre 2023 (70 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori stagionali.

Le richieste si possono inviare fino all’esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.

Ulteriori istruzioni operative arriveranno con la pubblicazione della consueta circolare congiunta da parte dei Ministeri coinvolti, nella quale sarà anche specificata la documentazione necessaria.

DPCM 27 settembre 2023 - Decreto Flussi
Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025

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