Partita la discussione sulla Legge di Bilancio 2026, arrivano le prime ipotesi per rafforzare le buste paga dei dipendenti. In campo la flat tax sugli straordinari e sui festivi, con il fine di aumentare gli stipendi intervenendo sulla tassazione

Vacanze al capolinea, parte come da tradizione la discussione sulle misure da mettere in campo con la Legge di Bilancio.
Per il 2026 sono allo studio anche novità per le buste paga dei dipendenti e, con il fine ultimo di aumentare gli stipendi, viene ripescata la proposta di una flat tax sugli straordinari, con possibile estensione anche ai festivi e per il lavoro notturno.
Non si tratta di un’idea nuova, e in verità è più che un’ipotesi. Prevedere una tassazione flat sugli straordinari, così come sulla tredicesima, è uno dei principi previsti dalla legge delega sulla riforma fiscale, sulla quale già lo scorso anno il Governo aveva ipotizzato un intervento in Manovra.
Al nulla di fatto del 2025 si affianca ora l’ipotesi di “ripescaggio” per il 2026.
Flat tax sulle buste paga dei dipendenti, le ipotesi per il 2026
Pur evidenziando che la discussione sulla Legge di Bilancio 2026 è appena partita, il capitolo fiscale si prospetta ricco di possibili novità.
Alla riduzione della seconda aliquota IRPEF al 33 per cento e alla rottamazione quinquies si affianca ora l’ipotesi di dare il via al progetto dell’estensione della flat tax per i dipendenti.
In particolare, stando alle anticipazioni pubblicate da Repubblica, il Governo starebbe valutando di consentire ai lavoratori di applicare una tassazione fissa, più bassa rispetto alle ordinarie aliquote IRPEF, sulle quote di stipendio relative al lavoro straordinario, in giorni festivi e per le ore di lavoro notturno.
Ancora pochi i dettagli a disposizione. Si parla dell’ipotesi di fissare la percentuale della flat tax al 5 per cento, entro specifiche soglie di reddito, oppure prevedere un valore più elevato prendendo come esempio la tassazione al 15 per cento prevista ad oggi per medici e infermieri.
La flat tax per i dipendenti è uno dei principi della riforma fiscale
Per avere ulteriori dettagli sulle misure che troveranno spazio nella prossima Manovra bisognerà attendere. Il DdL di Bilancio 2026 dovrà essere presentato dal Governo entro il 20 ottobre, e poi partirà l’iter parlamentare che porterà al varo definitivo entro la fine dell’anno.
Vale quindi la pena sottolineare ancora una volta ad oggi la flat tax sugli straordinari e sui festivi resta un’ipotesi tutta da confermare. Nonostante ciò, è altrettanto importante ricordare che - come detto in apertura - non è una novità che si parli di ridurre la tassazione sulle somme aggiuntive erogate in busta paga ai lavoratori dipendenti.
È la legge delega in materia di riforma fiscale, da attuare entro il mese di agosto del prossimo anno, a prevedere l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF sulle retribuzioni erogate a titolo di straordinario, così come sulla tredicesima.
La flat tax per i dipendenti è quindi uno dei principi del disegno del “nuovo Fisco” messo nero su bianco dal Governo, in attesa della piena riforma della tassazione dei redditi da lavoro.
L’ipotesi di un intervento in tal senso in Legge di Bilancio 2026 non deve quindi stupire, anche se resta il nodo principale delle risorse da mettere in campo. Questo lo scoglio principale di tutte le novità in cantiere in materia fiscale, dal nuovo step della riforma IRPEF fino alla leva della detassazione per aumentare gli stipendi dei dipendenti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Buste paga 2026, torna in campo la flat tax per aumentare gli stipendi