Il disegno di Legge di Bilancio per il 2026 estende il credito d'imposta per investimenti nella ZES fino al 2028. Comunicazioni da inviare entro maggio
Il bonus ZES viene esteso fino al 2028.
Il DdL di Bilancio 2026 interviene anche sull’agevolazione dedicata alle imprese che investono nella ZES Unica Sud prorogando l’agevolazione per il prossimo triennio.
Per gli investimenti in beni strumentali nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno si prevede uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro.
Definiti anche i tempi per effettuare gli interventi e per l’invio all’Agenzia delle Entrate delle comunicazioni con il rendiconto.
Credito d’imposta ZES Unica: incentivati gli investimenti fino al 2028
Tra le misure di sostegno alle imprese previste dal disegno di Legge di Bilancio 2026 c’è anche la conferma del credito d’imposta ZES.
Si tratta dell’agevolazione introdotta dal decreto legge n. 124 del 2023, e in vigore negli ultimi due anni, che riconosce un credito d’imposta alle imprese che investono in beni strumentali nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la quale, ricordiamo, ricomprende le zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise (ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Tfue) e nelle zone assistite della regione Abruzzo (ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Tfue), come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Il disegno di Legge di Bilancio, attualmente all’esame del Senato, stanzia circa 4 miliardi di euro per confermare l’agevolazione fino alla fine de 2028. Nello specifico, la Manovra stanzia, in aggiunta ai 2,2 miliardi già previsti per il 2025:
- 2,3 miliardi di euro per il 2026;
- 1 miliardo per il 2027;
- 750 milioni per il 2028.
Si estende, dunque, anche il periodo utile per effettuare gli investimenti: a quelli effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025 si aggiungeranno anche quelli effettuati dalle imprese nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2028.
Credito d’imposta ZES Unica: comunicazioni fino al 30 maggio
Per l’accesso all’agevolazione si confermano le stesse modalità di richiesta e comunicazione dei dati già operative e previste attualmente.
Ai fini della fruizione del credito d’imposta nel 2026, le imprese dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio e quelle che prevedono di sostenere fino al 31 dicembre 2026. A meno di novità apportate nel corso dell’esame parlamentare, la finestra temporale per l’invio della comunicazione sarà aperta dal 31 marzo al 30 maggio 2026.
Le tempistiche sono le stesse anche per gli anni successivi.
Come di consueto, i dati relativi agli investimenti effettivamente completati dovranno essere dichiarati, a pena di decadenza dall’agevolazione, nella comunicazione integrativa, da inviare dal 3 gennaio al 17 gennaio di ogni anno. Per gli investimenti effettuati nel 2026 l’anno di riferimento per la comunicazione integrativa è il 2027.
La comunicazione integrativa, a pena del rigetto della comunicazione stessa, deve contenere anche l’indicazione dell’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e delle relative fatture elettroniche e degli estremi della certificazione prevista dal decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR del 17 maggio 2024. La comunicazione integrativa, si legge infine nel testo, deve indicare un ammontare di investimenti effettivamente realizzati non superiore a quello riportato nella comunicazione provvisoria.
I modelli di comunicazione da utilizzare e le relative modalità di trasmissione telematica saranno messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate tramite un apposito provvedimento da emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.
L’ammontare massimo fruibile da ciascun beneficiario è pari all’importo del credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa moltiplicato per la percentuale che verrà annunciata dall’Agenzia con apposito provvedimento di anno in anno.
Esteso fino al 2028 anche il credito d’imposta per investimenti nelle ZLS
Non solo ZES, il disegno di Legge di Bilancio 2026 estende al 2028 anche l’agevolazione che riconosce alle imprese un credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle ZLS, ovvero le Zone logistiche semplificate.
SI tratta in particolare delle le aree portuali delle regioni più sviluppate e in transizione che non sono non comprese nella ZES unica.
L’agevolazione, prevista dal decreto Coesione (n. 60/2024) e confermata per il 20205 dal decreto Milleproroghe e concede un credito d’imposta alle imprese che investono in beni strumentali da destinare alle unità produttive di tali zone.
La Manovra 2026 stanzia ulteriori 100 milioni di euro annui per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028.
La procedure per ottenere il credito è la stessa prevista per il bonus ZES. Anche in questo caso la comunicazione preventiva potrà essere inviata dal 31 marzo al 30 maggio di ogni anno, mentre quella integrativa dal 3 gennaio al 17 gennaio.
Anche in questo caso sarà l’Agenzia delle Entrate ad approvare i modelli di comunicazione e a fornire le indicazioni sull’invio e sull’importo effettuate spettante a ciascuna impresa.
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