Bonus assunzione disabili: nel decreto lavoro 2023 un contributo per chi impiega under 35

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Il nuovo decreto lavoro 2023 prevede anche un contributo per l'assunzione di lavoratori disabili con meno di 35 anni. L'incentivo è dedicato agli enti del terzo settore, alle organizzazioni di volontariato e no profit e alle associazioni di promozione sociale

Bonus assunzione disabili: nel decreto lavoro 2023 un contributo per chi impiega under 35

In arrivo un bonus per l’assunzione di persone disabili e con meno di 35 anni.

Per incentivare l’occupazione di lavoratori con disabilità, il nuovo decreto lavoro prevede l’istituzione del fondo per il riconoscimento di un contributo in favore degli enti del terzo settore, delle organizzazioni di volontariato e no profit e delle associazioni di promozione sociale che impiegano giovani lavoratori a tempo indeterminato ai sensi della legge n. 68/1999.

Le assunzioni devono essere effettuate nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre del 2023.

Per l’importo del contributo spettante, le modalità di domanda e di erogazione sarà necessario attendere un apposito decreto che sarà adottato entro il 1° marzo 2024.

Bonus assunzione disabili: nel decreto lavoro 2023 un contributo per chi impiega under 35

Tra le novità del decreto lavoro, n. 48/2023, in vigore dallo scorso 5 maggio, c’è anche un contributo riconosciuto per l’assunzione di persone disabili con meno di 35 anni.

Il nuovo incentivo all’occupazione si aggiunge a quelli previsti per l’assunzione di giovani NEET e dei percettori dell’assegno di inclusione, la prestazione che dal prossimo anno sostituirà il reddito di cittadinanza.

Come si legge all’articolo 28 del decreto, viene istituito un apposito fondo per il riconoscimento di un contributo in favore di chi impiega giovani lavoratori disabili a tempo indeterminato, ai sensi della legge n. 68 del 1999.

L’agevolazione, però, è dedicata esclusivamente alle assunzioni effettuate nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre del 2023 da:

  • enti del Terzo settore (articolo 4 del dl n. 117/2017);
  • organizzazioni di volontariato (ODV);
  • associazioni di promozione sociale (APS);
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte nella relativa anagrafe (dl n. 460/1997).

Le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale devono essere coinvolte nel processo di trasmigrazione al RUNTS, il registro unico nazionale del Terzo settore.

Lo scopo è quello di valorizzare e incentivare le competenze professionali dei giovani con disabilità e il loro diretto coinvolgimento nelle diverse attività statutarie produttive e nelle iniziative imprenditoriali.

Per tutti i dettagli e le istruzioni, come il valore del contributo, le modalità di domanda per l’accesso al beneficio e i criteri per l’erogazione si dovrà attendere ancora del tempo. Le indicazioni, infatti, saranno contenute in un apposito decreto che dovrà essere adottato entro il 1° marzo 2024.

DDL semplificazioni: le novità in arrivo per le persone con disabilità

Ulteriori novità per le persone con disabilità, non solo lavoratori under 35, sono in arrivo con il nuovo disegno di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi.

Il DDL approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri, infatti, prevede provvedimenti in materia di sanità, disabilità e turismo per migliorare e semplificare la burocrazia, riducendo le spese e gli adempimenti a carico di cittadini e imprese.

Entro il 31 agosto 2024, dunque, il Governo adotterà uno o più provvedimenti per migliorare l’efficienza delle amministrazioni.

Per quanto riguarda i cittadini e le cittadine con disabilità si prevede un processo di semplificazione e velocizzazione delle procedure di accesso a prestazioni, programmi e servizi socio-assistenziali, di istruzione e di inclusione.

Inoltre, saranno ridotti gli accertamenti sanitari per le patologie e le disabilità permanenti, così come le spese amministrative a carico dei cittadini affetti da patologie croniche e invalidanti.

Semplificazioni in arrivo anche per quanto riguarda la presentazione della documentazione necessaria per ricevere le prestazioni a cui si ha diritto. Le persone con disabilità, infatti, non dovranno inviare nuovamente i documenti già presenti nelle piattaforme o nel fascicolo sanitario elettronico.

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