Superbonus 2024: superata la scadenza del 31 dicembre passa al 70 per cento

Tommaso Gavi - Irpef

Quali novità per il superbonus 2024? Dal 1° gennaio si conclude l'agevolazione per villette e unifamiliari e si riduce al 70 per cento per i condomini. In alcuni casi si potrà continuare a beneficiare della maxi detrazione

Superbonus 2024: superata la scadenza del 31 dicembre passa al 70 per cento

Come cambierà il superbonus nel 2024? Si avvicina la scadenza del 31 dicembre che riguarda sia le villette e le unifamiliari che i condomini.

Dal 1° gennaio prossimo l’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio viene ulteriormente ridotta al 70 per cento e solo per i condomini.

Termina invece per i contribuenti che stanno svolgendo gli interventi su villette e unità abitative unifamiliari: i soggetti dovranno sostenere le spese entro fine anno e concludere gli interventi se intendono scegliere la cessione del credito e hanno i requisiti per poterlo fare.

L’agevolazione prosegue con aliquota massima solo per poche eccezioni.

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Superbonus 2024: superata la scadenza del 31 dicembre passa al 70 per cento

Chi potrà continuare a beneficiare del superbonus nel 2024 e a quali condizioni?

Saranno molte le modifiche previste per il prossimo anno all’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio. Alcune sono già stabilite, altre arriveranno al termine dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2024.

La scadenza del 31 dicembre 2023 coinvolgerà diversi contribuenti. Tra questi coloro i quali stanno svolgendo interventi in villette e unifamiliari, come previsto anche dal decreto Omnibus.

Dovranno provvedere ai pagamenti e concludere i lavori, nel caso di scelta della cessione del credito:

  • i contribuenti che hanno realizzato il 30 per cento degli interventi al 30 settembre 2022;
  • i contribuenti che hanno iniziato i lavori nel 2023, nel rispetto dei requisiti previsti dal decreto Aiuti quater:
    • immobile adibito ad abitazione principale;
    • reddito non superiore a 15.000 euro, applicando le regole sul quoziente familiare.

Diverso è il caso dei lavori nei condomini. La scadenza di fine anno coinvolgerà tutti i contribuenti:

  • sia quelli che rispettano i requisiti per applicare l’agevolazione al 110 per cento fino a fine anno;
  • sia quelli che possono applicare il superbonus al 90 per cento.

Per entrambe le categorie di soggetti l’agevolazione verrà ridotta al 70 per cento a partire dal 1° gennaio 2024.

Anche in questo caso, quindi, per non perdere la maxi detrazione si dovrà provvedere al pagamento delle spese e alla realizzazione degli interventi entro il termine stabilito a fine anno.

Oltre alle novità già stabilite ci sono quelle in arrivo dal disegno di Legge di Bilancio 2024, il cui testo è stato presentato al Senato.

Nello specifico viene prevista una tassazione al 26 per cento delle plusvalenze sulle vendite di immobili entro 10 anni dal termine della conclusione di lavori di superbonus. Per l’ufficialità si dovrà attendere la conclusione del percorso parlamentare.

Superbonus 2024: chi potrà continuare con la maxi agevolazione?

Come già anticipato, per la maggior parte dei contribuenti il superbonus si concluderà con la fine dell’anno o verrà ridotto all’aliquota del 70 per cento.

Ci sono tuttavia alcune eccezioni che permettono di beneficiare dell’agevolazione in forma massima anche oltre il 1° gennaio 2024.

Il primo caso è quello degli interventi di riparazione o ricostruzione a seguito degli eventi sismici, ovvero rientranti nel sismabonus. Per tali interventi è possibile accedere al superbonus 110 per cento fino al 31 dicembre 2025.

I requisiti da rispettare e gli interventi che potranno ancora beneficiare della maxi agevolazione sono stati riepilogati dall’Agenzia delle Entrate nella guida aggiornata al mese di ottobre 2023.

Sulla base di quanto stabilito al comma 1, lettera c), dell’articolo 9 del Decreto Aiuti-quater potranno inoltre continuare a beneficiare dell’agevolazione in forma piena fino alla fine del 2025 anche gli enti del Terzo settore.

La maxi agevolazione spetta ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso.

Al netto di tali eccezioni, il testo del disegno di Legge di Bilancio 2024 non prevede proroghe delle agevolazioni. In assenza di novità dall’iter parlamentare si continueranno ad applicare le regole già al momento in vigore in merito ad aliquote e scadenze.

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