Spesometro e dichiarazione IVA: lettere di compliance in arrivo

Anna Maria D’Andrea - Comunicazioni IVA e spesometro

Spesometro e dichiarazione IVA: in arrivo le lettere di compliance dell'Agenzia delle Entrate dall'incrocio dei dati relativi alle comunicazioni inviate nel 2017 e nel 2018.

Spesometro e dichiarazione IVA: lettere di compliance in arrivo

Incrocio di dati tra spesometro e dichiarazioni IVA: a settembre 2018 sarà avviata la nuova fase di “caccia all’evaso” dell’Agenzia delle Entrate.

Sono in partenza le nuove lettere di compliance del Fisco per la promozione dell’adempimento spontaneo.

In caso di incongruenza tra i dati trasmessi con lo spesometro rispetto a quanto indicato nella dichiarazione IVA relativa all’anno d’imposta 2016 e 2017 l’Agenzia delle Entrate inviterà i contribuenti alla regolarizzazione per evitare “la successiva e più invasiva attività di controllo”.

A render noto in chiaro quelli che saranno i prossimi obiettivi dell’Agenzia delle Entrate è l’ex Direttore Ernesto Maria Ruffini, nella relazione con la quale lascia il posto prima al vicedirettore vicario Aldo Polito e, al termine della procedura di nomina, al Generale della Guardia di Finanza Antonino Maggiore.

L’invio delle lettere di compliance non riguarderà soltanto i titolari di partita IVA ma anche i lavoratori dipendenti che, benché titolari di più CU relative al 2017, hanno omesso l’invio della dichiarazione dei redditi 2018.

Spesometro e dichiarazione IVA: lettere di compliance in arrivo

Nella Relazione sull’attività svolta fino al 4 settembre 2108, il Direttore uscente dell’Agenzia delle entrate e del ramo Riscossione traccia il quadro di quelli che saranno gli importanti appuntamenti dei prossimi mesi sia per i titolari di partita IVA che per i lavoratori dipendenti.

Proseguirà l’attività per la promozione dell’adempimento spontaneo anche nel 2018 e la prima ondata di lettere di compliance per l’invito alla regolarizzazione partirà da settembre, mese a partire dal quale saranno inviate le comunicazioni relative alle anomalie riscontrate sulla dichiarazione IVA presentata sulla base dei dati dello spesometro (per l’anno di imposta 2016) e dei dati delle fatture comunicati ai sensi del d.l. n. 193 del 2016 (per l’anno d’imposta 2017).

Per imprese e lavoratori autonomi si tratta della seconda importante ondata di lettere di compliance del 2018: già lo scorso giugno sono state inviate comunicazioni di alert per i contribuenti che non risultavano aver presentato la dichiarazione IVA relativa all’anno 2017.

Gli inviti all’adempimento spontaneo, in quel caso, ricordavano la possibilità di regolarizzazione entro il 30 luglio pagando le sanzioni in misura ridotta.

Compliance che, inoltre, non riguarderà soltanto le partite IVA: da novembre partiranno le lettere anche per i lavoratori dipendenti che non hanno presentato il 730.

Relazione del Direttore dell’Agenzia delle entrate (13 giugno 2017 - 4 settembre 2018) e Presidente dell’Agenzia delle entrate-Riscossione (17 giugno 2015 - 4 settembre 2018)
Scarica la relazione dell’ex Direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini sulle «Iniziative realizzate, risultati conseguiti e spunti per il futuro»

Dichiarazione dei redditi non presentata? Lettere di compliance in arrivo

Compliance anche per i contribuenti che, benché titolari di più Certificazioni Uniche, risultano non aver presentato la dichiarazione dei redditi nel 2018 relativa all’anno d’imposta 2017.

Per facilitare l’adempimento spontaneo successivo all’invio delle lettere di compliance, l’Agenzia delle Entrate ha potenziato l’attività di assistenza presso gli uffici territoriali nonché quella telefonica e online.

Sul Cassetto Fiscale del contribuente saranno contenute tutte le informazioni sulla lettera ricevuta e sarà inoltre presente il modello di dichiarazione dei redditi integrativa precompilata o un prospetto di ausilio per la compilazione e per pagare le sanzioni in misura ridotta con ravvedimento operoso.

Resta ferma la possibilità per i contribuenti di giustificare l’anomalia riscontrata in caso di errori nelle comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate.

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