Spese pagate con carte: per il diritto alla detrazione si considera la data del pagamento

Tommaso Gavi - Imposte

Le spese pagate con carte di credito, sostenute nel 2022, devono essere inserite nel modello 730/2023 anche se l'addebito è stato effettuato nel corso dell'anno di imposta successivo. Si deve fare riferimento al momento di utilizzo della carta, ovvero alla data del pagamento

Spese pagate con carte: per il diritto alla detrazione si considera la data del pagamento

La scadenza per l’invio del modello 730/2023 si avvicina. La dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 2 ottobre 2023.

La mini proroga è legata al fatto che il 30 settembre cade di sabato e il termine è rinviato al primo giorno lavorativo successivo.

Quali sono le spese pagate con carte di credito che possono essere inseriti nel modello 730/2023? In linea generale possono permettere l’accesso a detrazioni le spese sostenute nell’anno di imposta 2022, ovvero tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dello scorso anno.

La data che si deve prendere a riferimento è quella in cui è stata utilizzata la carta ed effettuato il pagamento. Si ha diritto alla detrazione anche se l’addebito sul conto corrente slitta al periodo di imposta successivo.

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Spese pagate con carte: per il diritto alla detrazione si considera la data del pagamento

La stagione dichiarativa arriva nella sua parte finale. Ancora un mese di tempo per i contribuenti che intendono inviare la dichiarazione dei redditi con modello 730/2023.

La scadenza che lavoratori dipendenti e pensionati devono tenere a mente è fissata al 2 ottobre 2023. Il canonico termine del 30 settembre slitta infatti di due giorni, dal momento che cade di sabato e viene rinviato al lunedì successivo.

A poco più di un mese di tempo per l’invio del dichiarativo nei termini, è opportuno chiarire i dubbi relativi alle detrazioni e alle spese agevolabili.

Uno potrebbe riguardare le spese pagate con carta e le condizioni per l’accesso alla detrazione.

Cosa succede se una detrazione è stata pagata con carta il 27 settembre 2022, per corrispondere l’importo di una fattura emessa lo stesso giorno, ma l’addebito contabile avviene il 2 gennaio?

Il quesito è stato posto dal contribuente alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Le spese detraibili che possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi 2023 sono quelle sostenute nel periodo di imposta 2022, ovvero tra la data del 1° gennaio e quella del 31 dicembre dello scorso anno.

Si applica, infatti, il principio di cassa in base al quale gli oneri e le spese che danno accesso a una detrazione d’imposta o una deduzione dal reddito complessivo vanno indicati nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti.

Si deve fare riferimento al momento in cui si utilizza la carta, ovvero la data del pagamento, e non quella dell’addebito sul conto corrente del titolare della carta stessa.

Anche non caso in cui l’addebito slitta al periodo d’imposta successivo, il contribuente ha diritto alla detrazione per il periodo d’imposta in cui è stata utilizzata la carta.

Spese pagate con carte: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

A fornire chiarimenti sul tema era già stata la stessa Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 77 del 2007.

Il documento di prassi prendeva in esame il caso di un professionista che aveva versato i propri contributi previdenziali con carta di credito.

In linea generale il momento in cui il patrimonio del titolare della carta si riduce è quello dell’addebito del saldo mensile e quindi a partire da tale data si dovrebbe considerare il diritto alla detrazione.

Tuttavia bisogna soffermarsi sulle regole del codice civile, in particolare la disciplina della delegazione passiva di pagamento allo scoperto, disciplinata dagli articoli 1269 e seguenti.

Con l’istituto, il delegate “ordina al delegato di assumere ed estinguere il debito nei confronti del delegatario.”

In altre parole se il delegato esegue il pagamento la prestazione si considera effettuata dal delegante.

Il momento più rilevante è quindi quello in cui viene utilizzata la carta di credito, momento in cui il titolare ordina il pagamento alla banca, ottenendo il rilascio della ricevuta di avvenuto pagamento.

È proprio da questo momento che i contributi si considerano versati dal professionista, ovvero da quello in cui si manifesta la volontà di sostenere la spesa.

L’addebito sul conto, invece, è relativo a un rapporto che interessa esclusivamente il delegante e il delegato, ed è quindi irrilevante ai fini fiscali.

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