Società benefit, pronto il codice tributo per la compensazione con F24

Tommaso Gavi - Imposte

Società benefit, disponibile il codice tributo per la compensazione del credito del 50 per cento per le spese relative a costituzione o trasformazione di imprese che perseguano finalità a beneficio comune. La risoluzione numero 42 del 27 luglio 2022 dell'Agenzia delle Entrate fornisce la sequenza di cifre e le istruzioni per la compilazione del modello F24.

Società benefit, pronto il codice tributo per la compensazione con F24

Società benefit, pronto il codice tributo per la compensazione del credito d’imposta introdotto al Decreto Rilancio.

Ad istituirlo è la risoluzione numero 42 del 27 luglio 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

La sequenza di cifre è necessaria per recuperare il credito d’imposta del 50 per cento per le spese relative alla costituzione o alla trasformazione delle imprese che perseguano finalità a beneficio comune, oltre a quelle legate al profitto.

Nel documento vengono fornite anche le istruzioni per la compilazione del modello F24.

Sull’agevolazione una novità è stata introdotta dalla legge di conversione del Decreto Aiuti, che ha eliminato la scadenza del 31 dicembre 2021 per la compensazione.

Società benefit, pronto il codice tributo per la compensazione con F24

L’Agenzia delle Entrate ha fornito il codice tributo per la compensazione del credito d’imposta relativo alle società benefit.

Ad istituire la sequenza di cifre è la risoluzione numero 42 del 27 luglio 2022.

Il codice tributo deve essere utilizzato dalle aziende che hanno sostenuto spese per la costituzione o la trasformazione delle imprese che perseguano finalità a beneficio comune, oltre a quelle legate al profitto.

L’agevolazione, introdotta dall’articolo 38-ter del Decreto Rilancio, consiste in un credito d’imposta che copre il 50 per cento delle spese affrontate tra l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto e il 31 dicembre 2021.

La fruizione dell’agevolazione avviene tramite compensazione con modello F24.

Sui tempi per la fruizione è intervenuto il nuovo articolo 52 bis della legge di conversione del Decreto Aiuti.

Tale legge proroga la possibilità di fruizione in compensazione del credito d’imposta, introdotto inizialmente dal Decreto Rilancio per le spese relative al 2020: viene eliminato il vincolo temporale del 31 dicembre 2022.

Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 42 del 27 luglio 2022
Istituzione del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta per sostenere il rafforzamento del sistema delle società benefit, di cui all’articolo 38-ter, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.

Società benefit, le istruzioni per la compilazione del modello F24 per la compensazione

Per recuperare in compensazione il credito d’imposta del 50 per cento per le spese relative alla costituzione o alla trasformazione delle imprese che perseguano finalità a beneficio comune, oltre a quelle legate al profitto, i soggetti dovranno fare riferimento al codice tributo riportato nella tabella riassuntiva.

Codice tributo Descrizione
6976 Credito d’imposta per il rafforzamento del sistema delle società benefit - art. 38-ter, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34

Le sequenze di cifre dovranno essere inserite all’intero del modello F24, che deve essere compilato seguendo le apposite istruzioni.

I codici tributo devono essere indicati nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”.

Nei casi in cui i soggetti interessati debbano procedere al riversamento del credito, le cifre dovranno essere inserite nella colonna “importi a debito versati”.

Nel campo “anno di riferimento” deve essere indicato l’anno di riconoscimento del credito d’imposta, nel formato “AAAA”.

In base a quanto stabilito dall’articolo 10, comma 2 del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 12 novembre 2021, l’Agenzia delle entrate in fase di elaborazione dei modelli F24 presentati dai contribuenti verifica che i contribuenti stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal Ministero dello sviluppo economico.

L’Amministrazione finanziaria controlla inoltre che l’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato nell’elenco in questione, pena lo scarto del modello F24.

Vengono tenute in considerazione anche le eventuali variazioni e revoche trasmesse successivamente dallo stesso Ministero.

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