Società benefit, decreto attuativo del MISE in Gazzetta Ufficiale: a disposizione 10 milioni di euro

Tommaso Gavi - Imposte

Società benefit, dopo la firma del decreto attuativo per la costituzione o trasformazione delle imprese il testo arriva in Gazzetta Ufficiale: a disposizione 10 milioni di euro. Il tetto massimo dell'agevolazione per ciascun beneficiario è di 10 mila euro.

Società benefit, decreto attuativo del MISE in Gazzetta Ufficiale: a disposizione 10 milioni di euro

Società benefit, il Ministro Giancarlo Giorgetti aveva firmato il decreto attuativo per la costituzione o trasformazione delle imprese già lo scorso 12 novembre 2021.

A renderlo noto, però, era stata la notizia del 18 novembre dello scorso anno.

Il testo, che rende concreta l’agevolazione prevista dal decreto Rilancio, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 gennaio 2022.

Nel complesso le risorse a disposizione ammontano a 10 milioni di euro e l’agevolazione massima concedibile a ciascuna impresa è di 10 mila euro.

Società benefit, il decreto attuativo del MISE è in Gazzetta Ufficiale: a disposizione 10 milioni di euro

Un piccolo passo in avanti per la costituzione o trasformazione delle imprese in società benefit.

Il Ministero dello Sviluppo economico aveva già fatto sapere, nella notizia del 18 novembre 2021, che era stato firmato il decreto attuativo relativo al credito d’imposta del 50 per cento dei costi per le aziende.

Il testo del decreto del 12 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 gennaio 2022.

Nel complesso, le risorse ammontano a 10 milioni di euro così ripartiti:

  • 7 milioni per il credito d’imposta;
  • 3 milioni per l’attività di promozione.

Il tetto massimo dell’agevolazione che può essere concessa a ciascun beneficiario è stabilito nell’importo di 10 mila euro.

Nell’agevolazione sono compresi, tra gli altri, i costi relativi a:

  • spese notarili;
  • iscrizione al registro delle imprese;
  • assistenza professionale;
  • consulenza.

Il decreto è in vigore a partire dal promo giorno successivo alla pubblicazione in GU, quindi dallo scorso 15 gennaio.

Gazzetta Ufficiale - Decreto MISE del 12 novembre 2021, pubblicato il GU il 14 gennaio 2022
Disposizioni attuative degli interventi per la promozione del sistema delle società benefit.

Società benefit, le dichiarazioni del Ministro Giorgetti

Con la firma del decreto attuativo e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si aggiunge un ulteriore tassello al percorso dell’agevolazione per la costituzione o trasformazione di imprese in società benefit.

L’agevolazione era prevista dal decreto Rilancio convertito ma la società benefit era stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2016.

Si tratta di quelle società che, secondo quanto stabilito dal comma 372 dell’articolo 1 della legge numero 208 del 28 dicembre 2015:

“nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.”

Il credito d’imposta del 50 per cento stabilito dal decreto Rilancio era stato previsto per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020.

Successivamente l’articolo 12, comma 1-bis, D.L. 183/2020 aveva prorogato l’agevolazione al 30 giugno 2021.

Un’ulteriore proroga è stata prevista dal decreto Sostegni bis che, con l’articolo 19-bis, ha allungato ulteriormente il termine al 31 dicembre 2021.

Con l’arrivo del decreto attuativo e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale c’è stato un vero e proprio passo avanti per operatività della misura: il decreto è infatti in vigore dallo scorso 15 gennaio 2022.

A riguardo il Ministro Giorgetti aveva già commentato quanto segue:

“Come dimostra la tradizione dell’imprenditoria italiana, la competitività e la realizzazione di prodotti di qualità nasce da un processo che porta a riscoprire e valorizzare la propria identità legata al territorio”

Sulle società in questione il Ministro aveva inoltre aggiunto:

“le società benefit rappresentano quel modello d’impresa che dobbiamo promuovere e sostenere proprio perché integra la ricerca del profitto con una strategia attenta agli aspetti sociali, come il bene comune, l’ambiente e la comunità locale”.

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