Smart working, salta la proroga al 30 giugno 2022 per i lavoratori fragili

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Smart working per i lavoratori fragili fino al 31 marzo 2022. Salta la proroga al 30 giugno, prevista nella bozza del DL Covid ma sparita dal testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 marzo 2022.

Smart working, salta la proroga al 30 giugno 2022 per i lavoratori fragili

Nessuna proroga dello smart working per i lavoratori fragili.

Nel testo definitivo del decreto Covid n. 22, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2022, viene meno il prolungamento di due mesi del periodo di lavoro agile riconosciuto ai lavoratori fragili, che avranno quindi diritto a svolgere la prestazione lavorativa in smart working solo fino al 31 marzo 2022.

Il decreto Covid, approvato dal Governo il 17 marzo, prevede invece la proroga fino al 30 giugno dello smart working semplificato, rinviando l’obbligo di accordo individuale al 1° luglio 2022.

Smart working, salta la proroga per i lavoratori fragili fino al 30 giugno 2022

La proroga del diritto allo smart working per i lavoratori fragili era prevista dal comma 2, articolo 10 della bozza del DL Covid circolata dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta il 17 marzo 2022.

Il testo definitivo del decreto legge n. 22, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2022, non conferma la misura, e lascia impressa in calendario la scadenza del 31 marzo per i lavoratori con patologie gravi.

Non c’è quindi per il momento una proroga del diritto allo smart working secondo le disposizioni previste dal comma 2-bis dell’articolo 26 del decreto Cura Italia, che a partire dal 16 ottobre 2020 ha consentito ai lavoratori fragili di eseguire la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione o mediante lo svolgimento di attività di formazione da remoto.

I lavoratori fragili dovranno quindi rientrare in presenza dal 1° aprile 2022, salvo ovviamente diversi accordi con il datore di lavoro per la prosecuzione dell’esperienza del lavoro agile.

Si evidenzia inoltre che alla mancata proroga dello smart working si affianca il venir meno anche dell’equiparazione a ricovero ospedaliero del periodo di assenza dal lavoro, agevolazione introdotta durante i mesi di emergenza per tutelare le persone con fragilità impossibilitate a svolgere la prestazione in modalità agile.

È stata invece prorogata al 30 giugno la sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori maggiormente a rischio in caso di contagio da Covid-19.

Smart working, proroga regime semplificato al 30 giugno 2022: slittano a luglio gli accordi individuali

Il testo del decreto Covid conferma invece la proroga al 30 giugno 2022 dello smart working semplificato, e la rivoluzione prevista dal 1° aprile slitta al 1° luglio.

Per altri due mesi i datori di lavoro potranno inviare le comunicazioni di attivazione dello smart working in modalità semplificata.

Non sarà necessario allegare l’accordo con il lavoratore, e la procedura predisposta dal Ministero del Lavoro consente di trasmettere l’elenco dei lavoratori in modalità agile in modalità massiva.

Prorogata è anche la disposizione prevista dal comma 4, articolo 90 del decreto legge n. 34/2020, che consente alle aziende di assolvere agli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione messa a disposizione dall’INAIL.

Le procedure specifiche previste dal decreto legislativo n. 81/2017, coordinate al nuovo Protocollo sul lavoro agile sottoscritto il 7 dicembre scorso, si applicheranno quindi solo dal 1° luglio 2022, salvo diverse disposizioni e nuovi interventi per semplificare lo smart working.

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