Sistemi di accumulo, il credito d’imposta è appena del 9,15 per cento

Tommaso Gavi - Irpef

Il credito d'imposta per le spese sostenute nel 2022 per i sistemi di accumulo supera di poco il 9 per cento. A stabilirlo è l'Agenzia delle Entrate, dopo la chiusura delle domande. L'importo potrà essere inserito nella dichiarazione dei redditi 2023

Sistemi di accumulo, il credito d'imposta è appena del 9,15 per cento

Con il provvedimento pubblicato oggi, 6 aprile 2023, l’Agenzia delle Entrate stabilisce la percentuale del credito d’imposta per le spese sostenute per l’istallazione di sistemi di accumulo integrati a impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili.

Nonostante l’agevolazione avrebbe potuto coprire interamente le spese sostenute, come stabilito nella Legge di Bilancio 2022, verrà riconosciuto un credito d’imposta di circa il 9,15 per cento.

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato con la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riferimento. Dal momento che l’agevolazione si riferisce alle spese sostenute nel 2022, l’importo potrà essere recuperato nella dichiarazione dei redditi 2023.

Sistemi di accumulo, il credito d’imposta è appena del 9,15 per cento

L’Agenzia delle Entrate approva la misura del credito d’imposta che sarà riconosciuto per l’istallazione di sistemi di accumulo integrati a impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili.

L’agevolazione spetterà a chi ha fatto domanda, tra il 1° e il 31 marzo 2023, per il 9,1514 per cento delle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, come stabilito dal provvedimento di ieri, pubblicato oggi 6 aprile 2023.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 5 aprile 2023
Determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, di cui all’articolo 1, comma 812, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

La percentuale è molto inferiore rispetto che poteva essere potenzialmente riconosciuta.

L’agevolazione introdotta dall’articolo 1, comma 812, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ovvero la Legge di Bilancio 2022, avrebbe potuto coprire il 100 per cento delle spese sostenute.

Per fare domanda per l’ottenimento del rimborso i soggetti hanno dovuto seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, fornite con il provvedimento dell’11 ottobre scorso.

La misura delle agevolazioni è stata stabilita entro i 10 giorni successivi alla chiusura delle domande, ex post.

I fondi a disposizione per finanziare la misura sono stati pari a 3 milioni di euro.

Le spese sostenute complessivamente sono state di 32.781.559 euro. La ripartizione porta quindi a determinare un credito d’imposta che supera di poco il 9 per cento.

Sistemi di accumulo, le agevolazioni per il 2023

L’agevolazione prevista per il 2022 non è stata rinnovata per il 2023, né sono stati previsti rifinanziamenti della misura.

I contribuenti che intendessero sostenere spese per l’installazione di sistemi di accumulo, quest’anno, potranno beneficiare esclusivamente delle altre agevolazioni previste.

In altre parole, sono previsti aiuti da parte dello Stato esclusivamente se tali operazioni rispettano le condizioni previste per altre misure già vigenti.

La più importante è il superbonus, che per il 2023 permette il riconoscimento di una detrazione del 90 per cento. Per gli interventi iniziati dopo il 16 febbraio scorso non è più prevista la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura per effetto del DL 11/2023, la cui legge di conversione è stata approvata in via definitiva ieri dal Senato.

L’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo rientra tra gli interventi trainati, può essere agevolata solo in presenza di interventi trainanti:

  • interventi di isolamento termico degli involucri edilizi;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari;
  • interventi antisismici, ovvero il sismabonus.

In alternativa, i contribuenti possono beneficiare dell’ecobonus al 50 per cento per l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico, con un sistema di accumulo dell’energia.

In questo caso la metà delle spese sostenute verrà recuperata in detrazione in 10 anni, con rate annuali dello stesso importo.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network