Si va verso l'addio allo scontrino: dal 2026 registratori e POS dovranno essere collegati. E la Camera ha approvato una risoluzione per ridurre l'uso dei documenti cartacei

Lo scontrino di carta è destinato a scomparire. Del suo futuro si è parlato alla Camera in queste ultime settimane. E, con la risoluzione approvata in Commissione Finanze il 17 giugno, la transizione digitale delle certificazioni fiscali va verso un’accelerazione.
Con le ultime novità introdotte dalla Manovra, dal 2026 gli strumenti utilizzati per memorizzare e trasmettere i corrispettivi e i POS saranno collegati. E il documento commerciale fisico si avvia verso la pensione: per tutte le spese sostenute tramite pagamenti tracciabili l’obiettivo è passare al digitale, la carta resta solo per i contanti.
Continua la rivoluzione avviata nel 2019: l’introduzione dello scontrino elettronico, infatti, non è stato un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova era per le modalità di certificazione delle spese sostenute.
Niente scontrino per i pagamenti con POS: novità in cantiere
E le innovazioni toccano sia chi vende che chi acquista. Pronto a entrare in vigore dal 1° gennaio 2026 è il collegamento tra registratori telematici e POS. Al centro dell’attenzione sono le regole che, anche alla luce di questa novità, in futuro dovranno seguire gli esercenti nei rapporti con la clientela.
La risoluzione numero 7-00286 presentata lo scorso marzo e approvata il 17 giugno 2025 in Commissione Finanze, alla Camera, impegna il Governo a prevedere un doppio binario in relazione alle modalità di pagamento.
L’obiettivo è quello di limitare lo scontrino cartaceo solo ai pagamenti in contanti e di lasciare una doppia possibilità per chi paga con mezzi tracciabili: formato elettronico, come ad esempio un messaggio sul display del registratore telematico, o stampa su richiesta.
La proposta arriva guardando all’estero, a Paesi che già adottano soluzioni tutte digitali, ma anche alle grandi catene che anche in Italia hanno già intrapreso questa strada.
Scontrino di carta per i contanti, digitale per i pagamenti con POS: novità in cantiere
In futuro, quindi, l’ultimo gesto prima di uscire dal negozio non sarà più quello di prendere lo scontrino cartaceo, soprattutto per chi paga con mezzi tracciabili.
Nel percorso delineato in Commissione Finanze, poi, bisognerà prevedere una evoluzione anche per i registratori e i software utilizzati per gli scontrini.
Da mettere in cantiere per il 2027 “l’obbligo che tutti gli strumenti tecnologici per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate siano predisposti per la generazione e trasmissione all’acquirente del documento commerciale anche in formato digitale, al fine di limitare l’emissione del documento commerciale su supporto cartaceo”.
L’evoluzione dello scontrino, nei mezzi e nelle procedure, per ora resta nel campo delle ipotesi. Tutte le novità indicate in Parlamento dovranno essere concretizzate dal punto di vista normativo. Ma l’iter di pensionamento dello scontrino così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora è già cominciato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Niente scontrino per i pagamenti con POS: novità in cantiere