Scontrino elettronico, nessun esonero nelle zone senza internet. Più tempo per l’invio

Obbligo di scontrino elettronico anche nelle zone con scarsa rete Internet, ma con l'estensione del termine di invio dei corrispettivi giornalieri. La novità in un emendamento al DL Crescita approvato in Commissione Finanze della Camera.

Scontrino elettronico, nessun esonero nelle zone senza internet. Più tempo per l'invio

Nessun esonero dallo scontrino elettronico obbligatorio per i commercianti che operano in zone con scarsa copertura Internet ma, in parallelo, sarà esteso il termine per l’invio dei corrispettivi telematici.

È questa l’ultima novità sullo scontrino elettronico che debutterà già a partire dal 1° luglio 2019 e per il quale è ormai da escludersi ogni ipotesi di proroga.

Con un emendamento al Decreto Crescita è stato infatti sostituita la norma che prevedeva l’emanazione da parte del MEF di un decreto con esoneri territoriali, ultimo pezzo del puzzle atteso per dare ufficialmente il via ai corrispettivi telematici.

L’emendamento presentato dai Relatori ed approvato in Commissione Finanze della Camera prevede tuttavia due ulteriori novità: l’estensione del termine di invio dei dati dello scontrino elettronico e, in parallelo, un periodo di sei mesi di moratoria sulle sanzioni.

Novità anche sulla lotteria degli scontrini, con più possibilità di vincita per chi pagherà con carta o bancomat.

Scontrino elettronico, nessun esonero per le zone senza internet. Più tempo per l’invio

È con una modifica all’articolo 2 del decreto legislativo n. 127 del 5 agosto 2015 che spira la possibilità di esonero dallo scontrino elettronico per i residenti in zone con scarsa o assente copertura Internet.

Restano quindi esonerati esclusivamente i soggetti indicati dal già pubblicato decreto del MEF, individuati sulla base dell’attività svolta.

Il comma 6-ter, che prevedeva la possibilità di continuare a rilasciare scontrino fiscale o ricevuta fiscale cartacea in specifiche zone da individuare con decreto del MEF, sarà sostituito dalla possibilità di trasmissione telematica dei corrispettivi entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione.

L’emendamento è stato presentato dai Relatori del Decreto Crescita e, salvo passi indietro da parte del Governo, sarà questa l’unica novità plausibile in merito all’obbligo di scontrino elettronico che partirà già dal 1° luglio 2019.

La memorizzazione dei dati dei corrispettivi dovrà essere effettuata a cadenza giornaliera, così come restano inalterate le scadenze per l’effettuazione delle liquidazioni periodiche IVA.

Accanto al maggior termine di invio, l’emendamento introduce la tanto attesa moratoria sulle sanzioni relative alla trasmissione tardiva dei dati dello scontrino elettronico.

Nel primo semestre di avvio dell’obbligo, cioè dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro e dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri soggetti, non si applicheranno sanzioni in caso di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione dell’IVA.

Scontrino elettronico, la lotteria in partenza dal 2020 premia chi paga con carte o bancomat

Non cambia la linea scelta per contrastare l’evasione fiscale in ambito IVA ma, al contrario, il Governo punta a dare maggior appeal ai pagamenti con mezzi tracciabili.

L’addio al contante e la possibilità di controllare i pagamenti effettuati da ciascun contribuente passa anche dalla nuova lotteria degli scontrini che debutterà dal 1° gennaio 2020.

Avranno maggiori chance di vincita i contribuenti che sceglieranno di pagare in contanti. Sempre con l’emendamento A.C. 1807 dei Relatori al Decreto Crescita viene innalzata dal 20 per cento al 100 per cento la probabilità di vincita dei premi legati alla lotteria degli scontrini per chi pagherà tramite bancomat o carta rispetto alle transazioni effettuate mediante denaro contante.

Per partecipare all’estrazione (con premi ancora non definiti) sarà necessario che il contribuente, al momento dell’acquisto, comunichi il proprio codice fiscale all’esercente e che quest’ultimo trasmetta all’Agenzia delle Entrate i dati di ogni singola cessione o prestazione.

Sarà interessante vedere come si concilierà l’obbligo di scontrino elettronico e la connessa lotteria con l’obbligo per negozianti e professionisti di dotarsi di POS. Ancora oggi sono molti gli esercizi commerciali che non consentono al cliente di pagare mediante carte o bancomat, in quanto il POS è sì obbligatorio, ma il non possesso non prevede ad oggi l’applicazione di alcuna sanzione.

Un mix di norme, spesso attuate per metà, che rischiano di causare non pochi disagi ed incomprensioni.

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