Scadenza oggi per i contributi a fondo perduto eredi: poche ore ancora per la domanda

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Scadenza domanda contributi a fondo perduto, il 24 agosto 2020 si chiude la finestra per richiedere il bonus partite IVA all'Agenzia delle Entrate da parte degli eredi che proseguono l'attività. Tutti gli altri hanno avuto tempo fino al 13 agosto.

Scadenza oggi per i contributi a fondo perduto eredi: poche ore ancora per la domanda

Scadenza contributi a fondo perduto eredi: è oggi 24 agosto 2020 il termine ultimo per fare domanda.

Ancora poche ore a disposizione per gli eredi che devono richiedere bonus per le partite IVA gestito dall’Agenzia delle Entrate.

Per tutti gli altri contribuenti il termine è scaduto il 13 agosto 2020.

Mentre è alle porte il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal decreto agosto, l’aiuto introdotto dal decreto Rilancio per le partite IVA in difficoltà si è avvicinato al capolinea, con ancora molti dubbi irrisolti.

Dall’elenco dei Comuni con stato di emergenza in atto al 31 gennaio 2020, fino alle modalità di integrazione delle domande nel caso di errori in difetto e percezione di una somma inferiore a quanto effettivamente dovuto, sono rimaste senza risposta fino alla fine molte domande.

Scadenza oggi per i contributi a fondo perduto eredi. Domande al capolinea con molti dubbi

Oggi 24 agosto 2020 è la scadenza ultima per gli eredi che proseguono l’attività di contribuenti deceduti e devono richiedere il contributo emergenziale introdotto dal decreto Rilancio, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.

Il termine ultimo, invece, in tutti gli altri casi è scaduto il 13 agosto 2020.

Sono due i documenti guida messi a disposizione per contribuenti ed intermediari.

Con la fase di avvio delle istanze per il fondo perduto, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una prima circolare interpretativa, la n. 15 del 13 giugno 2020, seguita poi dalla n. 22 del 21 luglio.

Due documenti ricchi di chiarimenti in merito ai requisiti e alle regole per l’accesso al contributo a fondo perduto, che non hanno però chiarito tutti i dubbi interpretativi.

Rimasta, invece, fino alla fine senza una bussola chiara l’individuazione dei Comuni con stato d’emergenza in atto al 31 gennaio 2020. Per le partite IVA con domicilio fiscale o sede legale presso uno di questi, la domanda per il bonus a fondo perduto può essere presentata senza la preventiva verifica sul calo di fatturato.

Non c’è un elenco completo, e la verifica deve essere fatta caso per caso. A richiedere la pubblicazione di una lista specifica sono stati i commercialisti, anche alla luce della pesante disciplina sanzionatoria prevista in caso di errori.

Nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate è messo a disposizione un elenco indicativo dei territori con stato d’emergenza già in atto, che non fornisce quindi un quadro completo.

Contributi a fondo perduto, domanda con errori ed accredito inferiore: mancano istruzioni per l’integrazione

Il problema dei Comuni in stato d’emergenza è solo una delle criticità che accompagna la scadenza per le domande di accesso ai contributi a fondo perduto.

Come evidenziato a più riprese dal Sole24Ore, fino alla prima scadenza del 13 agosto non è stata prevista per i richiedenti una procedura per la correzione delle domande nel caso di errori che hanno portato alla percezione di un contributo inferiore a quello spettante.

Per le domande accolte, e dopo il pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, non è possibile richiedere la rettifica dei dati indicati, l’annullamento ed il ricalcolo della somma spettante. Non si può fare neppure una nuova domanda integrativa della precedente.

Insomma, gli errori a danno del contribuente restano senza una soluzione precisa, al contrario di quanto previsto nel caso di errori che comportano l’accredito di una somma superiore a quanto effettivamente spettante.

In tal caso è ammessa la regolarizzazione spontanea, mediante la restituzione del contributo a fondo perduto indebitamente percepito ed il versamento di sanzioni ed interessi. La procedura è chiara, quando l’errore colpisce l’Erario. Così non è quando l’errore danneggia il contribuente.

Scadenza contributi a fondo perduto, in attesa delle novità del decreto agosto

Alla chiusura della prima finestra per le domande di accesso ai contributi a fondo perduto si affianca l’introduzione di un nuovo strumento di aiuto. Il decreto agosto ha introdotto una nuova forma di sostegno per le partite IVA, ma a specifiche condizioni.

Il contributo a fondo perduto viene riconosciuto ai titolari di partita IVA che esercitano attività economiche e commerciali in città ad alto tasso di presenza di turisti stranieri.

Un aiuto mirato e pensato per sopperire ai mancati incassi dovuti alla mancanza di turisti dall’estero. Il contributo a fondo perduto previsto dal decreto agosto riprende in parte le regole per il bonus riconosciuto dal decreto Rilancio: l’importo minimo sarà pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.

Sono 29 i Comuni che rientrano nei parametri fissati dalla manovra d’estate:

  • sulla base delle ultime rilevazioni statistiche, per i comuni capoluogo di provincia la presenza di turisti stranieri deve esser pari almeno a 5 volte il numero dei residenti;
  • per i comuni capoluogo di città metropolitana, pari o superiore a quello dei residenti.

Per il via alle domande si attende l’avvio della procedura sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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