Proroghe scadenze fiscali: i rinvii nel decreto Sostegno

Giuseppe Guarasci - Scadenze fiscali

Proroghe scadenze fiscali, confermati i rinvii di versamenti ed adempimenti dal testo del decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2021: dai termini per la Certificazione Unica, anticipati dal comunicato del MEF, a quelli della Web Tax, passando per i pagamenti delle rate della pace fiscale.

Proroghe scadenze fiscali: i rinvii nel decreto Sostegno

Proroghe scadenze fiscali, il testo del decreto Sostegni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2021 ed in vigore dal giorno successivo, riscrive il calendario degli appuntamenti con il Fisco.

Vengono confermate le anticipazioni dei comunicati MEF, a partire da quello del 13 marzo 2021 che rendeva noto il rinvio di termini per la trasmissione telematica della Certificazione Unica e della comunicazione delle spese che danno diritto alle detrazioni.

Lo spostamento della scadenza porta con sé anche la della messa a disposizione della dichiarazione precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Confermato anche il rinvio della Web Tax e della relativa dichiarazione.

Proroghe scadenze fiscali: i rinvii nel testo in Gazzetta Ufficiale del decreto Sostegni

Le anticipazioni sulle proroghe delle scadenze fiscali sono state confermate dal testo del decreto Sostegni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2021 ed in vigore dal giorno successivo.

Il DL 41 del 2021 viene incontro alle diverse le richieste in tal senso, così come preannunciato anche dal comunicato stampa del MEF del 13 marzo 2021.

Le nuove proroghe si articolano in quattro interventi, confermati nel testo ufficiale:

  • trasmissione telematica della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate, che come reso noto dal comunicato del MEF, passa dal 16 al 31 marzo;
  • comunicazioni fiscali dei dati relativi alle spese del 2020 che danno diritto a detrazioni e oneri deducibili, confermata dallo stesso comunicato, dal 16 al 31 marzo 2021;
  • messa a disposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate da parte dell’Agenzia delle Entrate, anch’essa anticipata dal comunicato in questione, dal 30 aprile al 10 maggio 2021;
  • versamento della Web Tax, dal 16 marzo al 16 maggio 2021, e relativa dichiarazione al 30 giugno 2021.

Anche il rinvio della Web Tax era stato anticipato nel comunicato stampa del MEF del 9 marzo 2021.

Le altre scadenze prorogate si aggiungono allo spostamento del termine della pace fiscale, previsto in calendario per lo scorso 1° marzo 2021 e rimandati a pochi giorni dalla data stessa.

Gran parte degli spostamenti di date sono contenuti nell’articolo 5 del DL 41 del 22 marzo 2021.

Nello specifico i commi 19 e 20 contengono i rinvii legati alle scadenze collegate alla Certificazione Unica mentre il comma 15 rinvia le scadenze collegate con la Web tax.

Viene, in particolare, modificato il comma 42 dell’articolo 1 della legge numero 145 del 2018 e i termini di versamento e di invio della dichiarazione.

Proroghe scadenze fiscali e le altre misure del decreto Sostegno

Il testo del nuovo decreto conferma buona parte delle misure che erano state oggetto di anticipazioni.

Oltre alle proroghe di alcune delle scadenze fiscali in calendario ci sono molte misure sul lavoro e altri interventi per sostenere famiglie ed imprese nella nuova fase di emergenza coronavirus.

Le misure sanitarie sono invece state adottate già dal Consiglio dei Ministri del 12 marzo e sono entrate in vigore lunedì 15 marzo 2021.

Gli interventi del decreto Sostegni, misura che era già stata prevista per la fine di gennaio e denominata Ristori 5, vanno dall’estensione della cassa integrazione all’erogazione di nuovi contributi a fondo perduto.

Le misure di integrazione salariale sono contenute nell’articolo 7 mentre i criteri per l’attribuzione dei nuovi contributi a fondo perduto aprono il testo ufficiale: sono infatti contenuti nell’articolo 1.

Le nuove risorse messe a disposizione dal primo articolo del decreto Sostegni saranno erogate con criteri diversi rispetto a quelli individuati dal precedente governo.

La nuova misura, nel complesso, può utilizzare i 32 miliardi di euro dello scostamento di bilancio messo già approvato dal Parlamento ma un nuovo scostamento di bilancio potrebbe essere richiesto con l’arrivo del Def.

A sostegno dell’occupazione viene inoltre prevista la proroga del blocco dei licenziamenti al 30 giugno 2021, che è contenuta nel comma 9 dell’articolo 8.

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