Smart working: ufficiale la proroga per i lavoratori fragili e i genitori di under 14

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

La conversione in legge del decreto lavoro prevede la proroga dello smart working. La possibilità di lavorare da remoto è estesa fino alla fine dell’anno per i lavoratori fragili e i genitori di under 14 del settore privato e fino al 30 settembre per i fragili della PA

Smart working: ufficiale la proroga per i lavoratori fragili e i genitori di under 14

Lo smart working per i lavoratori fragili è stato prorogato fino alla fine dell’anno.

A prevederlo è la legge di conversione del decreto lavoro, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 luglio.

I lavoratori fragili del settore privato potranno continuare a lavorare in smart working, anche svolgendo mansioni diverse comprese nella stessa categoria o area di inquadramento, fino al 31 dicembre 2023.

La proroga è prevista anche per i lavoratori fragili della pubblica amministrazione ma solo fino al prossimo 30 settembre.

La legge n. 85/2023 include tra i beneficiari della proroga al 31 dicembre anche i lavoratori privati con figli sotto i 14 anni d’età, i quali possono richiedere di lavorare in modalità agile nel caso in cui svolgano attività compatibili.

Smart working: ufficiale la proroga per i lavoratori fragili e i genitori di under 14

La scadenza per lo smart working in favore dei lavoratori fragili e dei genitori con figli minori di 14 anni, fissata al 30 giugno dal decreto Milleproroghe, slitta al 31 dicembre 2023.

Il provvedimento è contenuto nella legge di conversione del decreto lavoro, che dopo un lungo iter parlamentare è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 3 luglio.

La novità, infatti, è stata inserita da un emendamento al testo. In un primo momento sembrava dovesse riguardare solamente i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore privato, dato che per i dipendenti pubblici non si erano riuscite a trovare sufficienti coperture.

In un secondo momento, poi, la proroga è stata estesa anche ai lavoratori fragili della pubblica amministrazione. In questo caso, però, la nuova scadenza viene anticipata al 30 settembre 2023.

Nello specifico, l’articolo 28 bis della legge n. 85/2023 prevede la proroga al 30 settembre del diritto allo smart working per i lavoratori dipendenti pubblici e privati che rientrano tra le condizioni di fragilità indicate al DM 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute.

Per i fragili a rischio Covid, invece, lo smart working è prorogato fino alla fine dell’anno, come indicato all’articolo 42, comma 3-bis.

Pertanto, con la conferma della proroga, i lavoratori fragili potranno continuare a svolgere la propria attività in smart working fino alla nuova data di scadenza, senza necessità di accordi individuali e anche ricoprendo compiti diversi, purché rientrino nella stessa categoria o area di inquadramento, così come definite dai contratti collettivi vigenti.

Smart working: proroga al 31 dicembre anche per i genitori con figli under 14

La legge di conversione del decreto lavoro, n. 85/2023, prevede anche un’altra novità relativa allo smart working.

Si tratta del provvedimento che permette ai genitori con figli sotto i 14 anni di età di lavorare in modalità agile. Anche per questa categoria, quindi, la scadenza prevista dal decreto Milleproroghe slitta al 31 dicembre 2023.

Allo stesso modo della proroga per i fragili, e in continuità con quanto in vigore finora, questa possibilità è riservata ai genitori lavoratori del settore privato. Restano, dunque, esclusi i genitori dipendenti pubblici.

Lo smart working per i genitori con figli sotto i 14 anni di età è stato reintegrato dal decreto Milleproroghe lo scorso febbraio, dopo il mancato rinnovo con la Legge di Bilancio 2023.

Come previsto dalla normativa che l’ha introdotta, per poter svolgere la propria attività da remoto è necessario che nel nucleo familiare non sia presente un genitore:

  • beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
  • che non lavora.

I lavoratori che risultano in possesso di tali requisiti potranno, dunque, usufruire della possibilità di svolgere la propria mansione in modalità agile fino alla fine dell’anno, purché le caratteristiche dell’attività lo consentano.

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