Proroga spesometro al 31 marzo 2019 ed esterometro semestrale? Le ipotesi

Anna Maria D’Andrea - Comunicazioni IVA e spesometro

Proroga dello spesometro al 31 marzo 2019 e scadenza semestrale per l'esterometro: sono queste alcune delle richieste dei commercialisti dovute alle difficoltà di emissione delle fatture elettroniche.

Proroga spesometro al 31 marzo 2019 ed esterometro semestrale? Le ipotesi

Proroga dello spesometro del secondo semestre e scadenza semestrale dell’esterometro: sono queste alcune delle richieste avanzate dai commercialisti per superare l’ingorgo di scadenze fiscali del 28 febbraio 2019.

A rendere necessaria una proroga delle scadenze di febbraio 2019 è il caos generato dall’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica, che secondo quanto dichiarato da ANC e ADC ha scaricato sugli studi di commercialisti un’ulteriore e pesante mole di lavoro.

Fattura elettronica che, poi, ha portato tutt’altro che una semplificazione del sistema.

I problemi generati dai malfunzionamenti del SdI e dai frequentissimi casi di scarto, hanno causato inevitabili ritardi nello svolgimento di tutti gli altri adempimenti, soprattutto quelli di febbraio che vedono tra i protagonisti non solo l’esterometro e lo spesometro, ma anche le Lipe del quarto trimestre 2018 e la comunicazione delle spese per il 730.

La richiesta di proroga arriva anche dall’INT, che condivide le richieste di ANC e ADC. Ma il differimento della scadenza di spesometro, esterometro e - per i tributaristi - di tutte le scadenze fiscali di febbraio 2019 è soltanto una delle richieste.

Abolizione della comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA (le cosiddette Li.pe) e degli elenchi Intrastat: con le fatture elettroniche l’Agenzia delle Entrate avrà già a disposizione tutti i dati di cui necessita e tali adempimenti sono ormai “ridondanti”.

Proroga scadenza spesometro al 31 marzo 2019, esterometro semestrale: le proposte di ANC, ADC e INT

È bene a questo punto fornire un breve riepilogo delle più importanti scadenze fiscali previste ormai tra pochi giorni.

Entro il 18 febbraio 2019 i contribuenti con liquidazione IVA mensile dovranno emettere le fatture elettroniche riferite alle operazioni effettuate nel mese di gennaio.

Ingorgo di scadenze IVA poi il 28 febbraio 2019, quando bisognerà trasmettere:

Si tratta soltanto di alcuni degli adempimenti previsti: la fine del mese coinciderà con la scadenza per l’invio delle spese utili alla predisposizione del modello 730 precompilato, il 25 febbraio è la scadenza per l’invio degli elenchi Intrastat e sempre il 18 febbraio sono previsti i consueti adempimenti periodici per i sostituti d’imposta.

Ingorgo di adempimenti per i quali è unanime la richiesta di una proroga.

Il comunicato stampa pubblicato il 7 febbraio dall’Associazione Nazionale dei Commercialisti e dall’Associazione Dottori Commercialisti è chiaro: la richiesta è quella di prorogare la scadenza dello spesometro al 31 marzo 2019 e di rendere l’esterometro semestrale (spostando quindi la prima scadenza al 30 settembre prossimo).

Stessa richiesta anche da parte dell’INT, l’Istituto Nazionale dei Tributaristi che chiede alle istituzioni competenti non soltanto la proroga delle scadenze del 28 febbraio al 31 marzo, ma anche il riordino generale delle scadenze degli adempimenti fiscali.

In ambedue i comunicati viene criticata aspramente la volontà dell’Amministrazione Finanziaria di fare incetta di dati. Se la fatturazione elettronica consentirà di avere a disposizione in tempo reale tutte le informazioni delle operazioni effettuate dai titolari di partita IVA, a cosa servono le Lipe o gli elenchi Intrastat?

Proroga spesometro ed esterometro, ma non solo: abolizione Lipe ed Intrastat

La richiesta di prorogare la scadenza dello spesometro del secondo semestre e di rinviare a settembre il termine per l’invio dell’esterometro si accompagna alla necessità sollevata dalle tre associazioni di categoria di una reale semplificazione del sistema.

Richieste che passano dall’abolizione delle Lipe, la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA e degli elenchi Intrastat, i cui dati sono di fatto già trasmessi con l’esterometro.

Misure che secondo le tre associazioni consentirebbero di rendere più agevole il rispetto delle scadenze fiscali che con la fattura elettronica, invece di diminuire, sono paradossalmente aumentate.

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