Modello 730/2020 con due CU: attenzione al debito Irpef

Rosy D’Elia - Irpef

Modello 730/2020 con due CU: i soggetti che hanno due Certificazioni Uniche devono fare particolarmente attenzione ai redditi su cui calcolare l'imposta dovuta. Le istruzioni su come procedere per verificare l'eventualità di un debito Irpef e della restituzione del bonus Renzi.

Modello 730/2020 con due CU: attenzione al debito Irpef

Modello 730/2020 con due CU: i contribuenti che hanno due Certificazioni Uniche e che, quindi, sono titolari di redditi erogati da due datori di lavoro diversi o di prestazioni erogate da enti diversi devono prestare particolarmente attenzione alle cifre da inserire nella dichiarazione dei redditi 2020.

I principali rischi sono due:

  • uno più generale: l’eventualità che emerga un debito Irpef;
  • uno più specifico: la necessità di procedere alla restituzione del bonus Renzi.

Le istruzioni su come procedere per verificare che l’imposta versata sia stata calcolata sulla totalità del reddito percepito.

Modello 730/2020 con due CU: attenzione al debito Irpef

Ogni anno i contribuenti presentando la dichiarazione dei redditi calcolano il valore dell’Irpef, ma non sempre le somme già versate sono esattamente in linea con le cifre dovute.

Due sono i risultati che possono emergere dal modello 730/2020:

  • credito Irpef: capita che l’importo effettivamente dovuto sia in realtà inferiore a quanto addebitato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico in busta paga, in questo caso si ottiene un rimborso;
  • debito Irpef: può accadere che le somme addebitate siano inferiori a quelle dovute e che sia necessario procedere con un versamento.

Il rischio che si verifichi il secondo caso è particolarmente alto quando il contribuente ha ricevuto per lo stesso anno due o più CU, Certificazioni Uniche, e deve sommare i valori contenuti.

Ad esempio, i lavoratori che nell’arco del 2020 hanno avuto due rapporti di lavoro, nello stesso momento o anche in due periodi diversi, ricevono due CU.

Così come può accadere a chi ha percepito la Naspi per una parte del 2020 e poi ha intrapreso un rapporto di lavoro sempre nello stesso anno.

Modello 730/2020 con due CU: perché c’è il rischio di un debito Irpef

Il pericolo di aver versato le imposte dovute in misura minore deriva dal fatto che chi ha più di una Certificazione Unica, in ogni caso, non deve calcolare le imposte sul singolo importo ma comunque sul totale dei redditi percepiti.

Potrebbe accadere, infatti, che il datore di lavoro, che agisce in qualità di sostituto di imposta, applichi un’aliquota Irpef inferiore e che la cifra dell’imposta dovuta sia da ricalcolare.

Facciamo un esempio, fino a 15.000 euro si applica l’aliquota del 23% ma dai 15.001 ai 28.000 è necessario calcolare l’imposta al 27%.

Se un contribuente percepisce da due datori di lavoro diversi 10.000 euro, e questi ultimi addebitano un’imposta calcolata con l’aliquota del 23%, emergerà dal modello 730/2020 sicuramente un debito Irpef dal momento che bisogna effettuare il calcolo sommando i due redditi percepiti e considerare dai 15.001 ai 20.000 l’aliquota più alta pari al 27%.

Nel ricalcolo, inoltre, bisognerà poi considerare anche le addizionali regionali e comunali Irpef.

Modello 730/2020 con due CU: attenzione al debito Irpef e al bonus Renzi

L’altro rischio collegato alla presentazione del modello 730/2020 con due CU, Certificazioni Uniche, è la necessità di restituire il bonus Renzi, ovvero il credito Irpef riconosciuto in busta paga ai lavoratori in base a specifici parametri reddituali, riassunti in tabella.

Reddito ComplessivoBonus Renzi 80 euro
0 - 8.174 euro 0 euro
8.174 - 24.600 euro 960 euro (da riparametrare su 6 mesi)
24.800 euro 864 euro (da riparametrare su 6 mesi)
25.000 euro 768 euro (da riparametrare su 6 mesi)
25.500 euro 528 euro (da riparametrare su 6 mesi)
26.600 euro 0 euro

Il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, riconosce al contribuente il bonus calcolandolo solo sulla base del reddito di cui è a conoscenza. Anche in questo caso, però, per verificare il diritto al credito, e per stabilire il suo valore, bisogna sommare i risultati delle due Certificazioni Uniche.

Una volta fatta la somma, tre sono le possibilità:

  • se il totale dei redditi resta sotto la soglia dei 24.600 euro, il bonus Renzi non deve essere restituito;
  • se supera i 24.600 euro ma resta sotto i 26.600 euro, deve essere restituito solo in parte;
  • se supera i 26.600 euro, deve essere restituito totalmente.

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