Modello 730 in ritardo, le alternative dopo la scadenza del 23 luglio 2018

Redazione - Modello 730

In caso di mancata presentazione del modello 730 entro la scadenza del 23 luglio 2018 vi sono specifiche regole e modalità per la presentazione in ritardo. Ecco le alternative per evitare sanzioni.

Modello 730 in ritardo, le alternative dopo la scadenza del 23 luglio 2018

Mancano poche ore alla scadenza del modello 730/2018: il 23 luglio è il termine ultimo per la trasmissione della dichiarazione dei redditi precompilata online o tramite CAF.

Come ogni anno, tuttavia, non mancano i casi di ritardo e per evitare di incorrere nelle sanzioni previste per omessa presentazione del modello 730 è tempo di capire quali sono le alternative previste.

Chi ha dimenticato di presentare il modello 730 entro la scadenza del 23 luglio 2018 potrà ricorrere alla presentazione del modello Redditi - ex Unico . In questo caso il termine per l’invio è fissato al 31 ottobre 2018.

A cambiare non sono soltanto le scadenze ma anche le modalità di rimborso e di addebito Irpef. Si ricorda inoltre che sarà possibile presentare il modello 730 integrativo 2018 nel caso di errori nella dichiarazione dei redditi.

Modello 730 in ritardo, invio del modello Unico dopo la scadenza del 23 luglio 2018

Nel caso di mancata presentazione del modello 730 entro la scadenza del 23 luglio 2018 si dovrà procedere con l’invio dell’Unico (modello Redditi 2018).

Il ritardo nella presentazione del 730/2018 non è sottoposto a sanzioni qualora si proceda con l’invio alternativo del modello Redditi PF e, in questo caso, la scadenza da rispettare è quella del 31 ottobre 2018.

A tal proposito si ricorda che per l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi la sanzione prevista va dal 120% al 240% delle imposte dovute, con un minimo di 250 euro. Nel caso di assenza di debito d’imposta, la sanzione massima applicata ammonta a 1.000 euro.

Proprio per evitare di incorrere in sanzioni è importante ricordare che in caso di ritardo nella presentazione del modello 730/2018 è possibile presentare il modello Redditi (ex Unico), per il quale tuttavia sono previste specifiche istruzioni sia in merito alle modalità di invio che ai rimborsi o addebiti Irpef.

Modello Redditi PF per la presentazione in ritardo del 730/2018: cosa cambia?

Chi ha omesso di presentare il 730 entro la scadenza del 23 luglio 2018 potrà correre ai ripari inviando il modello Redditi entro il termine del 31 ottobre 2018.

Quello che cambia non è soltanto la scadenza per l’invio ma soprattutto le regole sui rimborsi Irpef.

Chi ha presentato il modello 730 riceverà direttamente in busta paga o nella pensione l’importo dell’Irpef riconosciuta e le operazioni di conguaglio fiscale verranno effettuate dal sostituto d’imposta già con la retribuzione del mese di luglio.

Al contrario, per chi invia il modello Redditi PF 2018 a seguito del ritardo e della mancata presentazione del modello 730, il rimborso verrà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, con tempi di gran lunga superiori e che possono arrivare fino a due anni.

Le differenze riguardano anche i casi di conguaglio Irpef a debito: chi ha inviato il modello 730 entro la scadenza del 23 luglio 2018 si vedrà addebitare l’importo emerso dal conguaglio fiscale direttamente sulla retribuzione (con la possibilità di rateizzazione).

Per chi, invece, presenterà il modello Redditi (ex Unico) il versamento delle imposte dovute dovrà essere effettuato con il modello F24.

Come correggere gli errori nel modello 730/2018

Archiviata la scadenza del 23 luglio 2018, i contribuenti che hanno inviato il modello 730 e si sono accorti di aver commesso errori potranno correggerli in due diverse modalità.

Nel caso di correzioni che comportino un maggior credito, minor debito o un’imposta invariata bisognerà inviare il modello 730 integrativo entro la scadenza del 25 ottobre 2018.

Al contrario, nel caso di correzioni che comportino un minor credito o un maggior debito Irpef sarà necessario l’invio del modello Unico entro la scadenza del 31 ottobre 2018.

Per maggiori dettagli si invita a consultare la guida alle modalità di correzione della dichiarazione dei redditi.

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