Minimi e massimali INPGI 2023: dalle aliquote contributive alla rateizzazione dei debiti

Tommaso Gavi - Giornalisti professionisti e pubblicisti

L'INPGI rende noti i minimi e i massimali 2023. Gli importi sono all'interno della circolare che fornisce istruzioni anche sugli infortuni, sul reddito minimo per l'accredito della contribuzione e sulla rateizzazione dei debiti contributivi

Minimi e massimali INPGI 2023: dalle aliquote contributive alla rateizzazione dei debiti

Come ogni anno l’INPGI rende noto i minimi e i massimali 2023 relativi alla retribuzione e ai contributi.

Gli importi sono riportati all’interno della circolare numero 1 dello scorso 30 gennaio 2023.

Le aliquote contributive complessive vanno dal 17 al 28 per cento, a seconda della categoria in cui rientra il giornalista.

Nel documento di prassi sono inoltre riportati il massimale imponibile, il reddito minimo per l’accredito della contribuzione presso l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” e la rateizzazione dei debiti contributivi.

Minimi e massimali INPGI 2023: dalle aliquote contributive alla rateizzazione dei debiti

Con la circolare numero 1 del 30 gennaio scorso l’INPGI fornisce gli importi da prendere in considerazione per i minimi e i massimali 2023.

Le aliquote contributive da tenere in considerazione nel caso di lavoro autonomo svolto sotto forma di CO.CO.CO, variano a seconda della situazione del giornalista.

L’aliquota contributiva da applicare sui compensi dovuti ai giornalisti che svolgono attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, rimane confermata.

Lo stesso vale per l’aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche. I soggetti possono fare riferimento alla seguente tabella riepilogativa.

Voce Aliquota
decorrenza dal 1° gennaio 2022
IVS 26 per cento
prestazioni temporanee 2 per cento
committente 18,67 per cento
giornalista 9,33 per cento
totale 28 per cento

Le aliquote cambiano, invece, nel caso in cui i giornalisti siano titolari contestualmente anche di un’altra posizione assicurativa o pensionati.

In tali casi si dovrà fare riferimento alla seguente tabella di sintesi.

Voce Aliquota
decorrenza dal 1° gennaio 2022
IVS 17 per cento
prestazioni temporanee 0 per cento
committente 11,33 per cento
giornalista 5,67 per cento
totale 17 per cento

In merito la circolare specifica quanto di seguito riportato:

“A tal fine, si fa presente che non assume rilievo il fatto che il giornalista possa risultare già assicurato all’INPGI per altro rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e/o attività libero professionale.”

Se il giornalista non è assicurato in altre gestioni previdenziali tutti i compensi devono essere assoggettati ad aliquota contributiva piena.

Per i compensi per attività giornalistica svolta in forma autonoma, diversi dalle collaborazioni coordinate e continuative, il contributo da versare è fissato al 4 per cento.

Giornalisti INPGI 2023: infortuni, massimale imponibile e reddito minimo

Per quanto riguarda gli infortuni, il premio assicurativo deve essere corrisposto dal committente.

Per l’anno 2023 arriva una conferma di quanto previsto per l’anno precedente: la quota, non frazionabile, è di 6 euro al mese per ciascun collaboratore iscritto alla gestione separata e soggetto all’obbligo assicurativo contro gli infortuni.

In merito al massimale imponibile si deve tenere conto di quanto comunicato dall’ISTAT, che ha determinato l’indice di variazione dei prezzi al consumo (indice FOI senza tabacchi) tra l’anno 2021 ed il 2022 nella misura dell’8,1 per cento.

Il massimale previsto per il 2023 è di 113.520 euro. Lo stesso massimale si applica anche ai liberi professionisti assicurati presso la gestione previdenziale separata dell’INPGI, mentre non sono considerati i compensi i cui contributi sono versati presso altre gestioni previdenziali.

La circolare dello scorso 30 gennaio indica anche l’importo del reddito minimo per l’accredito della contribuzione presso l’INPGI.

L’accredito dei contributi mensili dei giornalisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa è fissato a 17.504 euro. Se tale importo non viene raggiunto i contributi mensili saranno ridotti in proporzione al contributo versato.

La contribuzione dovuta dal committente è determinata sulla base dei compensi corrisposti ai collaboratori.

Nel testo della circolare viene inoltre specificato quanto di seguito riportato:

“Il predetto minimale di reddito, ai fini dell’attribuzione dell’anzianità contributiva, si applica anche ai giornalisti che svolgono attività autonoma giornalistica libero professionale (ancorché senza partita IVA e/o mediante cessione del diritto d’autore).”

Giornalisti INPGI 2023: le istruzioni per la rateizzazione dei debiti contributivi

Nel caso in cui i contribuenti vogliano versare le somme dovute a rate, gli stessi dovranno presentare l’apposita domanda attraverso il modulo DIL-02.

Le somme che possono essere oggetto di rateizzazione sono quelle che non sono ancora state affidate al recupero dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e la rateizzazione può essere concessa per un massimo di 24 mesi.

Un ultimo passaggio della circolare è riferito agli aggiornamenti della procedura DASM.

Gli importi minimi sono applicati in via provvisoria e salvo conguaglio all’esito del provvedimento di approvazione da parte dei ministeri vigilanti.

Per i contributi 2023 è quindi necessario aggiornare il software: gli aggiornamenti saranno disponibili sul sito dell’Istituto entro il 10 febbraio 2023.

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