Lettere di compliance su anomalie IVA dall'Agenzia delle Entrate? Alcune contengono degli errori. Il Fisco si scusa ma invita i destinatari a segnalare l'incongruenza
L’Agenzia delle Entrate, con lettere di compliance inviate il 24 e il 25 novembre, invita i destinatari a mettersi in regola sull’importo della detrazione IVA per incongruenze emerse dai dati a disposizione. Ma è la stessa Amministrazione finanziaria, in alcuni casi, a commettere degli errori di valutazione.
Con un avviso pubblicato il 26 novembre, arrivano le scuse e l’altert su possibili anomalie nel confronto tra l’ammontare dell’IVA portato in detrazione e quello risultante dalle fatture elettroniche ricevute e dalle bollette doganali.
E proprio mentre ai piani alti, dal direttore Carbone al viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, si parla di ottimizzare l’utilizzo delle banche dati, si verifica un nuovo incidente tecnico che si aggiunge alle comunicazioni postali errate, alle doppie lettere sul Superbonus e al confronto tra scontrini elettronici e POS.
Lettera di compliance su anomalie IVA? L’Agenzia delle Entrate si scusa per gli errori
I destinatari delle lettere di compliance inviate nei giorni scorsi per segnalare un’incoerenza tra l’ammontare dell’IVA portato in detrazione e quello risultante dalle fatture elettroniche ricevute e dalle bollette doganali potrebbero, in realtà, essere in una posizione di regolarità.
L’anomalia, infatti, potrebbe derivare da un errore di valutazione dell’Amministrazione finanziaria:
“Alcuni contribuenti hanno segnalato che nelle lettere ricevute non sono state riportate tutte le bollette doganali del 2022 e che questa mancanza giustificherebbe l’incoerenza circa la detrazione dell’IVA”.
Scrive l’Agenzia delle Entrate.
Tempestive le scuse e la verifica con il partner tecnologico Sogei. Ma anche l’invito a segnalare eventuali lacune nei dati considerati tramite il canale telematico Civis.
“Ricordiamo che le lettere di compliance hanno il solo fine di consentire un dialogo effettivo tra contribuenti e amministrazione finanziaria e facilitare la correzione di errori prima che vengano effettuati i controlli”.
Si legge nell’avviso. Resta, però, una sorta di inversione dell’onere della prova che si traduce nell’impegno a segnalare di essere in regola per chi riceve la lettera di compliance.
Lettere e avvisi dall’Agenzia delle Entrate con errori: gli ultimi casi
Negli ultimi anni più volte l’Agenzia delle Entrate si è trovata a scusarsi e fare passi indietro sulle comunicazioni inviate a cittadini e cittadine, anche per errori commessi da soggetti esterni.
A marzo di quest’anno la società appaltatrice del servizio di stampa, imbustamento, trattamento e conferimento della corrispondenza delle lettere e delle comunicazioni postali dell’Agenzia delle Entrate ha commesso degli errori su alcuni atti che sono stati immessi nel circuito postale per la fase di consegna.
Ad aprile le lettere di compliance indirizzate a chi ha effettuato lavori rientranti nel superbonus, anche mediante cessione del credito, senza aver successivamente comunicato le variazioni catastali sono arrivate più volte per errore. Le scuse sono arrivate direttamente da Sogei.
E ancora nel 2023 l’Amministrazione finanziaria si è trovata a dover annullare comunicazioni inviate alle partite IVA per segnalare il disallineamento dei dati nel confronto tra pagamenti con POS, scontrini e fatture elettroniche per errori commessi dagli operatori finanziari.
Errare è umano, ma anche artificiale. E il tema non può che assumere un posto di primo piano anche nella costruzione di un Fisco sempre più innovativo e digitalizzato.
Utilizzare in maniera sempre più pertinente, utile, adeguata le banche dati a disposizione anche per i controlli fiscali è la prospettiva evidenziata più volte nel corso del convegno I sistemi informativi del fisco per il contrasto all’evasione fiscale che si è tenuto a Palazzo Montecitorio il 25 novembre con la partecipazione, tra gli altri, del direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone. Ma anche con il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo che ha fatto riferimento proprio alla necessità di utilizzare sempre di più le informazioni contenute nelle fatture elettroniche.
Se il futuro dei controlli è sempre di più orientato all’ottimizzazione delle banche dati, mettere in atto meccanismi tali da limitare al minimo gli errori non può che essere tra gli obiettivi primari.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Lettera di compliance su anomalie IVA con errori: l’Agenzia delle Entrate si scusa