IRPEF 2022, novità su aliquote e detrazioni: sistema più equo? La parola ai lettori

Rosy D’Elia - Irpef

IRPEF 2022, novità su aliquote e detrazioni: nasce un sistema più equo o mancano modifiche rilevanti? Sulla riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, la parola passa ai lettori di Informazione Fiscale. Risposte nel box dedicato e commenti via mail alla redazione

IRPEF 2022, novità su aliquote e detrazioni: sistema più equo? La parola ai lettori

IRPEF 2022, novità per aliquote e detrazioni: con la Legge di Bilancio appena approvata nasce un sistema più equo o servivano modifiche maggiormente rilevanti?

“Sostenere la ripresa dell’economia in una fase di ripartenza, nonché agire sulla componente tributaria del cuneo fiscale” sono gli scopi principali della riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche messa a punto nella Manovra, come si legge nella scheda illustrativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicata il 19 gennaio 2022.

Dal punto di vista concreto, sottolinea il MEF, sono state due le direzioni:

  • garantire vantaggi alla generalità dei contribuenti italiani;
  • avviare un’azione di razionalizzazione del tributo.

Obiettivi raggiunti? La parola passai ai lettori di Informazione Fiscale chiamati ad esprimersi tramite un sondaggio dedicato.

IRPEF 2022

Sistema più equo?

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IRPEF 2022, novità per aliquote e detrazioni: sistema più equo? La parola ai lettori

Le risorse impiegate per la nuova IRPEF 2022 ammontano a 7 miliardi di euro: 4.357 milioni di euro vengono dalla riduzione dell’evasione fiscale e altri tre miliardi vengono dalle cifre previste dal Governo Conte per la riforma fiscale.

Le novità in vigore dal 1° gennaio 2022 hanno ridefinito aliquote e scaglioni, con una riduzione da 5 a 4, e il sistema delle detrazioni per tipologie di reddito.

Il confronto tra la nuova e la vecchia IRPEF.

Nuovi scaglioni (euro) Aliquote Precedente
Fino a 15.000 23 per cento 23 per cento
Da 15.000 a 28.000 25 per cento 27 per cento
Da 28.000 a 50.000 35 per cento 38 per cento fino a 55.000 euro
Oltre 50.000 43 per cento 41 per cento da 55.000 a 75.000 euro
43 per cento oltre i 75.000 euro

Oltre alle modifiche descritte in tabella, la Legge di Bilancio ha modificato anche le detrazioni per lavoratori dipendenti e autonomi e per i pensionati, nel nuovo sistema sono stati in parte integrati e in parte sostituiti del tutto i benefici riconosciuti ai contribuenti con l’ex Bonus Renzi.

Il bonus IRPEF di 100 euro continuerà ad essere riconosciuto ai contribuenti fino a 15.000 euro di reddito. Mentre è stata inserita una sorta di clausola di salvaguardia per la fascia dai 15.000 ai 28.000 euro.

IRPEF 2022, novità per aliquote e detrazioni: a chi spettano i maggiori vantaggi?

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella scheda dedicata alle novità, indica in quali fasce di reddito si concentrano i maggiori vantaggi:

  • un aumento tra l’1 e il 2 per cento del reddito disponibile si ottiene nella fascia tra i 13 e i 19 mila euro, pari a una cifra media che va tra i 195 e i 285 euro;
  • stessi guadagni in termini percentuali spettano a chi ha un reddito tra 37 mila e 55 mila euro: in questo caso si ottengono in media tra i 555 euro e gli 825 euro.

Minori vantaggi, con cifre in aumento sotto l’1 per cento, si avranno invece per i seguenti contribuenti:

  • al di sotto dei 10.000 euro: la mancanza di benefici deriva anche dal fatto che la maggior parte di chi rientra in questa platea si trova nella cosiddetta no tax area e quindi non paga imposta o paga importi estremamente bassi;
  • nella fascia tra i 20.000 e i 35.000 euro di reddito complessivo: in questo caso il vantaggio dato dalla riduzione della seconda e della terza aliquota si riduce con le novità che riguardano la detrazione da lavoro dipendente che riassorbe al suo interno gli effetti del trattamento integrativo;
  • sopra i 60.000 euro: lo sgravio si stabilizza a 270 euro annui oltre i 75mila euro di reddito.

Ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’impianto della riforma IRPEF 2022 specifica:

“Non ha la pretesa di rappresentare una riforma complessiva e definitiva del tributo dal momento che, tra l’altro, sono rimaste immutate le regole di definizione della base imponibile.

Come evidenziato da molti osservatori, il tema della definizione della base imponibile presenta diversi elementi di criticità legati, soprattutto, alla sua progressiva erosione nel tempo. Questo ha, di fatto, trasformato fin dalle origini l’Irpef da un’imposta comprensiva sui redditi in un prelievo quasi esclusivamente concentrato su quelli da lavoro dipendente e da pensione. D’altra parte, la legge di bilancio non può e non deve rappresentare la sede per una revisione complessiva dell’imposta che richiede, invece, un approfondimento e una discussione all’interno di una cornice più ampia come quella di una Legge delega.

Il lavoro, quindi, non è finito. Ma intanto nei primi passi compiuti c’è un sistema più equo o non hanno trovato posto novità rilevanti?

Commenti, motivazioni e considerazioni tramite mail con oggetto “IRPEF 2022 - sondaggio all’indirizzo [email protected].

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