Fondo imprese, legge di bilancio 2021: aziende femminili, creative e della green economy

Tommaso Gavi - Incentivi alle imprese

Fondo imprese, la legge di bilancio 2021 mette a disposizione risorse per le aziende con diverse finalità: sostenere l'imprenditoria femminile, supportare imprese creative e dare sostegno al settore aeronautico e della green economy.

Fondo imprese, legge di bilancio 2021: aziende femminili, creative e della green economy

Fondo imprese, il testo non ancora definitivo della legge di bilancio 2021 mette a disposizione fondi specifici per diverse aziende.

Tra queste quelle femminili, creative, del settore aeronautico e della green economy.

A prevedere appositi fondi presso il Ministero dello Sviluppo economico sono gli articoli 17, 18 e 19.

Il testo deve tuttavia trovare conferma dopo l’iter parlamentare e l’approvazione delle Camere.

Fondo imprese, legge di bilancio 2021: le risorse per le aziende femminili

Le risorse destinate alle imprese sono ripartite in diversi specifici fondi, a seconda della finalità della dotazione messa a disposizione.

L’articolo 17 del testo della legge di bilancio 2021 non ancora definitivo, all’esame della Camera dei Deputati, è destinato al sostegno dell’impresa femminile.

Nel testo si legge quanto segue:

È istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, il « Fondo a sostegno dell’impresa femminile », con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinato al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Viene dunque previsto un fondo a sostegno dell’impresa femminile, le cui risorse ammontano a 20 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022.

Viene inoltre previsto il “Comitato Impresa Donna” per attuare l’indirizzo e il corretto utilizzo delle risorse.

Nello specifico gli obiettivi delle risorse messe a disposizione sono i seguenti:

  • interventi per sostenere l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia;
  • programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;
  • programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni di livello dell’Unione europea e nazionale.

Il sostegno può consistere:

  • in contributi a fondo perduto per l’avviamento di imprese femminili da parte di donne disoccupate;
  • finanziamenti senza interesse o agevolati per sostenere le attività di imprese femminili;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili costituite da almeno tre anni, con contributi a fondo perduto per l’integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi;
  • assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione, anche attraverso un sistema di voucher;
  • investimenti nel capitale per le start-up innovative e delle piccole e medie imprese innovative a guida femminile;
  • azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati.

Al comma 6 dell’articolo 17 viene previsto che il Ministro dello sviluppo economico presenti annualmente alle Camere una relazione sull’attività svolta e sulle possibili misure da adottare per risolvere i problemi relativi alla partecipazione della popolazione femminile alla vita economica e imprenditoriale del Paese.

Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge il Ministro dello sviluppo economico, insieme al Ministro dell’economia e delle finanze e per le pari opportunità e la famiglia, devono emanare un decreto per determinare la ripartizione delle risorse tra i diversi interventi, le modalità di attuazione, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni.

Per quanto riguarda “il Comitato impresa donna”, i compiti allo stesso attribuiti sono i seguenti:

  • contribuire ad attualizzare le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo;
  • condurre analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione femminile nell’impresa;
  • formulare raccomandazioni relativamente allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e in generale sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia;
  • contribuire alla redazione della relazione annuale.

La partecipazione a tale comitato sarà svolta a titolo gratuito.

Fondo imprese, legge di bilancio 2021: la dotazione per le aziende creative

Tra i fondi per le imprese c’è anche quello istituito presso il MISE dall’articolo 18.

Per le piccole e medie imprese creative è prevista una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021 e il 2022 con lo scopo di sostenere tali imprese, attraverso contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento.

Lo stesso Ministro dello Sviluppo economico sarà responsabile per la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse e delle modalità della concessione dei finanziamenti.

Le risorse hanno i seguenti obiettivi:

  • promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo di imprese del settore creativo, attraverso contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e loro combinazioni;
  • promuovere la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali, con le università e gli enti di ricerca, anche attraverso voucher per l’acquisto di servizi prestati da imprese creative o per favorire processi di innovazione;
  • sostenere la crescita delle imprese del settore attraverso strumenti finanziari partecipativi;
  • consolidare e favorire lo sviluppo del sistema imprenditoriale del settore creativo attraverso attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione.

Le disposizioni saranno attuate con un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Tale decreto dovrà dare attuazione a quanto segue:

  • alla ripartizione delle risorse del Fondo;
  • all’individuazione dei codici ATECO che classificano le attività dei settori indicati;
  • alle modalità e ai criteri per la concessione delle agevolazioni;
  • alla definizione delle iniziative ammissibili alle forme di aiuto, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato;
  • alle ulteriori condizioni per la fruizione dei benefìci.

Fondo imprese, legge di bilancio 2021: la dotazione per le aziende creative

L’oggetto dell’articolo 19 della legge di bilancio 2021 è il seguente

“Fondo d’investimento per lo sviluppo delle piccole e medie imprese del settore aeronautico e della green economy”.

Da tale articolo viene istituito un Fondo d’investimento per gli interventi nel capitale di rischio delle piccole e medie imprese, con la seguente dotazione:

  • 100 milioni di euro per l’anno 2021;
  • 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023;
  • 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.

Per il 2021, 50 milioni di euro sono destinati ad un’apposita sezione dedicata esclusivamente alle piccole e medie imprese del settore aeronautico nazionale.

Nel complesso le risorse hanno lo scopo di sostenere lo sviluppo, accrescere la competitività e rafforzare la filiera del sistema delle piccole e medie imprese del settore aeronautico nazionale, della chimica verde e della fabbricazione di componenti per la mobilità elettrica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Le somme sono messe a disposizione per finanziare gli interventi per lo sviluppo delle piccole e medie imprese: fusioni, aggregazioni, acquisizioni, riorganizzazioni, ristrutturazioni, rafforzamento del capitale per gli investimenti per la transizione tecnologica e la sostenibilità ecologica e ambientale dei processi produttivi.

Le risorse saranno ripartite con un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

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