ZES unica Sud: per il credito d’imposta si attende il decreto attuativo

Tommaso Gavi - Incentivi alle imprese

Il credito d'imposta della ZES unica Sud è ancora fermo. Le spese agevolabili sono quelle sostenute tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 ma si attende il decreto attuativo per le modalità di accesso all'agevolazione

ZES unica Sud: per il credito d'imposta si attende il decreto attuativo

Il credito d’imposta relativo alla ZES unica Sud è ancora ai blocchi di partenza.

Sebbene il decreto Sud stabilisca che le spese per le quali è prevista l’agevolazione siano quelle sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, si attende ancora il decreto attuativo per la definizione delle modalità di accesso al beneficio, oltre ai criteri e alle modalità di applicazione.

Nel testo della legge di conversione del del decreto era stato stabilito il termine del trenta dicembre, che è però stato superato dalle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2024.

La Manovra mette a disposizione 1,8 miliardi di euro per il credito d’imposta, ma le risorse sono ancora bloccate.

ZES unica Sud: per il credito d’imposta si attende il decreto attuativo

Il credito d’imposta della nuova ZES unica Sud è ancora fermo. Il decreto Sud, il decreto legge n. 124/2023, convertito nella legge n. 162 dello scorso anno, ha riunificato tutte le ZES, zone economiche speciali, del Sud in un’unica.

La riunificazione è in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 ma per l’accesso all’agevolazione si dovrà ancora attendere.

La transizione è stata spostata al prossimo 1° marzo ma per l’attuazione del piano strategico e del nuovo credito d’imposta i tempi sono ancora incerti, creando qualche difficoltà per le imprese che intendono accedere agli incentivi.

Il nocciolo della questione è rappresentato dal comma 6 dell’articolo 16 della legge di conversione del decreto Sud. Tale comma prevedeva l’approvazione di un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Superata la scadenza, il decreto non è stato approvato ma, nel frattempo, su tale aspetto dell’agevolazione è intervenuta la Legge di Bilancio 2024.

Con il comma 249 dell’articolo 1 la nuova Manovra ha riscritto il comma 6 dell’articolo 16 del decreto Sud.

Nello specifico sono state determinate le risorse a disposizione per l’anno in corso: 1,8 miliardi di euro.

La Legge di Bilancio 2024 ha, inoltre, eliminato la scadenza dello scorso 30 dicembre per l’approvazione del decreto attuativo.

Non è quindi al momento stabilito un termine per l’adozione del decreto che definirà le modalità di accesso al beneficio, i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta, oltre ai relativi controlli.

ZES unica Sud: il decreto attuativo non è l’unico atteso

Il decreto attuativo che stabilirà alcuni aspetti del credito d’imposta della nuova ZES unica Sud, che riunirà le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, non è l’unico ad essere atteso.

Al momento mancano all’appello 416 provvedimenti attuativi che dovranno essere adottati dal Governo e dai Ministeri. Il numero è stato sensibilmente ridotto nell’ultimo trimestre, come emerge dalla “Quinta Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi” del Dipartimento per il programma di Governo.

Il monitoraggio aggiornato allo scorso 28 settembre faceva registrare 441 provvedimenti ancora da adottare.

Il criterio adottato per stabilire un ordine nell’adozione dei decreti attuativi è quello di dare priorità ai provvedimenti che sbloccano risorse pari o superiori a 10 milioni di euro.

Al 31 dicembre scorso sono state complessivamente messe a disposizione, per la realizzazione delle misure introdotte, il 99,1 per cento delle risorse stanziate per gli esercizi finanziari 2022 e 2023. Il numero assoluto è di circa 102,6 miliardi di euro.

Si attende ancora per quelle relative al credito d’imposta sugli investimenti agevolabili le cui spese sono sostenute tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. Il credito d’imposta verrà riconosciuto fino all’esaurimento delle risorse, sarà quindi importante anche il momento di apertura delle domande.

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