Si può fare domanda per il reddito di cittadinanza nel 2023?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La misura del reddito di cittadinanza sarà attiva fino al 31 dicembre 2023 come previsto dall'ultima Legge di Bilancio. Si può fare domanda per riceverlo in questi ultimi mesi dell'anno?

Si può fare domanda per il reddito di cittadinanza nel 2023?

Le persone in possesso dei requisiti possono continuare a fare domanda per il reddito di cittadinanza anche nel 2023.

Nonostante l’abolizione del sussidio economico prevista dal 1° gennaio del 2024, infatti, non ci sono divieti alla presentazione di nuove istanze o di richieste di rinnovo per gli ultimi mesi dell’anno.

Bisogna però considerare il limite massimo di fruizione di 7 mensilità previsto dalla normativa in vigore per i nuclei in cui non sono presenti minori, persone con disabilità o con più di 60 anni.

Si può fare domanda per il reddito di cittadinanza nel 2023?

Come noto la Legge di Bilancio del 2023 ha previsto l’abolizione del reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, istituendo una disciplina transitoria per il 2023.

La domanda che molti cittadini e cittadine si stanno ponendo è se possono presentare una nuova istanza oppure una richiesta di rinnovo della misura anche nell’anno in corso.

La risposta in sintesi è .

La Manovra 2023 e il successivo decreto lavoro che disciplina i nuovi strumenti che verranno introdotti in sostituzione del reddito di cittadinanza, cioè l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro, non pongono alcun divieto alla presentazione di nuove domande.

Bisogna però tenere in considerazione alcuni aspetti specifici, come ricordato anche dall’INPS nella circolare n. 61 del 12 luglio, nella quale ha formato diverse indicazioni a riguardo.

Prima di tutto è necessario sottolineare come per il 2023 la Legge di Bilancio abbia introdotto un’importante novità. Si tratta del limite massimo di fruizione del sussidio economico, fissato a 7 mensilità.

Una limitazione che non si applica ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, persone con disabilità o con almeno 60 anni di età, oppure a chi è stato preso in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre, i quali continueranno a ricevere regolarmente la prestazione, fermo restando il limite di fruizione al 31 dicembre 2023.

Reddito di cittadinanza: chi può fare domanda nel 2023?

Partiamo da chi non ha mai beneficiato della prestazione o non ha percepito alcuna mensilità del sussidio nel corso dell’anno. In questi casi è possibile presentare una nuova domanda per il reddito di cittadinanza secondo le consuete modalità e il sussidio sarà erogato in accordo alla normativa attuale.

Pertanto, se all’interno del nucleo beneficiario non sono presenti minori, persone disabili oppure over 60, la somma sarà concessa per massimo 7 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre.

In caso di domanda effettuata ad agosto, ad esempio, si riceverà il reddito di cittadinanza da settembre e fino alla fine dell’anno.

Non possono presentare la domanda, invece, tutti i percettori a cui si applica la riduzione del periodo di fruizione se la scadenza dei 18 mesi di fruizione continuativa, iniziata nel 2022, cade dopo il 31 luglio 2023. In questo caso la prestazione viene sospesa in tale data, come successo a tutte le persone che hanno ricevuto la comunicazione dall’INPS. Dal 1° settembre sarà possibile accedere al nuovo supporto per la formazione e il lavoro.

Se la fruizione continuativa dei 18 mesi viene completata prima del 31 luglio 2023 sarà possibile presentare una nuova domanda, dopo il mese di sospensione previsto dalla normativa, per il riconoscimento di ulteriori 7 mensilità, tenendo però conto di quelle già fruite nell’anno in corso. Quindi, ad esempio, se un beneficiario ha ricevuto nel 2023 due mensilità potrà riceverne con un rinnovo solo altre cinque.

Come si legge anche nelle FAQ messe a disposizione dal Ministero del Lavoro, il limite di 7 mensilità non si applica ai nuclei familiari con minori, disabili e over 60 e a chi è stato preso in carica dai servizi sociali perché non attivabile al lavoro, i quali lo ricevono fino alla fine dell’anno, anche presentando nuova domanda o una richiesta di rinnovo in caso di scadenza dei 18 mesi di fruizione nel corso del 2023.

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