Nel pacchetto stipendi della Manovra 2026, disponibile ancora in versione di bozza, si va verso la detassazione degli straordinari in busta paga legati a lavoro notturno, festivo, in turni. Si confermano regole specifiche per il turismo

Tra le novità della Manovra 2026, disponibile ancora in versione di bozza, si fa largo la detassazione degli straordinari, un obiettivo già previsto dalla riforma fiscale. Nessuna novità, invece, si prospetta sulle tredicesime.
Su alcune voci della busta paga il prossimo anno non si pagherà l’IRPEF, ma una flat tax: è il caso degli aumenti che derivano dai rinnovi contrattuali (con aliquota del 5 per cento) ma anche di maggiorazioni e indennità che derivano dal lavoro nei giorni festivi o di riposo, notturno o in turni, che scontano una tassazione del 15 per cento.
Regole specifiche saranno previste per il settore turistico fino a fine settembre 2026 con la conferma del trattamento integrativo.
Manovra 2026: verso la detassazione di straordinari, regole ad hoc per il turismo
La detassazione inserita nella bozza della Manovra 2026, però, non sarà ad ampio raggio.
La flat tax del 15 per cento, che si applicherà su specifiche voci extra della busta paga, si fermerà a 1.500 euro e riguarderà soltanto coloro che hanno un reddito da lavoro fino a 40.000 euro.
Entro questo limite sugli importi non si pagherà l’IRPEF né le relative addizionali regionali e comunali, ma una imposta sostitutiva più leggera.
Sebbene la novità si ispiri alla riforma fiscale, i primi testi del DDL Bilancio in circolazione non hanno una lunga gittata ma si fermano al 2026.
Dal punto di vista operativo, non servirà presentare alcuna domanda per detassare gli straordinari, ma sarà il datore di lavoro ad applicare automaticamente la flat tax, verificando che nel 2025 non sia stata superata la soglia reddituale fissata per l’accesso all’agevolazione.
Più nel dettaglio per il 2026 è prevista una tassazione del 15 per cento sulle somme fino a 1.500 euro corrisposte sotto forma di maggiorazioni e indennità regolate dai contratti collettivi nazionali per:
- lavoro notturno;
- lavoro nei giorni festivi o di riposo settimanale;
- lavoro in turni.
Manovra 2026: verso la detassazione di straordinari e non solo, regole ad hoc per il turismo
Dalla detassazione che si applica in generale a lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato sono esclusi coloro che operano nel settore turistico-alberghiero per cui si conferma il trattamento integrativo già previsto in passato.
In particolare si prevede, fino al 30 settembre 2026, un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte per lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi.
L’agevolazione riguarda chi opera nel turismo ma anche chi lavora presso bar e ristoranti.
Anche in questo caso il limite di reddito da rispettare è fissato a 40.000 euro. Diversamente dalla flat tax, invece, il bonus turismo non è automatico ma deve essere espressamente richiesto dal lavoratore o dalla lavoratrice.
Tra conferme e novità, in ogni caso, per tutti i dettagli sulle misure in arrivo per il 2026 sarà necessario seguire l’iter di approvazione della Manovra 2026.
Si parte dal disegno di legge di Bilancio messo a punto dal Governo per arrivare, dopo la discussione in Parlamento, all’approvazione definitiva del testo da parte di Camera e Senato entro il 31 dicembre.
Novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026 | Platea | Limite di reddito | Limite all’applicazione |
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Detassazione straordinari (lavoro notturno, festivo, riposo e turni) con flat tax al 15 per cento | Dipendenti settore privato | 40.000 euro | 1.500 euro |
Trattamento integrativo notturno e straordinari nei giorni festivi | Dipendenti settore turistico-alberghiero | 40.000 euro | - |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Manovra 2026: verso la detassazione degli straordinari