Detrazione spese assistenza anziani e disabili modello 730/2023: istruzioni, importi e deduzioni colf e badanti

Francesco Rodorigo - Modello 730

Come ogni anno nel modello 730/2023 è possibile includere la detrazione delle spese di assistenza alle persone anziane o disabili e la deduzione per i contributi di colf e badanti. I costi sostenuti nel 2022 danno diritto a uno sconto IRPEF del 19 per cento. I requisiti e i limiti da rispettare nelle istruzioni dell'Agenzia delle Entrate

Detrazione spese assistenza anziani e disabili modello 730/2023: istruzioni, importi e deduzioni colf e badanti

Quando si ha diritto alla detrazione prevista per le spese di assistenza ad anziani e disabili con il modello 730/2023?

Nel rispetto di specifici requisiti e limiti di reddito, sono diversi i costi sostenuti nel corso del 2022 che danno diritto ad uno sconto IRPEF del 19 per cento.

Alcune voci, poi, permettono di beneficiare anche di deduzioni, in questo modo scende il valore dei redditi su cui bisogna calcolare le somme dovute.

Considerando, dunque, questa distinzione, il modello 730/2023 va compilato seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e inviato entro la scadenza del 2 ottobre.

Detrazione spese assistenza anziani e disabili modello 730/2023: istruzioni, importi e deduzioni colf e badanti

Prima di analizzare nel dettaglio le regole da rispettare per l’inserimento delle spese di assistenza per anziani e disabili nel modello 730/2023, è utile fare una panoramica sulle diverse agevolazioni a cui è possibile accedere, detrazioni e deduzioni.

La detrazione, uno sconto IRPEF pari al 19 per cento, si può ottenere per:

  • spese mediche sostenute nel 2022: dalla degenza in ospedale ai farmaci, passando per le visite specialistiche;
  • spese per gli addetti all’assistenza personale per persone non autosufficienti, comprese le rette per le case di riposo, per un importo massimo di 2.100 euro per contribuenti solo se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro.

La deduzione, invece, permette di sottrarre le spese al reddito complessivo per:

  • spese mediche di assistenza specifica per persone con disabilità;
  • contributi versati per colf e badanti, addetti ai servizi domestici e familiari.

I contribuenti che nel corso del 2022 si sono fatti carico di spese per l’assistenza di anziani e disabili, quindi, possono beneficiare di diverse agevolazioni purché rispettino determinati requisiti.

Ad esempio, la detrazione relativa alle spese sanitarie è destinata ai contribuenti e non è legata alle condizioni di fragilità della persona, mentre per lo sconto IRPEF, che riguarda l’assistenza personale, è necessaria la condizione di non autosufficienza.

Inoltre, mentre la deduzione dei contributi per colf e badanti non ha vincoli particolari, quella per i costi di assistenza specifica è legata alla condizione di disabilità.

Bisogna sottolineare, inoltre, che dal 2020 sono escluse dalle detrazioni le spese con pagamenti in contanti, ad eccezione di alcuni costi relativi alla salute:

  • acquisto di medicinali;
  • dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Detrazione spese sanitarie per l’assistenza di anziani e disabili nel modello 730/2023

Per quanto riguarda le detrazioni di cui è possibile beneficiare tramite il modello 730/2023 bisogna specificare che è possibile inserire le spese mediche e sanitarie solo se queste superano la cosiddetta franchigia dei 129,11 euro.

Il valore della detrazione IRPEF, infatti, si calcola a partire da questo importo.

Nella somma dei costi sostenuti nel 2022, che vanno esposti nel quadro E del modello, è possibile considerare una lunga lista di voci:

  • prestazioni chirurgiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
  • ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere indicate in maniera separata nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
  • acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
  • spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna), ma dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE;
  • spese relative al trapianto di organi;
  • importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.

Inoltre, possono essere incluse nella lista delle voci da considerare anche le seguenti tipologie di spesa:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa (per es. fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia ecc.);
  • prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
  • prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale;
  • importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.

Le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali appena elencate possono essere detratte anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento che attesta la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario.

In caso di disabilità riconosciuta si ha diritto allo sconto IRPEF anche per le spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento e per sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone con disabilità.

Detrazione spese assistenza anziani e disabili nel modello 730/2023: requisiti, limiti, importi

Tramite il modello 730/2023 è possibile anche beneficiare di una detrazione più specifica, quella per le per le spese che riguardano gli addetti all’assistenza personale per persone non autosufficienti.

La detrazione spetta fino a un importo massimo di 2.100 euro per ogni contribuente e nel limite di reddito complessivo che non deve essere superiore ai 40.000 euro.

Anche per questa tipologia di spese vige l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti.

Si ha diritto all’agevolazione i seguenti costi:

La detrazione, invece, non spetta per:

  • le spese sostenute per i lavoratori domestici (colf) che hanno un inquadramento contrattuale diverso dagli addetti all’assistenza personale;
  • i contributi previdenziali a cui si applica, invece, la deduzione.

Come detto in apertura, lo sconto IRPEF del 19 per cento si applica solamente in presenza della condizione di non autosufficienza della persona interessata.

Le persone non autosufficienti sono coloro che hanno bisogno di sorveglianza continua o che non sono in grado di gestire in autonomia atti di vita quotidiana:

  • assumere alimenti;
  • espletare le funzioni fisiologiche;
  • provvedere all’igiene personale;
  • deambulare;
  • indossare gli indumenti.

Nella circolare n. 7 del 25 giugno 2021, l’Agenzia delle Entrate specifica:

“Lo stato di non autosufficienza deve derivare da una patologia e deve risultare da certificazione medica, non può essere quindi riferito ai bambini quando la non autosufficienza non si ricollega all’esistenza di patologie.”

Modello 730/2023: non solo detrazione per le spese di assistenza anziani e disabili, ma anche deduzioni

Con il modello 730/2023, oltre alla detrazione delle spese sostenute per l’assistenza di persone non autosufficienti, è possibile beneficiare anche della deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari, come ad esempio, colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane.

In questo caso l’importo massimo deducibile è pari a 1.549,37 euro.

L’Agenzia delle Entrate specifica:

“Rientrano nell’ambito applicativo dell’agevolazione anche i contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite un’agenzia interinale e rimborsati all’agenzia medesima, se quest’ultima rilascia una certificazione attestante gli importi pagati, gli estremi anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento (utilizzatore) e del lavoratore.”

Per accedere all’agevolazione bisogna avere cura di conservare i documenti descritti in tabella.

Spese di assistenza per anziani e disabili nel modello 730/2023: la deduzione per persone con disabilità

Restando in tema di deduzioni nel modello 730/2023, è possibile ridurre il valore complessivo del reddito anche inserendo le spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità.

La condizione per accedere a questa agevolazione è che la disabilità sia riconosciuta dalla Commissione medica, istituita ai sensi dell’articolo 4 della Legge numero 104 del 1992, o da altre commissioni mediche pubbliche che hanno l’incarico di certificare l’invalidità civile, di lavoro o di guerra.

Pertanto, per beneficiare della deduzione le persone che beneficiano delle cure devono avere una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva che causa difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e determina un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

Inoltre, le spese possono essere dedotte solo se sostenute per i seguenti familiari, anche se non risultano fiscalmente a carico:

  • coniuge;
  • generi e nuore;
  • figli, compresi quelli adottivi;
  • suoceri e suocere;
  • discendenti dei figli;
  • fratelli e sorelle (anche unilaterali);
  • genitori (compresi quelli adottivi);
  • nonni e nonne.

I costi sostenuti vanno inseriti nel rigo E25 della Sezione II - Spese e oneri per i quali spetta la deduzione dal reddito complessivo.

Le regole generali da considerare, dalla necessità della prescrizione al calcolo delle spese agevolabili in caso di ricovero in un istituto di assistenza, sono le stesse valide per la detrazione accessibile per la generalità delle spese mediche e sanitarie.

Di seguito un riepilogo di documenti da conservare per le diverse tipologie di spese.

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