Decreto Reclutamento: l’ok del Senato, si va verso l’approvazione della Camera

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Ok del Senato per la conversione in legge del Decreto n. 80/2021, si va verso l'approvazione della Camera. Nel provvedimento si delinea un Portale del Reclutamento con diverse corsie d'accesso: assunzioni a tempo determinato di tecnici e di personale di alta specializzazione per l'applicazione dei progetti del PNRR e collaborazioni libero-professionali.

Decreto Reclutamento: l'ok del Senato, si va verso l'approvazione della Camera

Il Senato ha approvato il 30 luglio a larga maggioranza il cosiddetto Decreto Reclutamento, DL numero 80/2021, recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del PNRR e per l’efficienza della giustizia.

Ora la parola per l’approvazione definitiva passa alla Camera dei Deputati che dovrà convertire il decreto in legge entro l’8 agosto, pena la sua decadenza.

“Alle amministrazioni, centrali e locali garantiamo un ampio ventaglio di procedure per assumere rapidamente i profili necessari a realizzare i progetti del PNRR: contratti di apprendistato per i più giovani; concorsi rapidi e digitali per i contratti a tempo determinato; procedure trasparenti e rigorose per gli incarichi ai professionisti; corsie dedicate alle figure ad alta specializzazione, ossia chi possiede un dottorato, un master o un’esperienza almeno triennale in organismi italiani, internazionali e dell’Unione europea”.

Ha commentato il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

Il decreto prevede anche l’adozione di un Piano integrato di attività e organizzazione nella PA che ogni amministrazione è tenuta a presentare entro il 31 gennaio di ogni anno e che riguarderà diversi tipi di processi di innovazione organizzativa: piani della performance, del lavoro agile, della parità di genere, dell’anticorruzione.

Guardiamo, però, più da vicino i nuovi canali di reclutamento della pubblica amministrazione previsti dal decreto.

Alte specializzazioni, professionisti, assunzioni a TD: le corsie del Decreto Reclutamento

Il Decreto Reclutamento è stato pensato per disegnare una nuova pubblica amministrazione più rapida, meno vincolata da pastoie burocratiche e aperta alle nuove tecnologie. Ma nell’immediato questa nuova PA ha soprattutto il compito dell’applicazione rapida dei progetti del PNRR.

Per raggiungere questo obiettivo entro i prossimi cinque anni le amministrazioni pubbliche si potranno avvalere di nuove assunzioni a tempo determinato di figure tecniche di cui al momento sono prive, di collaborazioni libero-professionali e di figure di alta specializzazione.

Così il luogo virtuale nel quale si incontreranno la domanda e l’offerta di lavoro pubblico, il Portale del Reclutamento, si comporrà di tre corsie di accesso:

  • una riguarderà i concorsi pubblici sia ordinari, sia straordinari legati all’applicazione dei progetti del Recovery Plan. In quest’area del portale sarà possibile visionare da parte dei cittadini i bandi disponibili al momento. Ricordiamo però che per quel che riguarda i progetti del PNRR le assunzioni saranno sempre a tempo determinato, sebbene il decreto preveda una riserva pari al 40 per cento di posti nei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni a favore di coloro che abbiano svolto incarichi per almeno 36 mesi nell’ambito dei progetti del Recovery;
  • una seconda opportunità è rappresentata dalle collaborazioni libero-professionali. Le amministrazioni possono rivolgersi a costoro inserendoli in appositi elenchi articolati in sezioni diverse per professione. La selezione avverrà con la convocazione per un colloquio di almeno quattro professionisti. Le PA hanno l’obbligo di pubblicare sul proprio sito tutte le fasi della procedura selettiva. La Funzione Pubblica, peraltro, ha già attivato un’intesa con ProfessioniItaliane per la creazione di piattaforme digitali anagrafiche per l’individuazione dei profili e anche con il portale LinkedIn;
  • la terza corsia è infine rappresentata dalle figure di alta specializzazione che verranno comunque assunte a tempo determinato, ma dovranno possedere un dottorato di ricerca o un master universitario di secondo livello oppure anche la sola laurea magistrale o specialistica, integrate però da esperienze qualificate e continuative di lavoro subordinato di almeno tre anni in organismi nazionali, internazionali e dell’UE. Per questo tipo di personale ci sarà una procedura di selezione con valutazione dei titoli e una prova scritta: ne scaturirà una graduatoria dalla quale le amministrazioni potranno assumere direttamente.

Decreto Reclutamento, le misure per incentivare la mobilità e le possibili criticità

Il decreto approvato dal Senato contiene anche misure di facilitazione della mobilità verticale per valorizzare competenze tecniche e manageriali del personale interno della PA con specifici percorsi di crescita.

Inoltre, sono previste modifiche alla Legge di bilancio 2021 per quanto concerne il famoso “Concorso Sudche non ha avuto il successo sperato.

In questo caso, il decreto per la selezione dei 2.800 tecnici da destinare alle amministrazioni del Mezzogiorno prevede di inserire anche il criterio dell’“adeguato titolo di studio coerente con i profili da selezionare” e non più solo quello delle “correlate professionalità” richiesto in precedenza e che aveva ristretto la selezione al solo personale con esperienza, determinando il fallimento del concorso. In effetti, questo tipo di lavoratori sono già fortemente richiesti dalle aziende private che li assumono a tempo indeterminato.

Tuttavia, non viene rimosso proprio il vincolo del tempo determinato (come per tutte le assunzioni in ambito PNRR), il che produrrà l’accesso di nuovi candidati certamente, ma comunque privi di esperienza professionale, mentre le amministrazioni pubbliche soprattutto meridionali avrebbero una gran necessità di personale tecnico qualificato.

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