Dal TFR al trattamento accessorio: le novità della Legge di Bilancio 2026 per gli statali

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Il disegno di Legge di Bilancio 2026 prevede diverse novità per i dipendenti pubblici, dall'anticipo del TFR alla detassazione del trattamento accessorio

Dal TFR al trattamento accessorio: le novità della Legge di Bilancio 2026 per gli statali

TRF, trattamento accessorio, controlli e non solo. Dalla prima bozza del disegno di Legge di Bilancio 2026 emergono diverse novità per i dipendenti statali.

Tra gli interventi previsti c’è la norma che riduce i tempi per la liquidazione del TFR, il trattamento di fine rapporto, ma anche la misura che prevede una detassazione del trattamento accessorio.

Previste, inoltre, nuove assunzioni, in particolare nella sanità, ma anche personale del corpo di Polizia penitenziaria e magistrati ordinari.

In ottica di controlli, si dispone la possibilità per l’INPS di avvalersi di medici militari per verificare la sussistenza delle condizioni che permettono la fruizione dei benefici della legge 104.

Dubbi, invece, sul salario accessorio per i Comuni. La misura annunciata non è presente nella bozza del testo.

Dal TFR al trattamento accessorio: le novità della Legge di Bilancio 2026 per gli statali

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, il disegno di Legge di Bilancio 2026 sta per cominciare l’iter parlamentare per il via libera definitivo.

Tra le novità annunciate, nella versione bollinata del testo trovano spazio anche alcuni interventi specifici per la pubblica amministrazione e i dipendenti statali, a partire dalla liquidazione del TFR.

Si prevede, infatti, una riduzione dei tempi per il pagamento del trattamento di fine rapporto nel pubblico impiego, con il termine attuale di 12 mesi che passerebbe a 9 mesi (DL n. 79/1997, articolo 3, comma 2).

La novità, però, sarebbe applicata a partire dal 2027 e con riferimento ai lavoratori e alle lavoratrici che maturano i requisiti per il pensionamento dopo tale data.

Novità anche per il trattamento accessorio (straordinari, indennità ecc.) dei dipendenti pubblici. Si prevede una detassazione per le somme fino a 800 euro.

Nello specifico, si legge nel testo, nel 2026 ai compensi per il trattamento economico accessorio, comprese le indennità di natura fissa e continuativa degli statali (non dirigenti) si applica un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 15 per cento.

Questa imposta sostitutiva si applica nel limite di 800 euro e solo per i dipendenti con redditi fino a 50.000 euro.

Per effetto delle tante variabili che pesano sul calcolo dell’imposta (compreso il nuovo taglio previsto per il 2026) la nuova flat tax, secondo l’analisi del Sole24Ore, non porterebbe alcun vantaggio ai redditi fino a 16.000 euro. Nella fascia tra i 16.000 e i 28.000 euro, invece, gli sconti oscillerebbero fra i 7 e i 12 euro al mese, per salire a 19/28 euro al mese per la fascia tra 28.000 e 50.000 euro.

Le novità non si applicano al personale delle forze di polizia e delle forze armate (che già beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dall’articolo 45, comma 2, del Dlgs n. 95/2017), mentre si applica al personale dipendente dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale.

Nuove assunzioni e turnover

In attesa di dettagli in merito ai rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, in particolare per quanto riguarda gli enti locali, la Legge di Bilancio autorizza anche nuove assunzioni. Per il Corpo di polizia penitenziaria sono previste 500 nuove assunzioni per il 2026, poi 1000 nel 2027 e altre 500 per il 2028.

Previsto anche il potenziamento dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo”, della CONSOB, dell’ISTAT, del Comitato nazionale per la bioetica (CNB) e del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV).

La Manovra poi autorizza il Ministero della Giustizia, nel biennio 2026-2027, ad assumere 718 magistrati ordinari vincitori di concorsi già banditi alla data di entrata in vigore della legge.

Novità in materia di turnover anche per i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Dalla Manovra arrivano poi 2,4 miliardi per la sanità. Risorse che saranno impiegate anche per assumere medici e infermieri, circa 7000 (6.300 infermieri e circa 1.000 medici). Ulteriori assunzioni dovrebbero arrivare poi reperendo risorse dai bilanci delle regioni.

Nuovi controlli per chi ha la 104

Dal disegno di Legge di Bilancio 2026 arriva anche una stretta sui controlli, per contrastare l’uso irregolare dei benefici della Legge 104.

Si prevede, in particolare, una “chiamata a raccolta” per tutto il personale medico alle dipendenze dello Stato, compresi i medici della sanità militare, che potranno essere coinvolti dall’INPS nella verifica dei requisiti per la fruizione dei benefici della Legge 104 da parte dei dipendenti pubblici.

A partire dal 1° gennaio, quindi, l’INPS potrà avvalersi del supporto del personale di ASL, aziende ospedaliere, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN così come dei medici della sanità militare.

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