Dalle anticipazioni sul decreto Lavoro a quelle sulla rottamazione delle cartelle: una settimana di attesa

Tommaso Gavi - Fisco

Molte le anticipazioni di Fisco e di Lavoro che si sono susseguite nella settimana compresa tra il 24 e il 28 aprile 2023. La maggior parte relative al decreto Lavoro 2023, atteso in CdM il 1° maggio. Si attendono anche la norma per il rinvio delle scadenze della rottamazione delle cartelle e la messa a disposizione del modello 730/2023 precompilato

Dalle anticipazioni sul decreto Lavoro a quelle sulla rottamazione delle cartelle: una settimana di attesa

Quella tra il 24 e il 28 aprile 2023 è una settimana di attesa di novità imminenti.

Si attende infatti la norma che preveda la proroga della scadenza della rottamazione delle cartelle, al momento soltanto annunciata con un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Si attende l’approvazione del decreto Lavoro 2023, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri il prossimo 1° maggio, nonostante il percorso travagliato in Parlamento della risoluzione per lo scostamento di bilancio.

Si attende inoltre l’avvio della stagione dichiarativa, che verrà inaugurato dalla messa a disposizione del modello 730/2023 precompilato a partire dal prossimo 2 maggio.

Molte anticipazioni e tanta attesa per la prossima settimana, tra le notizie di Fisco e di Lavoro che si sono susseguite.

Decreto Lavoro 2023, le anticipazioni sulle misure che saranno approvate

Sono molte le misure attese che dovrebbero trovare spazio nel decreto Lavoro 2023, il provvedimento del Governo che arriverà sul tavolo del Consiglio dei Ministri il prossimo 1° maggio 2023.

Molti saranno i provvedimenti in materia di lavoro, a partire dagli strumenti che sostituiranno il reddito di cittadinanza. E ancora, bonus assunzione e misure per le famiglie, quali l’aumento per l’assegno unico.

Attesa anche per il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio bassi, i cui dettagli non sono ancora stati confermati. Attesa anche per l’incremento della soglia dei fringe benefit ma solamente per i lavoratori dipendenti con figli.

Mentre continua il dibattito sulle misure da adottare, una cosa certa c’è stata: lo scorso 27 aprile non è stata raggiunta la maggioranza assoluta alla Camera, necessaria per far passare la risoluzione per lo scostamento di bilancio previsto dal DEF per sbloccare le risorse necessarie agli interventi del Governo.

Uno scivolone che è durato appena un giorno, in quanto l’approvazione parlamentare, di Camera e Senato, è arrivata il giorno successivo. Un episodio che però ha messo a rischio la tabella di marcia ipotizzata dal Governo.

Si attende di vedere nero su bianco le misure che saranno messe in campo, dall’assegno di inclusione in sostituzione del reddito di cittadinanza, agli interventi sul taglio del cuneo fiscale e sui fringe benefit, passando per le misure per l’occupazione e in favore delle famiglie.

Non resta che attendere gli sviluppi e i dettagli sui prossimi interventi.

Rottamazione delle cartelle, dopo il comunicato-legge si attende ancora

È passata poco più di una settimana dalla pubblicazione del comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 21 aprile scorso, che anticipava la proroga per le scadenze della rottamazione delle cartelle.

Sebbene il rinvio sia stato anticipato da una fonte istituzionale, sicuramente autorevole, ancora non sono stati approvati provvedimenti o norme che dispongano in tal senso.

Le modifiche anticipate dal MEF sono riportate nella tabella riassuntiva.

Adempimento Vecchia scadenza Nuova scadenza
Presentazione della domanda di adesione 30 aprile 2023 30 giugno 2023
Conferma ADER con le somme da versare 30 giugno 2023 30 settembre 2023
Scadenza prima o unica rata 31 luglio 2023 31 ottobre 2023

Si prospetta quindi un rinvio di due mesi per la presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata e di tre mesi sul pagamento della prima rata o dell’unica soluzione.

Tuttavia, a distanza di oltre una settimana, la scadenza tutt’ora in vigore si avvicina e le norme tardano ad arrivare. Anche in questo caso, a ridosso della scadenza, sarà sufficiente un “comunicato-legge”?

Così come per le norme relative al lavoro, si attende di vedere nero su bianco la misura per spostare in avanti le scadenze.

Modello 730/2023 precompilato in arrivo

Si dovrà attendere, ancora per poco, per l’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi 2023.

Dal 2 maggio i contribuenti e gli intermediari abilitati potranno avere accesso al modello 730/2023 precompilato.

Da tale data si potranno quindi consultare i dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Sarà necessaria un’ulteriore settimana abbondante di attesa per la modifica e l’invio dei dati, che sarà possibile a partire dal prossimo 11 maggio.

Da tale data si potrà procedere con l’invio telematico, direttamente o tramite intermediari abilitati. La scadenza per la trasmissione della dichiarazione dei redditi è fissata al 2 ottobre 2023, tuttavia prima si inoltra il modello e prima verranno erogati i rimborsi.

Come anticipato dall’Agenzia delle Entrate, sono davvero molti i dati che sono confluiti, nel complesso nei dichiarativi precompilati: circa 1,3 miliardi.

Tante inoltre le novità relative al periodo d’imposta 2022 che hanno richiesto le modifiche del modello, dalla rimodulazione di aliquote e scaglioni dell’IRPEF alle modifiche in tema di detrazioni.

Tante, infine, le agevolazioni che potranno entrare all’interno del nuovo modello.

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