Oltre all'errore ammesso ufficialmente ce ne sarebbe un altro altrettanto grave e in questi ultimi giorni diversi candidati hanno annunciato sui social una pioggia di pec e ricorsi
La scorsa settimana abbiamo pubblicato la notizia - segnalata alla nostra redazione da due segnalazioni di due diversi candidati - di un grave errore registratosi durante l’ultimo concorso pubblico per l’Agenzia delle Entrate.
Il giorno successivo l’Agenzia delle Entrate ha prontamente riconosciuto l’errore, comunicando mediante un avviso rivolto ai candidati che si sarebbe eseguita una correzione dei soli questionari relativi ai candidati della sessione del 31 ottobre 2025 – ore 9.30, secondo la griglia di correzione esatta. Per poi pubblicare gli esiti.
In relazione alla stessa prova scritta sono purtroppo pervenute alla nostra redazione diverse ed ulteriori segnalazioni di errori e anomalie.
Dopo aver approfondito tutte queste segnalazioni abbiamo deciso di pubblicarne due, una di merito e l’altra di metodo.
Partiamo da un altro errore di merito. Ai candidati è stato sottoposto, tra gli altri, anche il seguente quesito:
“Le deliberazioni assembleari invalide possono essere impugnate:
- Dall’amministratore di condominio;
- Da tutti i condomini;
- Dai condomini assenti o dissenzienti.”
In fase di correzione, è stata ritenuta corretta l’opzione “Dai condomini assenti o dissenzienti”, considerando errata l’opzione “Da tutti i condomini.”
Al riguardo, si precisa che il termine “invalide” è ampio e può riferirsi a differenti categorie di invalidità, sia alle delibere nulle che a quelle annullabili.
La Giurisprudenza costante (Cass. SS.UU. n. 9839/2021; Cass. SS.UU. n. 4806/2005), in relazione al concetto di “delibere invalide”, distingue chiaramente tra le due categorie:
- Delibere nulle, impugnabili, in ogni tempo, da chiunque vi abbia un interesse;
- Delibere annullabili, che possono essere impugnate da condomini assenti, dissenzienti o astenuti, entro 30 gg.
Nella domanda in questione è stato utilizzato il concetto generico di “invalide”, e, quindi, entrambe le opzioni di risposta, “Dai condomini assenti o dissenzienti.” e “Da tutti i condomini.”, risultano corrette, in quanto il quesito è stato formulato in modo ambiguo e fuorviante, non permettendo di formulare una scelta univoca.
Inoltre, il quesito non cita l’art. 1137, co.2, cc., in modo da circoscrivere la scelta verso un’unica risposta.
In ogni caso, fermo restando quanto finora esposto, si segnala anche l’incompletezza della risposta ritenuta corretta: l’art.1137, co. 2, c.c. prevede che possono impegnare le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio “ogni condomino assente, dissenziente o astenuto”.
La risposta indicata come corretta omette completamente la categoria degli astenuti, risultando così non conforme al testo normativo.
La seconda segnalazione che abbiamo deciso di pubblicare è di metodo e procedura di svolgimento, e ci è stata segnalata da cinque candidati, che ci hanno scritto tra lo scorso 6 novembre e questa mattina. Abbiamo poi contattato altri cinque candidati, che a loro volta ci avevano scritto nei giorni precedenti per altre segnalazioni, e anche loro ci hanno confermato quanto segue.
Durante la prova ci sarebbe stata una interruzione di circa cinque minuti (utilizziamo volutamente il condizionale perché stiamo ancora raccogliendo le testimonianze delle partecipanti e dei partecipanti).
L’interruzione sarebbe stata causata al fine di segnalare ai candidati un refuso di stampa su una delle domande del questionario. Questi cinque minuti non sarebbero poi mai stati recuperati, nonostante pesino parecchio nell’ambito di una prova che ha una durata di 75 minuti per 75 quesiti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ancora errori e polemiche sul concorso dell’Agenzia delle Entrate