Colf e badanti, con la Legge di Bilancio 2024 parte l’operazione anti-evasione

Colf e badanti, operazione anti evasione nella Legge di Bilancio 2024. Nella bozza del disegno di legge trova spazio una norma che, dall'incrocio delle banche dati di Agenzia delle Entrate e INPS, consentirà di individuare le ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi

Colf e badanti, con la Legge di Bilancio 2024 parte l'operazione anti-evasione

Colf e badanti, al via l’operazione per contrastare l’evasione fiscale.

Nella Legge di Bilancio 2024 spunta una norma volta ad individuare le ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.

La novità è contenuta nella bozza del disegno di legge approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre.

L’incrocio delle banche dati consentirà di individuare i casi in cui, pur in presenza di contributi INPS versati dai datori di lavoro domestico, non risulta inviata la dichiarazione dei redditi.

L’obiettivo è contrastare il fenomeno dell’omesso versamento delle imposte, che registra numeri elevati per quel che riguarda questo specifico comparto.

Colf e badanti, con la Legge di Bilancio 2024 parte l’operazione anti-evasione

Diventeranno pienamente interoperabili le banche dati di Agenzia delle Entrate e INPS, con il fine di contrastare l’evasione nel settore nel settore del lavoro domestico.

Questa la novità prevista nella bozza del disegno di Legge di Bilancio 2024 e, per favorire l’adempimento spontaneo, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti le informazioni acquisite, che verranno altresì utilizzate anche per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Tra le misure volte a contrastare l’evasione fiscale è destinata quindi ad approdare una norma specifica rivolta a colf e badanti, che in particolare dovrebbe puntare ad individuare i collaboratori domestici per i quali, pur essendo stati versati contributi INPS, non risulta presentata una dichiarazione dei redditi.

Si va quindi verso l’avvio di un’operazione di compliance che vedrà impegnati INPS e Agenzia delle Entrate e che nasce dai dati certificati dalla NaDEF 2023.

La Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva evidenzia come su un totale di 34 miliardi di base imponibile non dichiarata nell’ambito del lavoro dipendente, una quota pari a quasi 8 miliardi è ascrivibile al lavoro domestico, per un totale pari a 1 miliardo circa di evasione IRPEF.

La Legge di Bilancio 2024 punta quindi a recuperare questa somma, indirizzando una nuova stagione di controlli contro l’evasione fiscale nei confronti di colf e badanti che, pur essendone obbligati, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi.

Tra le novità arriva anche un’attività di analisi del rischio evasione nell’ambito del lavoro domestico: la bozza prevede che Agenzia delle Entrate e INPS effettuino nuovi controlli anche sui dati retributivi e contributivi, anche comunicati in fase di assunzione. L’obiettivo, oltre al contrasto alle irregolarità, è di realizzare interventi per la corretta ricostituzione delle posizioni reddituali e contributive nell’ambito del lavoro domestico.

Colf e badanti, perché è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi

Le novità previste per colf e badanti, per le quali si resta in attese di conferme dal testo ufficiale del disegno di Legge di Bilancio 2024, si inseriscono in quelle che sono le particolarità del lavoro domestico sul fronte fiscale.

I datori di lavoro domestico non rivestono infatti la qualifica di sostituto d’imposta e quindi, a differenza di quanto avviene nella generalità dei rapporti di lavoro dipendente, sulla retribuzione erogata non sono applicate ritenute IRPEF.

La presentazione della dichiarazione dei redditi diventa quindi sempre obbligatoria per colf e badanti, proprio al fine di versare correttamente l’IRPEF dovuta sulla base delle retribuzioni erogate nel corso dell’anno.

La nuova stagione di controlli delineata dalla bozza del DDL di Bilancio 2024 incrocerà quindi i dati presenti nelle banche dati INPS, relative ai contratti di lavoro domestico stipulati e ai contributi versati, con quelli a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che, tramite l’archivio dell’Anagrafe tributaria, verificherà quando risulta o meno presentata una dichiarazione dei redditi.

Il tutto ai fini della predisposizione delle ormai note lettere di compliance, ossia inviti all’adempimento spontaneo rivolti a colf e badanti. L’obiettivo è chiaro: con la Legge di Bilancio 2024 si punta a recuperare le imposte dovute ma non versate entro i termini previsti.

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