In arrivo un aiuto contro la povertà energetica per le famiglie vulnerabili che vivono nelle case popolari. Nel Piano Sociale per il Clima debutta la Esco card, strumento innovativo di incentivazione

Piano Sociale per il Clima, in campo una nuova agevolazione innovativa per chi vive in case popolari.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato la Esco Card, una misura pensata per supportare le famiglie vulnerabili residenti negli edifici di edilizia residenziale pubblica (ERP).
Si tratta di uno strumento che consentirà di beneficiare di una quota del risparmio energetico conseguito per effetto dei lavori eseguiti dalle Esco. L’importo potrà essere utilizzato per pagare le bollette e per l’acquisto di elettrodomestici.
L’obiettivo è duplice: incentivare l’efficientamento energetico degli alloggi popolari e, allo stesso tempo, garantire un beneficio diretto a chi li abita, sotto forma di credito da utilizzare per spese legate alla sostenibilità domestica.
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Un bonus per bollette ed elettrodomestici, cos’è la Esco card
Il progetto della Esco card emerge dalle schede messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Piano Sociale per il Clima, sul quale fino al 15 giugno è aperta la terza fase di consultazione pubblica, in vista della stesura definitiva e dell’invio alla Commissione Europea entro il 30 giugno.
Si tratta quindi di una misura che rientra nell’insieme di nuove agevolazioni e strumenti in campo per affrontare le sfide della transizione energetica, nell’ottica di conseguire gli obiettivi previsti dalla Direttiva Case Green, e non solo.
Stando alle informazioni ad oggi disponibili, per i residenti in alloggi popolari oggetto di riqualificazione energetica si va verso l’avvio di una forma innovativa di incentivazione.
L’Esco card consiste, nello specifico, in una carta prepagata destinata alle famiglie vulnerabili che vivono in edifici di edilizia residenziale pubblica sottoposti a interventi di riqualificazione energetica. Ma per capire come funziona, è importante chiarire il ruolo delle Energy Service Company, note con l’acronimo ESCo.
Le ESCo sono società specializzate in servizi energetici, si occupano della progettazione e realizzazione di interventi che migliorano l’efficienza energetica di edifici pubblici e privati.
Ad esempio, possono sostituire impianti di riscaldamento obsoleti, isolare le facciate o installare sistemi più performanti per la produzione di acqua calda.
Queste aziende operano secondo un modello particolare, ovvero anticipano i costi degli interventi, e poi recuperano l’investimento grazie al risparmio energetico ottenuto nel tempo, senza che l’ente pubblico debba sostenere una spesa iniziale.
Finora, l’intero risparmio economico generato veniva riconosciuto alla società realizzatrice per ammortizzare l’intervento.
La novità in campo cambia questo equilibrio, prevedendo che una parte del risparmio certificato sarà trasferito direttamente alle famiglie residenti, sotto forma di credito da spendere per sostenere i costi energetici della casa, come bollette o elettrodomestici efficienti.
Si tratta quindi di un modello di condivisione dei benefici, in cui l’efficienza energetica non porta vantaggi solo in termini ambientali o strutturali, ma si traduce anche in un supporto economico concreto per le famiglie più fragili.
Bollette, elettrodomestici, lampadine LED e non solo: cosa si potrà acquistare con la card del MASE
Il valore della Esco card sarà calcolato in base al risparmio energetico certificato conseguito sull’intero edificio, e poi suddiviso proporzionalmente tra le unità abitative. I fondi caricati sulla card potranno essere utilizzati per:
- Pagare le bollette dell’energia;
- Acquistare elettrodomestici ad alta efficienza;
- Comprare dispositivi per il risparmio energetico, come lampadine LED o pompe di calore portatili.
Si tratta di un incentivo indiretto, che punta a migliorare la qualità della vita di chi vive in condizioni di povertà energetica.
La Esco Card sarà disponibile solo per i residenti vulnerabili che vivono in edifici pubblici oggetto degli interventi previsti dal Piano Retrofitting energetico dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).
Restano esclusi, gli edifici che hanno già beneficiato di misure finanziate dal PNRR (M7) o altri fondi europei (FESR, ecc.), per evitare il cosiddetto double funding (finanziamento doppio).
Obiettivi di lungo periodo: attuazione del PSC per fasi e avvio dell’erogazione dal 2027
Il Piano predisposto dal MASE dovrà essere vagliato dalla Commissione UE e, in ogni caso, dal punto di vista temporale si tratta di un progetto di lungo respiro.
Nello specifico, entro la fine del 2026 è prevista la predisposizione del quadro normativo necessario per chiarire regole e criteri di accesso allo strumento.
L’erogazione della Esco Card è prevista tra il 2027 e il 2032. Sarà il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a coordinare l’attuazione della misura, eventualmente attraverso un soggetto gestore da individuare con un provvedimento ad hoc.
Il finanziamento della misura avverrà interamente con fondi europei, grazie alla dotazione italiana del Fondo Sociale per il Clima, senza costi diretti per le famiglie beneficiarie. Il tutto a patto che il piano predisposto dall’Italia venga approvato dalla Commissione UE.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Un bonus per pagare bollette ed elettrodomestici: verso l’Esco card per le case popolari