Bonus bollette, un focus sul caso delle spese in condominio

Tommaso Gavi - Imposte

Bonus bollette fino a 600 euro, possono rientrare tra le spese anche quelle relative alle utenze domestiche di un condominio, come chiarito dalla circolare 35 del 2022 dell'Agenzia delle Entrate. Dovranno essere calcolate le quote individuali delle spese condominiali.

Bonus bollette, un focus sul caso delle spese in condominio

Il bonus bollette fino a 600 euro può essere attribuito anche ai lavoratori dipendenti le cui spese siano legate a utenze domestiche intestate al condominio.

A chiarire l’aspetto legato all’innalzamento del tetto dei benefit per l’anno 2022 è la circolare numero 35 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 4 novembre scorso.

L’agevolazione si applica anche nel caso in cui le spese condominiali siano ripartite tra i condomini. Rientra inoltre il caso in cui le spese per le utenze siano intestate al proprietario dell’immobile, locatore dello stesso, nell’ipotesi di un affitto.

Tuttavia, a livello pratico, la quantificazione di tali spese non è facile, vista la possibile asincronia dei tempi di pagamento e di determinazione dei consumi.

Bonus bollette, necessaria l’attestazione delle spese condominiali pagate

Il bonus bollette, che può arrivare all’importo di 600 euro, può essere riconosciuto anche per il sostenimento di spese condominiali.

Il Decreto Aiuti bis, con l’articolo 12, ha innalzato il tetto massimo dei fringe benefits portandolo appunto a 600 euro.

Entro tale tetto le somme non sono “tassate” per il lavoratore e possono essere portate in deduzione dal datore di lavoro. Tuttavia, come specificato dalla circolare numero 35 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate:

“nel caso in cui, in sede di conguaglio, il valore dei beni o dei servizi prestati, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, risultino superiori al predetto limite, il datore di lavoro deve assoggettare a tassazione l’intero importo corrisposto, vale a dire anche la quota di valore inferiore al medesimo limite di euro 600.”

In altre parole, il superamento del limite determina l’imponibilità dell’intera somma, che sarà quindi “tassata”.

La stessa circolare ha chiarito gli aspetti legati a spese condominiali.

Nel documento di prassi si chiarisce che il perimetro applicativo delle regole sono ricomprese anche:

“le utenze per uso domestico intestate al condominio e ripartite fra i condomini e quelle per le quali, pur essendo le utenze intestate al proprietario dell’immobile (locatore), nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito analitico e non forfetario a carico del lavoratore (locatario) o dei propri coniuge e familiari.”

Viene quindi chiarito che anche le utenze domestiche intestate al condominio e oggetto di successiva ripartizione, come quelle per i consumi idrici e per il riscaldamento, possono dare diritto al bonus 600 euro.

Ricordiamo che l’agevolazione può essere attribuita a discrezione del datore di lavoro, il quale deve richiedere l’opportuna documentazione a riprova del pagamento delle spese.

Possono essere richieste, ad esempio, le fatture pagate o una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nel quale vengono indicati il numero e l’intestatario della fattura, la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e le modalità di pagamento.

La questione aperta riguarda la possibile asincronia tra i tempi del pagamento stesso e quelli della determinazione dei consumi.

Bonus bollette, gli adempimenti per gli amministratori di condominio

Per ottenere l’agevolazione deve essere prodotta un’autocertificazione da conservare in caso di controlli.

Tale documentazione deve contenere anche la prova delle spese pagate nel 2022 e entro il 12 gennaio 2023, purché riferite a consumi dell’anno in corso.

Nel caso in questione è l’amministratore di condominio che è chiamato a determinare l’imputazione delle spese condominiali e delle quote individuali, nel corso della gestione.

Su richiesta del soggetto che intende ottenere il bonus fino a 600 euro, infatti, l’amministratore di condominio deve produrre un’apposita attestazione.

Tuttavia, tale calcolo potrebbe non essere semplice perché spesso il pagamento delle bollette non ha gli stessi tempi dell’attribuzione dei consumi del singolo condomino.

Sarebbe quindi opportuno procedere alla lettura delle misure di acqua e riscaldamento entro la fine dell’anno, così da poter procedere per tempo alla determinazione degli importi.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network