Bonus 200 euro, quali partite IVA richiedono il pagamento all’INPS?

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Bonus 200 euro, quali partite IVA richiedono il pagamento all'INPS? Le risposte sono contenute nella circolare numero 103 del 26 settembre con cui l'Istituto concede il via libera alle domande, anche per l'integrazione di 150 euro prevista dal Decreto Aiuti. Dai requisiti alle modalità di presentazione delle istanze: tutte le istruzioni da seguire.

Bonus 200 euro, quali partite IVA richiedono il pagamento all'INPS?

Bonus 200 euro al via, quali partite IVA devono richiedere il pagamento all’INPS? Lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti e professioniste devono presentare la domanda per ottenere l’indennità una tantum contro il caro prezzi, ed eventualmente l’integrazione di 150 euro prevista dal Decreto Aiuti ter, alla gestione previdenziale di appartenenza.

Nella circolare numero 103 del 26 settembre 2022 una panoramica su tutti coloro che devono rivolgersi all’Istituto: dagli artigiani a coloro che hanno una doppia gestione.

Le domande possono essere presentate da oggi, 26 settembre, e fino alla scadenza del 30 novembre 2022.

Bonus 200 euro, quali partite IVA richiedono il pagamento all’INPS?

Dopo una lunghissima attesa, si parte con la possibilità di richiedere il pagamento del bonus 200 euro e dell’integrazione di 150 euro che spetta alle partite IVA con redditi fino a 20.000 euro nel 2021.

Come le casse di previdenza private, anche l’INPS con i canonici intoppi iniziali ha attivato la procedura per presentare la domanda online.

Le modalità per procedere sono state stabilite con il decreto interministeriale, attesissimo per avviare la macchina organizzativa, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 settembre dopo tre mesi di ritardo rispetto ai tempi stabiliti dall’articolo 33 del DL Aiuti.

Per le partite IVA che devono accedere al bonus 200 euro non esiste un unico canale di accesso, il percorso cambia in base alla gestione previdenziale di riferimento:

  • chi è iscritto all’INPS dovrà inviare all’Istituto la sua istanza;
  • chi, invece, è iscritto a una cassa previdenziale professionale dovrà rivolgersi all’ente di appartenenza.

A chiarire nel dettaglio chi sono i lavoratori e le lavoratrici che devono richiedere il pagamento all’INPS è la circolare numero 103 del 26 settembre con cui l’Istituto ha fornito le istruzioni da seguire per richiedere l’indennità, rientrano nella categoria le seguenti tipologie di beneficiari:

  • iscritti/e alla gestione speciale INPS degli artigiani;
  • iscritti/e alla gestione speciale INPS degli esercenti attività commerciali;
  • iscritti/e alla gestione speciale per i coltivatori diretti, per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • pescatori autonomi di cui alla legge n. 250/1958 iscritti all’INPS;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Nel testo, inoltre, si legge:

“Sono destinatari dell’indennità una tantum anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri”.

In caso di doppia iscrizione, a una cassa previdenziale privata e all’INPS, sarà sempre necessario inviare l’istanza all’Istituto.

Bonus 200 e 150 euro, come si richiede il pagamento all’INPS: le istruzioni per le partite IVA

Possono richiedere il pagamento del bonus 200 euro, ed eventualmente dell’integrazione di 150 euro, le partite IVA con i seguenti requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021, 20.000 euro per ricevere anche le somme aggiuntive del Decreto Aiuti ter;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non aver percepito l’indennità contro il caro prezzi in altra forma, in base a quanto stabilito dagli articoli 31 e 31 del DL n.50/2022.

Chi ha le carte in regola per presentare domanda all’INPS può utilizzare i seguenti canali:

  • servizio di Contact Center Multicanale, numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • Istituti di Patronato;
  • servizio online dedicato accessibile sul portale istituzionale al seguente percorso:
    • Prestazioni e servizi;
    • Servizi;
    • Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche.

Si accede alla procedura online tramite una delle credenziali ammesse:

  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Una volta all’interno del sistema, è necessario indicare la categoria di appartenenza:

  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 3 della legge 4 luglio 1959, n. 463;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 5 della legge 22 luglio 1966, n. 613;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, istituita ai sensi dell’articolo 6 della legge 26 ottobre 1957, n. 1047, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla predetta gestione;
  • pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell’articolo 53 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Una volta all’interno della procedura di domanda è necessario, poi, confermare il possesso dei requisiti richiesti e inoltrare la domanda.

Il pagamento verrà erogato dall’INPS, dopo avere effettuato le verifiche, in base all’ordine cronologico delle domande presentate e accolte.

Le risorse a disposizione ammontano a 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e a 412,5 milioni di euro per l’integrazione di 150 euro. Stando alle previsioni, dovrebbero bastare per tutte le partite IVA che ne faranno richiesta.

Tutti i dettagli e le istruzioni nella circolare numero 103 del 26 settembre 2022.

INPS - Circolare numero 103 del 26 settembre 2022
Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, 19 agosto 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 2022), attuativo dell’articolo 33 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91. Indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti

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